A Palazzo Reale in mostra oltre 80 opere di grandi artisti, confiscate alla criminalità
Tra le mostre a Milano da visitare a gennaio, va menzionata SalvArti Dalle confische alle collezioni pubbliche, allestita nelle sale di Palazzo Reale.
Nel polo espositivo in Piazza Duomo ultime settimane di apertura per una mostra di grande portata culturale e sociale che vuole sottolineare e riaffermare, soprattutto tra le giovani generazioni, il fondamentale valore della legalità.
Aperta al pubblico fino al 26 gennaio 2025, l’esposizione presenta una serie di opere d’arte contemporanea, tra dipinti, grafica e sculture di artisti quali Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Lucio Fontana, Massimo Campigli, Salvador Dalí, Andy Warhol, Mario Schifano, Robert Rauschenberg, Christo e altri, provenienti da confische fatte dalla pubblica autorità alla malavita organizzata.
Il progetto Arte per la cultura della legalità
L’esposizione è parte del progetto Arte per la cultura della legalità, a cura della Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), del Comune di Milano e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in collaborazione con il Ministero dell’Interno.
La rassegna milanese è la seconda tappa di un itinerario che si è aperto con una straordinaria anteprima, dal 16 ottobre al 21 novembre 2024 al Museo Hendrick Christian Andersen a Roma, e che si chiuderà al Palazzo della Cultura a Reggio Calabria, dall’8 febbraio al 27 aprile 2025.
Oltre a presentare un patrimonio culturale in buona parte rimasto inaccessibile alla collettività, l’iniziativa mette in risalto il ruolo e l’impegno delle istituzioni coinvolte nel lungo e virtuoso processo che è stato necessario per recuperarle – fra queste, il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio culturale e la Guardia di Finanza – e per verificarne l’autenticità e l’interesse culturale.
Le oltre 80 opere che compongono il percorso espositivo, ordinato secondo un criterio cronologico e tematico, provengono da due differenti procedimenti.
Il primo è scaturito da due indagini incrociate, svolte dal R.O.S. dei Carabinieri e dal Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, per una maxi-frode fiscale legata a una rete internazionale di riciclaggio. Il secondo, è frutto di una confisca a carico di un soggetto, pienamente inserito nel circuito della criminalità organizzata e stabilmente dedito ad attività economiche illecite.
Cosa troverai nel percorso espositivo: principali opere a Palazzo Reale
La mostra consente di ripercorrere gli sviluppi dell’arte dalla prima metà del Novecento fino ai primi anni Duemila, in particolare l’evoluzione dei linguaggi espressivi e delle correnti artistiche del tempo. Tra queste, s’incontra il gruppo Novecento con Mario Sironi (Composizione astratta – Scena urbana con carrozza, Moltiplicazione II, prima metà del XX secolo), la Metafisica con autori quali Giorgio de Chirico (Piazza d’Italia, prima metà del XX secolo), e Carlo Carrà (Capanno sulla riva, 1955), la Transavanguardia di Sandro Chia(Ossa fossa cassa, 1990; Cupido, 1996), Enzo Cucchi (Autostrada del Pensiero, 1997), Mimmo Paladino e la Nuova scuola Romana con Bruno Ceccobelli, Piero Pizzi Cannella, Gianni Dessì, Nunzio Di Stefano, insieme a esperienze, quali l’astrattismo geometrico e informale, l’arte murale di Keith Haring (Kh mural, 1989), la land art di Christo e il genere del libro d’artista, come Cantata Bluia Libro dore di Pier Paolo Calzolari.
In mostra anche alcune opere scultoree: accanto al piccolo bronzo di Arnaldo Pomodoro (Disco, 1986/2003), artista di fama internazionale per l’arte monumentale pubblica, vengono proposte sperimentazioni più contemporanee, come i lavori di Michele Savini (Anello, 2008; Coniglio, 2009) realizzati con materiali inusuali come la gomma da masticare.
Dopo le rassegne di Milano e Reggio Calabria, il primo gruppo di lavori, provenienti da una confisca divenuta definitiva nel 2018, sarà consegnato a diversi istituti museali del MiC selezionati dal Direttore generale Musei Massimo Osanna su tutto il territorio nazionale: a Milano (Pinacoteca di Brera – Palazzo Citterio), Roma (Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, Museo delle Civiltà e Istituto centrale per la grafica), Napoli (Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento) e Cosenza (Galleria nazionale di Cosenza).
