Il rilancio di Brt con Progetto Galileo, +20% entro il 2029

Brt ha varato un piano di rilancio denominato Progetto Galileo, al seguito della chiusura dell’amministrazione giudiziaria e del procedimento penale

Brt ha varato un piano di rilancio denominato Progetto Galileo, al seguito della chiusura della fase di amministrazione giudiziaria e del procedimento penale (dlg 231/01) nel quale l’azienda era rimasta coinvolta nel 2022, con le accuse di frode fiscale e sfruttamento dei lavoratori, al punto da alterare le corrette dinamiche del mercato. I risultati di gestione virtuosa ottenuti nel corso dell’amministrazione giudiziaria hanno convinto il Pubblico Ministero a revocare la misura, all’inizio di aprile 2024.

Il rilancio di Brt con Progetto Galileo

L’obiettivo è di far crescere il fatturato dell +20% da qui al 2029. La strategia per ottenere questo risultato si basa sull’ottimizzazione dei processi, grazie a investimenti focalizzati sulla digitalizzazione, la logistica sostenibile e l’espanzione della rete commerciale.

Il 2024 ha chiuso con ricavi in leggera flessione rispetto al 2023. Il Piano Galileo è stato avviato a inizio 2025, si articola in 15 programmi e 243 attività, e si poggia su tre pilastri:
-consolidare il core business
-sviluppare nuove aree
-rafforzare il network strategico

In particolare, sono previsti investimenti per il potenziamento della rete logistica e della capacità di smistamento, e un piano di internazionalizzazione per 1.300 operatori di magazzino (entro la fine dell’anno, 800 già completati), così da migliorare l’efficienza.

Da aprile 2024 Brt ha anche avviato una razionalizzazione dei fornitori esterni, ridotti significativamente nel numero e affidandosi ad appaltatori certificati, a garanzia del rispetto delle norme contrattuali e retributive.

Questo passaggio ha portato a un miglioramento della qualità del lavoro, contratti più stabili, condizioni più eque, maggiore efficienza operativa. La digitalizzazione insieme alla razionalizzazione dei processi hanno ulteriormente contribuito, permettendo il riposizionamento strategico. Focus su innovazione, sostenibilità e crescita nei segmenti ad alto valore.

Riposizionamento strategico, le aree di investimento

Nuove aree di business – Brt intende rafforzare i servizi legati all’eCommerce e alle modalità di consegna out of home. Inoltre, espansione del network Brt Fresh rivolto alla consegna di alimenti freschi a temperatura controllate, per cogliere il trend di un segmento che ha visto ina crescita a doppia cifra.

Sostenibilità – Per migliorare sotto il profilo della sostenibilità Brt punta sull’ottimizzazione dei processi interni attraverso la revisione dei modelli operativi grazie alla digitalizzazione. Inoltre, la progressiva conversione green della flotta, che può già contare su 1.000 mezzi elettrici (su 10mila), con le filiali italiane già quasi tutte dotate di colonnine di ricarica.

Transformer Office -Si tratta di una nuova struttura organizzativa dedicata a supporto del Progetto Galileo, configure come il Transformation Manager e i Program Manager responsabili del monitoraggio del programma e delle interdipendenze tra i vari programmi di Brt.

La citazione di Galileo sul cambiamento (l’invenzione del cannocchiale): “Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono”. “Dobbiamo essere profittevoli, ma una profittabilità vera, sostenibile, di lungo periodo e soprattutto con una grande attenzione a tutte le persone che lavorano per noi, alla Comunità, un’attenzione all’approccio etico, al business”, dichiara Stefania Pezzetti, Ceo di Brt.

I numeri di Brt in Italia

Brt conta 200 filiali in Italia di cui 40 hub di smistamento, oltre 10.000 Brt fermopoint. I collaboratori sono 25.000 di cui 4.000 dipendenti diretti, destinati a crescere per il rafforzamento delle operazioni.

Entro il 2026 è prevista l’apertura di 2.000 locker, a vantaggio della logistica dell’ultimo miglio e per intercettare la crescita della domanda b2c.