Minacce e insulti alla ex, arrestato uomo 39enne

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L’uomo non aveva mai accettato la fine del rapporto. Nei confronti della donna decine di telefonate e sms con minacce ed insulti

AREZZO — Nella serata di venerdì, gli operatori di Polizia della
Squadra Volanti hanno arrestato per il reato di “atti persecutori” un
cittadino italiano di 39 anni, con precedenti per reati contro la persona e
contro il patrimonio nonché violazioni amministrative in tema di sostanze
stupefacenti.

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L’uomo, terminata la storia d’amore con la ex convivente,
non aveva mai accettato la fine del rapporto e, soprattutto, che la ex
compagna, anche lei cittadina italiana, avviasse nuove relazioni sentimentali.

La persecuzione nei confronti della donna aveva avuto
una escalation nelle ultime settimane: decine di telefonate e
sms con minacce ed insulti, tanto che la vittima era stata costretta a cambiare
numero di telefono del quale, non si sa come, il molestatore era comunque
venuto a conoscenza, appostamenti presso l’abitazione, pedinamenti, molestie
nei confronti di amici e familiari.

In merito a tali episodi la donna aveva presentato già
alcune denunce e successivamente il Questore della Provincia di Arezzo ha
emesso un provvedimento di ammonimento a carico dell’uomo, con il formale
invito di interrompere le condotte moleste e persecutorie ai danni della ex.

Nonostante ciò, l’uomo non ha mai desistito dal suo intento,
portando la vita e le abitudini della donna ad uno stravolgimento contornato
dall’ansia e dalla paura di poter essere vittima di aggressioni sempre più
violente e pericolose.

L’ultimo episodio si è verificato appunto venerdì sera,
quando l’ex convivente, ormai fuori controllo, si è palesato alle spalle della
donna mentre stava tranquillamente portando a spasso il suo cane, inveendole
contro ed insultandola.

La donna contattava prontamente il 112 NUE riferendo
l’accaduto e richiedendo un intervento delle Volanti. L’operatore di Sala
Operativa rimaneva in costante contatto telefonico con la parte offesa,
sincerandosi delle condizioni della richiedente ed aiutandola a gestire la
situazione in modo da rimanere in sicurezza fino all’arrivo degli equipaggi
che, giunti in brevissimo tempo, intercettavano l’uomo e lo accompagnavano in
Ufficio.

Acquisite le dichiarazioni rese nell’immediatezza dalla
donna, oltre a quelle già formalizzate nelle denunce precedenti, l’uomo veniva
tratto in arresto in flagranza di reato per atti persecutori e su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria associato presso la Casa Circondariale di Arezzo.

Si precisa che nei confronti dell’indagato, in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, sussiste la presunzione di
innocenza, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza
irrevocabile.

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