Il secondo gruppo di 22 opere rimarrà a Reggio Calabria, presso il Palazzo della Cultura “P. Crupi”, dove, sin dal 2016, sono permanentemente esposte oltre 100 opere d’arte, tutte facenti parte di una unica confisca effettuata dal Tribunale di Reggio Calabria nel 2015 e affidate dal Segretariato regionale del MiC per la Calabria alla Città Metropolitana.
Accompagna la mostra un catalogo Electa Editore.
Comitato organizzatore e comitato scientifico
Comitato organizzatore: Direzione generale Musei del Ministero della Cultura; ANBSC-Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; Comune di Milano – Direzione Cultura – Area Mostre e Musei Scientifici; Città Metropolitana di Reggio Calabria – Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”.
Comitato scientifico: Andrea Viliani (direttore del Museo delle Civiltà, Ministero della cultura); Valeria Di Giuseppe Di Paolo (funzionario storico dell’arte della Direzione generale Musei, Ministero della cultura); Domenico Piraina (direttore Cultura e direttore Area Mostre e Musei Scientifici, Comune di Milano); Gianfranco Maraniello (direttore Area Musei d’Arte moderna e contemporanea, Comune di Milano); Domenico Michele Surace (Docente dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria).
- Monografie e opuscoli: in cui verranno esposti sia suoi scritti e opuscoli originali sia monografie, biografie, scritti e tesi sulla sua persona e sul suo pensiero, oltre a una selezione di libri e opuscoli sui temi della condizione femminile e sulle protagoniste delle lotte di emancipazione.
- Documenti d’archivio: in cui verranno esposti manoscritti originali, documenti di vita e fotografie di Anna
- Reperti e immagini: titolata il “Salotto di Anna Kuliscioff” con l’esposizione di oggetti personali conservati presso la Fondazione Anna Kuliscioff e di opere di artisti a lei dedicate
Prezzi biglietti e orari di apertura al pubblico
Mostra ad ingresso libero e gratuito.
Data di apertura: 3 dicembre 2024
Data di chiusura: 26 gennaio 2025
Orari di apertura al pubblico:
- lunedì chiuso
- martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica, 10.00 -19.30
- giovedì 10.00 – 22.30
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
Orari durante le festività natalizie:
- sabato 7 dicembre (Sant’Ambrogio) apertura regolare
- domenica 8 dicembre (Immacolata), apertura regolare
- giovedì 26 dicembre (Santo Stefano), apertura regolare
- lunedì 6 gennaio 2025 (Epifania), apertura regolare
- martedì 24 dicembre (Vigilia di Natale), 10.00 – 14.30
- martedì 31 dicembre (ultimo giorno dell’anno), 10.00 – 14.30
- mercoledì 1° gennaio 2025 (capodanno), 14.30 – 19.30
Sito web di Palazzo Reale Milano: https://www.palazzorealemilano.it/
Contatti per altre info: e-mail c.mostre@comune.milano.it, telefono +39 02 88 44 5181 (attivo da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 16:00).
Indirizzo di Palazzo Reale e come arrivare
Location della mostra: Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12, Milano.
La sede espositiva si trova in pieno centro città di Milano, proprio di fronte al Duomo, con ingresso da Piazza Duomo 12.
La fermata metro più vicina a Palazzo Reale è Duomo MM1/MM3, facilmente raggiungibile da qualunque parte della città.
Puoi raggiungere la sede espositiva anche utilizzando i mezzi di superficie, autobus e tram:
- Tram 2 12 14 16 19 alla fermata Duomo e circa 5 minuti a piedi
- Autobus 54, che ferma proprio dietro il Palazzo Reale, sempre fermata Duomo
- Autobus 54 73 e tram 12 19 24 con fermata Via Larga
- Tram 24 27 con fermata P.za Fontana
Per raggiungere la mostra dalla Stazione Centrale sono sufficienti 9 minuti: è questa la durata di una corsa della Linea 3 della Metro. La metropolitana passa ogni 3 minuti.
Paolo Vanadia
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