La presentazione
Il presidente del Movimento Nonviolento, Massimo Valpiana, dirige il corso organizzato insieme al vescovo Domenico Pompili e al presidente della Fondazione Toniolo, Don Beghini
Presentazione della Scuola di Pace
Scuola nazionale di Pace e Nonviolenza (Bazzanella)
Nasce a Verona la scuola nazionale di Pace e Nonviolenza per formare giovani universitari o impegnati nel servizio civile, ma anche adulti, docenti, amministratori e amministratrici pubblici, sulla gestione dei conflitti, il metodo nonviolento e la mediazione politica.
«La pace è un obiettivo da raggiungere tramite gli strumenti e le tecniche della nonviolenza», di chiara il presidente del Movimento Nonviolento, Massimo Valpiana, a cui, grazie al vescovo Domenico Pompili e come seguito al messaggio emerso da Papa Francesco durante l’Arena di Pace che si è svolta a maggio a Verona, è affidata la direzione del corso insieme al presidente della Fondazione Toniolo, don Renzo Beghini.
Strumento contro le parole dissennate
«L’orizzonte, rimarcato anche recentemente dal Pontefice, è di scardinare la logica del conflitto e dell’alimentare lo scontro, anche attraverso le parole dissennate di alcuni potenti. Oggi siamo chiamati a introdurre una logica diversa e questa scuola ne diventa uno strumento», fa presente il vescovo, che desidera non si indietreggi rispetto al lascito della visita di papa Francesco dello scorso 18 maggio, che ha fatto di Verona una capitale della pace».
«La nonviolenza è il percorso per l’ottenimento della pace. Non sono due parole astratte ma molte concrete che si incarnano nella storia e quindi vanno studiate e approfondite in tutte le possibili declinazioni», insiste Valpiana.
«In questa scuola parleremo di teologia, di sociologia, di storia, di diritto amministrativo e internazionale. È una scuola multidisciplinare e quindi abbiamo un corpo docenti molto qualificato in collaborazione con diverse università, a partire da quella di Verona ma anche quelle di Milano, Padova, Bologna, La Sapienza di Roma, le università di Bari e di Pesaro».
Il percorso di formazione
Il percorso di formazione, che inizierà il 7 febbraio nel Salone dei Vescovi in piazza vescovado 7 con la lectio magistralis del professore emerito di filosofia pratica, Giuliano Pontara, come detto trova la sua genesi all’Arena di Pace, proseguirà fino a fine maggio per poi proporre un periodo di formazione pratica estivo in luoghi di conflitto, come la Bosnia o Gerusalemme.
«Affrontando il tema dei conflitti, il Papa ci ha detto proprio che il conflitto va affrontato e studiato, compreso», ricorda Valpiana. «C’è bisogno di costruire e formare operatori e operatrici di pace e la scuola ha questo intendimento».
Dedicato agli amministratori e politici
La scuola nasce a Verona ma si rivolge a un pubblico ampio e nazionale, ad amministratori e amministratrici pubblici locali, assessori e assessori, consigliere e consiglieri nei Comuni in cui esiste la delega alla pace, come il nostro, o che comunque lavorano sul tema della pace. Si rivolge anche al mondo del servizio civile internazionale e ai loro formatori, ossia operatori e operatrici di grandi enti nazionali come Caritas, Focsiv e Acli che promuovono il servizio civile, ma anche a insegnanti, studenti, studentesse universitari o docenti che vogliano approfondire temi di pace e nonviolenza dal punto di vista scientifico e storico.
Inizio il 7 febbraio
Gli iscritti al corso, con un numero massimo di 40, dopo il 7 febbraio continueranno il percorso, seguendo tre moduli: etico-giuridico, storico-sociologico, politico e del linguaggio.
L’impegno è di 20 ore residenziali in tre weekend intensivi (da venerdì sera al mattino di domenica) nella casa della Congregazione delle Figlie di Gesù in via Fontana del Ferro e nel Centro diocesano di spiritualità di San Fidenzio con tre Workshop distribuiti con relazioni e testimonianze, laboratori e giochi di ruolo; 30 ore non residenziali pensate con lezioni frontali, studio individuale, forum di discussione online, elaborazione di progetti e webinar di approfondimento.
Summer school
Gli organizzatori offriranno inoltre la possibilità di partecipare a una sorta di Summer school in luoghi di conflitto. A ottobre, infine, un convegno su Alexander Langer, pacifista e ideatore del progetto del Corpo civile di pace, nei trent’anni dalla morte, segnerà la conclusione del primo anno della scuola e l’inizio del secondo.
Le iscrizioni vanno fatte online fino a fine febbraio dal sito arenadipace.it/scuoladipace. Il costo dell’iscrizione è di 150 euro, con possibilità di richiesta del 50% di sconto per studenti e giovani in Servizio Civile. Per il buon esito e la riuscita del corso si richiede la partecipazione continuativa e la disponibilità a un coinvolgimento attivo nei gruppi di studio, nei laboratori e nelle simulazioni. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione a fronte della frequenza minima del 75% delle lezioni.
Per tutte le informazioni scrivere a segreteria@arenadipace.it
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