quanto sono aumentati – Nordest24

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 


I prezzi dei carburanti, dopo alcuni mesi di calo, sono tornati a salire. In particolare, il prezzo della benzina ha mostrato un aumento significativo, tanto che in alcuni distributori autostradali la benzina servita ha superato la soglia dei 2,40 euro al litro. Non si tratta di un fenomeno isolato, ma di una tendenza che sta interessando diversi tratti autostradali italiani, come la A1, la A2, la A4 e la A14, come segnalato dall’associazione di consumatori Codacons.

Aumento dei prezzi in autostrada: dove si registrano i picchi

La benzina al servito, che è la categoria più costosa, ha mostrato un aumento particolare nelle ultime settimane. In alcuni distributori autostradali, i prezzi sono arrivati a sfiorare i 2,4 euro al litro, un livello che non si vedeva da tempo. In particolare, i picchi di prezzo sono stati registrati sulla A21, con 2,399 euro, sulla A4 con 2,366 euro e sulla A14 con 2,359 euro. Altri tratti autostradali come la A11, la A7, la A22, la A26 e l’A8 hanno visto prezzi che si sono avvicinati o superato i 2,3 euro al litro.

Il prezzo della benzina al self service, pur essendo più basso rispetto al servito, ha comunque raggiunto i 2 euro al litro in alcuni punti, come sulla A14 (2,039 euro), sulla A22 (2,029 euro) e sulla A4 (2,009 euro). Questi aumenti, pur essendo limitati a pochi distributori, sono stati comunque notati dai consumatori, che si trovano a fare i conti con il rincaro del carburante proprio nel momento in cui i prezzi sembravano aver raggiunto livelli più stabili.

Contabilità

Buste paga

 

Prezzi medi e differenze regionali

Nonostante i picchi di prezzo segnalati in autostrada, i dati medi registrati dal Ministero delle Imprese sono decisamente più bassi. In generale, la benzina al self service in autostrada ha un prezzo medio di circa 1,90 euro al litro, con una cifra precisa di 1,896 euro. Se si esce dalle autostrade e si considerano i prezzi regionali, le differenze sono evidenti: nelle Marche il prezzo medio è di 1,775 euro al litro, mentre a Bolzano si raggiungono i 1,847 euro.

Il prezzo della benzina è un tema sempre caldo, e le fluttuazioni dei costi sono spesso influenzate da molteplici fattori. Tra questi, uno dei principali è il costo dei biocarburanti, che sono obbligatoriamente miscelati al carburante tradizionale e risultano essere più costosi. Questi aumenti di costo si riflettono inevitabilmente sul prezzo finale alla pompa. In aggiunta, la risalita dei prezzi del petrolio sui mercati internazionali ha contribuito a spingere verso l’alto il prezzo della benzina.

L’aumento dei prezzi nel mese scorso: benzina e gasolio

Nel corso dell’ultimo mese, si è registrato un aumento dei prezzi sia per la benzina che per il gasolio. In media, il costo del pieno per la benzina è aumentato di circa 2,2 euro, mentre per il gasolio l’aumento è stato di circa 2,4 euro. Questo incremento, purtroppo, non è un’eccezione, ma fa parte di una tendenza più ampia che ha visto i prezzi dei carburanti salire gradualmente nel tempo.

L’incremento dei carburanti ha avuto un impatto significativo sulle famiglie italiane, che già in passato avevano visto aumentare la spesa per il rifornimento. Secondo uno studio di Unimpresa, il costo dei carburanti per le famiglie è aumentato del 20% dal gennaio 2021 al dicembre 2024, portando la spesa annuale per la benzina da circa 1.759 euro a 2.112 euro. Per il gasolio, l’aumento è stato ancor più marcato, con un incremento del 24,5%, passando da 1.332 euro a 1.658 euro. Questi aumenti hanno avuto un impatto pesante sul bilancio familiare, anche se nel corso dell’ultimo anno c’è stato un lieve abbassamento, con una riduzione di circa 73 euro per la benzina.

Le prospettive future: accise sul gasolio e sulla benzina

In questo contesto di aumento dei prezzi, il governo sta studiando la possibilità di rivedere le accise sui carburanti, con l’intento di ridurre l’impatto sui consumatori. L’idea sarebbe di aumentare di un centesimo l’accisa sul gasolio e di abbassarla di un centesimo sulla benzina. In questo modo, si cercherebbe di riequilibrare i costi tra i due carburanti, con un impatto complessivo sul bilancio statale che potrebbe arrivare a circa 600 milioni di euro.

Questa proposta di modifica delle accise si inserisce in un contesto economico più ampio, in cui il governo cerca di intervenire per contenere l’effetto degli aumenti del carburante sui cittadini, ma al contempo di mantenere un flusso di entrate adeguato per le casse dello Stato.

Conclusioni: quale futuro per i prezzi dei carburanti?

Il futuro dei prezzi dei carburanti resta incerto. Mentre alcune stime parlano di un possibile rallentamento dei rincari nel breve termine, altre previsioni suggeriscono che il trend di aumento potrebbe continuare, soprattutto se i prezzi del petrolio sui mercati internazionali dovessero continuare a salire. In ogni caso, l’aumento dei prezzi della benzina e del gasolio ha avuto un impatto significativo sulle famiglie, e non sembra che la situazione possa risolversi rapidamente.

In attesa che il governo prenda decisioni definitive riguardo alle accise, i consumatori devono fare i conti con l’aumento dei costi di rifornimento, cercando soluzioni alternative come il car sharing o il ricorso ai mezzi pubblici per cercare di contenere la spesa. Inoltre, i distributori autostradali continuano a rappresentare una delle opzioni più costose, sebbene i prezzi medi in altre zone siano comunque più accessibili.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Resta da vedere come evolverà la situazione nei prossimi mesi, con l’incertezza economica che continua a influenzare il costo dei carburanti e, di conseguenza, il bilancio delle famiglie italiane.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link