Flat tax 2025: cos’è, novità, come funziona


Nel 2025 resta in vigore la flat tax per i forfettari, ma ci sono delle novità.

Parliamo del regime fiscale con l’aliquota agevolata accessibile a liberi professionisti e autonomi con partita IVA, fissata al 15% per chi ha compensi o ricavi non superiori a 85.000 euro e al 5% per chi apre la Partita IVA per la prima volta o avvia una Start Up, ma solo per i primi 5 anni di attività.

A partire dal 2025 sono state introdotte importanti novità per chi percepisce redditi da lavoro dipendente o assimilati, i quali possono accedere al regime forfettario, ma solo a determinate condizioni.

In questo articolo vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cos’è la flat tax, come si accede al regime forfettario nel 2025 e quali sono le novità.

COS’È LA FLAT TAX

La flat tax in Italia è un sistema fiscale basato su un’aliquota unica applicata ai redditi, anziché su un sistema progressivo con aliquote crescenti in base al reddito. Nonostante il termine “flat tax” (che significa “tassa piatta”) suggerisca un’unica aliquota, in Italia il concetto è stato adattato con alcune specificità per categorie particolari, senza sostituire completamente il sistema progressivo dell’IRPEF.

La flat tax in vigore in Italia è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023, che ha individuato le categorie di lavoratori e i limiti ISEE che liberi professionisti e partita IVA non dovevano superare per avere accesso a tale regime fiscale.

Negli anni poi il Governo è intervenuto integrando la normativa, fino alla Legge di Bilancio 2025 che ha esteso la platea dei beneficiari, stabilito nuove condizioni per l’accesso al regime forfettario per chi percepisce anche reddito da lavoro dipendente e modificato le soglie ISEE per queste categorie.

Scopriamo come.

NOVITÀ FLAT TAX NEL 2025

Fino al 2024, i lavoratori autonomi che volevano accedere al regime forfettario non potevano avere redditi da lavoro dipendente o assimilati (art. 50 del TUIR) superiori a 30.000 euro. Con la Legge di Bilancio 2025, questa soglia è stata innalzata a 35.000 euro annui.

Quindi, se i redditi da lavoro dipendente o assimilati superano questa soglia (35.000 euro dal 2025), il contribuente non può accedere o continuare ad applicare il regime forfettario, anche se ha ricavi o compensi da attività autonoma inferiori al limite previsto (85.000 euro annui).

Inoltre, in ogni caso, è stato stabilito che il regime forfettario e la sua flat tax al 15% si applicano solo al reddito derivante da lavoro autonomo o da attività d’impresa individuali (cioè alla parte di reddito generata dall’attività economica).

Non si applica sui redditi da lavoro dipendente, come quelli da un contratto di lavoro subordinato, o su redditi assimilati (come pensioni, indennità di disoccupazione, etc.), che invece sono soggetti al regime ordinario dell’IRPEF con le sue aliquote progressive confermate dalla riforma Irpef 2025.

Alla luce delle ultime novità introdotte dunque, scopriamo come funziona la flat tax nel 2025.

COME FUNZIONA LA FLAT TAX NEL 2025

La flat tax nel 2025 funziona mediante l’applicazione di un’aliquota fissa al posto delle aliquote progressive IRPEF. Tale tassa piatta è pari al 15% e vale per i liberi professionisti e autonomi con partita IVA di ogni categoria o settore, con compensi o ricavi non superiori a 85.000 euro.

Per chi apre la Partita IVA per la prima volta o avvia una Start Up, l’imposta unica rimane al 5% per i primi 5 anni di attività.

Inoltre:

  • in caso di superamento della soglia di reddito nel periodo d’imposta di riferimento, la Legge prevede due possibilità. In primis, in caso di ricavi o compensi di ammontare compreso tra 85.001 euro e 100.000 euro, il regime forfettario cessa di avere applicazione a partire dall’anno successivo. Invece, in caso di ricavi o compensi di ammontare superiore a 100.000 euro il regime forfettario cessa di avere applicazione dall’anno stesso. La Circolare 32 del 2023 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce come si effettua il calcolo del limite economico della misura;

  • per le imprese familiari, l’imposta del 15% si applica sul reddito del titolare, al lordo dei compensi a familiari. I contributi previdenziali obbligatori, anche per collaboratori a carico, sono deducibili dal reddito forfetario. Inoltre, il reddito forfetario rileva per le detrazioni per carichi di famiglia, ma non per ulteriori detrazioni basate sul tipo di reddito.

