Il Mondo alla Radio 10.01.2025 – Podcast – Radio Vaticana

Il Sudan a ferro e fuoco, la campagna Onu per sostenere profughi e rifugiati che stanno vivendo un altro inverno lontano da casa e poi la crisi dell’automotive e le sue ripercussioni sull’economia europea, in questa prima parte del Mondo alla Radio. Nella seconda i disturbi mentali di giovani e adolescenti e una storia di rinascita

Il Sudan è stato al centro delle parole di Papa Francesco rivolte al Corpo Diplomatico ricevuto in Vaticano ieri per i tradizionali auguri di inizio anno. Negli ultimi giorni nel Paese africano sono aumentate le vittime di questo ennesimo conflitto scoppiato il 15 aprile del 2023, in seguito a scontri tra le Forze Armate Sudanesi e le Forze di Supporto Rapido (RSF) a Khartoum. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha accusato l’RSF di aver commesso un genocidio in Sudan. “L’accusa di genocidio si basa sulle notizie di uccisioni sistematiche e di stupri mirati legati all’origine etnica delle vittime”, ha affermato Blinken che ha anche imposto delle sanzioni contro il capo della milizia, Mohamed Hamdan Dagalo e l’embargo delle armi. Proprio oggi a causa di violenti combattimenti Msf ha sospeso le attività nella capitale nonostante i bisogni sanitari siano enormi. Siamo andati a Port Sudan con il missionario comboniano, Jorge Naranjo Alcaide e abbiamo cercato di fare il punto della situazione nel Paese.

Abbiamo parlato dei profughi del Sudan ma nell’attuale contesto di crisi e conflitti il movimento migratorio sia interno che esterno è aumentato vertiginosamente. Per milioni di rifugiati e sfollati è iniziato il periodo più difficile e pericoloso dell’anno. Raccogliere con urgenza fondi per fornire subito aiuti salvavita ai rifugiati e agli sfollati è l’obiettivo della campagna di UNHCR, l’ufficio dell’Onu per i rifugiati,  dal titolo: “Un altro inverno lontano da casa” che comprende 8 Paesi: Afghanistan, Pakistan, Egitto, Siria, Giordania, Libano, Ucraina e Moldavia. Ne abbiamo parlato con Filippo Ungaro, portavoce di UNHCR Italia.

Nella crisi del mercato dell’auto che si è abbattuta come un macigno in particolare sull’economia europea c’è una forte componente di deficit etico da parte di chi amministra i grandi gruppi del settore. Se il 2023, infatti, era stato un anno di superprofitti e di dividendi da capogiro, il 2024 – solo in Italia – ha fatto registrare due punti percentuali in più nel fatturato (47miliardi di euro) a fronte di un calo dell’1% nelle immatricolazioni. In parole povere: meno auto vendute, ma incassi più alti di prima. Dunque, le auto costano sempre di più (in media 30mila euro), mentre sono sempre meno coloro che se le possono permettere; ne consegue che l’offerta incontra sempre meno la domanda. Unica eccezione nel panorama europeo è la Spagna, dove le vendite sono cresciute del 7%, grazie soprattutto agli incentivi statali all’acquisto. Paolo Guerrieri, docente di economia politica a La Sapienza di Roma, non ha esitazioni quando afferma che la vera causa della crisi dell’industria europea dell’auto sono le compagnie stesse.

Ha preso il via nei giorni scorsi la sesta stagione di “Fame d’amore”, la docuserie sul disagio mentale giovanile condotta da Francesca Fialdini. Una fame quella raccontata in questi episodi che porta per lo più i giovani e gli adolescenti a vivere numerosi disagi o disturbi mentali che si ripercuotono sul fisico: anoressia, bulimia, autolesionismo, depressione, attacchi di panico fino anche a idee suicidarie… Le manifestazioni, le declinazioni di questo disagio possono essere numerose ma c’è una cosa che le accomuna tutte ed è un bisogno, un’assenza, una fame appunto non colmata o spesso saziata nel modo sbagliato. E sbagliato è anche il modo, la narrazione,  con cui i media raccontano questo tipo di malessere. Ne abbiamo parlato con il professor Santo Rullo, psichiatra, consulente della serie Fame d’Amore. Poi la testimonianza di Camilla Mancini, la figlia del noto calciatore e allenatore della Nazionale italiana Roberto Mancini vittima di bullismo all’età di 7 anni a causa di una paralisi facciale congenita. Una storia di dolore e rinascita.

La rubrica Topic Trends, consueto appuntamento del venerdì con Matteo Grandi, giornalista, autore televisivo, esperto di comunicazione

In conduzione: Cecilia Seppia

In redazione: Cecilia Seppia, Michele Raviart, Alessandro Guarasci, con i contributi di Gianmarco Murroni, Stefano Leszczynski, Silvia Giovanrosa

In regia: Gabriele Di Domenico