Vediamo insieme a chi si rivolge nel dettaglio la flat tax nel 2025, considerando quali sono i requisiti di accesso al regime forfettario dal 1° Gennaio.

CHI PUÒ ACCEDERE ALLA NUOVA FLAT TAX

Nel 2025 la flat tax con l’aliquota agevolata del 15% è accessibile a chi ha redditi da lavoro autonomo o da attività imprenditoriali (dai quali derivano compensi o ricavi) che non superano i 85.000 euro annui.

Tuttavia, l’accesso al regime forfettario, in caso il soggetto percepisca anche altri redditi da lavoro dipendente o assimilati (come pensioni, indennità di disoccupazione, ecc.) è subordinato a un’altra condizione, ovvero i redditi diversi da quelli derivanti da attività autonoma non devono superare i 35.000 euro annui (a partire dal 2025).

Per quanto riguarda invece la flat tax al 5% per chi apre una nuova Partita IVA o avvia una Start Up, questa è valida solo per i primi 5 anni di attività e si applica a chi soddisfa le seguenti condizioni:

  • la start-up non deve essere una continuazione di attività precedenti svolte come lavoro dipendente o autonomo, con alcune eccezioni per i periodi di praticantato obbligatorio;

  • il contribuente non deve aver esercitato attività artistica, professionale o imprenditoriale nei 3 anni precedenti l’apertura della nuova attività.

CHI NON PUÒ ADERIRE ALLA FLAT TAX

Non possono aderire alla flat tax coloro che rientrano nelle seguenti categorie:

  • le persone fisiche che si avvalgono di regimi speciali ai fini dell’imposta sul valore aggiunto o di regimi forfettari di determinazione del reddito;

  • i soggetti non residenti in Italia. Tranne quelli che risiedono in UE o in Stati dell’EFTA con adeguato scambio di informazioni e producono almeno il 75% del reddito in Italia;

  • i soggetti che in via esclusiva o prevalente effettuano cessioni di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili, in regime di esenzione IVA, o di mezzi di trasporto nuovi in regime di IVA intracomunitaria;

  • coloro che esercitano attività d’impresa, arti o professioni e allo stesso tempo partecipano a società di persone, associazioni o imprese familiari. Ma anche coloro che controllano direttamente o indirettamente SRL o associazioni in partecipazione che svolgono attività economiche simili o connesse a quelle dell’esercente attività d’impresa, arti o professioni;

  • le persone fisiche che stanno lavorando e percepiscono redditi da lavoro autonomo superiori ai limiti fissati dalla legge per l’accesso al regime agevolato. L’unica eccezione è per chi inizia una nuova attività dopo aver terminato un periodo di praticantato obbligatorio, ossia un periodo di formazione richiesto per poter esercitare arti o professioni.

QUANDO ENTRA IN VIGORE LA FLAT TAX

La flat tax con le regole spiegate è entrata in vigore il 1° Gennaio 2025, come previsto dalla riforma fiscale 2025 inserita nella Legge di Bilancio 2025.

A breve l’Agenzia delle Entrate però, fornirà ulteriori chiarimenti sull’applicazione dell’imposta fissa nell’anno in corso e noi, vi aggiorneremo.

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LA GUIDA ALLA RIFORMA FISCALE

In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cosa prevede la riforma fiscale 2025. Da leggere anche l’articolo sulla riforma IRPEF 2025.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

I dettagli sulle misure annunciate dal Governo in ambito fiscale li trovate nella nostra guida sulla Legge di Bilancio 2025.

Per approfondire l’argomento, vi invitiamo a consultare la guida sul Taglio Cuneo fiscale nel 2025 e quella sul Decreto Fiscale 2025.

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