Le prossime elezioni per il Comitato Centrale della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) sono ormai alle porte. Convocate con una certa rapidità il 23 dicembre 2024, queste elezioni, che si terranno a Roma tra il 24 e il 26 gennaio 2025, portano con sé preoccupanti segnali di stagnazione nel panorama della rappresentanza infermieristica. La possibilità di presentare candidature è limitata a poche settimane e, a fronte di questo, emerge il rischio che le dinamiche di scelta possano essere condizionate dalla scarsità di dibattito e dalle opportunità limitate di confronto.
Affluenza elettorale in calo: un segnale di crisi di fiducia
I dati che emergono dalle recenti elezioni provinciali rivelano un trend allarmante di disaffezione. In alcune province, la partecipazione non supera l’1%, un chiaro indicatore di una crescente sfiducia verso il sistema ordinistico. Le percentuali medie di affluenza sono inferiori al 7%, un dato che, secondo le normative precedenti, avrebbe invalidato le elezioni in molte circoscrizioni. Quasi tutti gli Ordini provinciali hanno infatti votato in terza convocazione, senza quorum, e in molte circostanze è stata presentata una sola lista di candidati, a dimostrazione di un apatico coinvolgimento elettorale.
Parità di genere e rinnovamento della rappresentanza
Un altro aspetto critico riguarda la rappresentanza di genere: solo 26 Presidenti su 102 sono donne, un dato che evidenzia un’ampia disparità rispetto alla composizione effettiva della professione (350.492 infermiere contro 108.173 uomini). È fondamentale che il prossimo Comitato Centrale faccia uno sforzo per riequilibrare la composizione, che oggi vede una netta predominanza di uomini, con una rappresentanza di sole 3 donne su 15 membri.
Cristallizzazione del potere: ostacolo al rinnovamento
Un tema ancora più preoccupante è la “cristallizzazione del potere” all’interno degli organi direttivi. Molti dei candidati eletti hanno superato il limite dei due mandati previsto dalla Legge 3/2018, continuando a ricoprire ruoli ininterrotti da decenni. Seppur vi siano nuove elezioni, il predominio di figure con cariche trentennali o quarantennali solleva dubbi sulla reale rappresentatività e sulla necessità di un rinnovamento che affronti le sfide attuali della professione. La sentenza della Corte di Cassazione n. 8566 del 26 marzo 2021 ha indicato la necessità di un avvicendamento generazionale, per evitare che il sistema diventi stagnante e privo di dinamismo.
Il bisogno di un cambiamento sistemico
Le attuali dinamiche politiche e interne richiedono una revisione urgente del sistema elettorale. È necessario promuovere una maggiore competizione elettorale tra diverse liste e favorire modalità di voto più accessibili e moderne, in grado di riflettere i cambiamenti della sanità regionale e le trasformazioni digitali. È cruciale che il sistema ordinistico evolva, adattandosi alle nuove sfide della professione e alla crescente necessità di coinvolgere una più ampia pluralità di voci, inclusi i corpi intermedi e le associazioni scientifiche.
Collaborazione per il futuro dell’infermieristica
Le prossime elezioni FNOPI sono un’opportunità di riflessione e di cambiamento. È fondamentale che i nuovi e vecchi eletti, sia a livello provinciale che nazionale, abbiano un atteggiamento rinnovato e proattivo. La trasparenza nelle decisioni e l’apertura al dialogo con tutte le organizzazioni professionali, sindacali e scientifiche è essenziale per costruire un sistema più coeso e funzionale. L’unione delle diverse forze del settore è l’unica strada per affrontare le sfide comuni e garantire che la professione infermieristica possa prosperare nel contesto sanitario nazionale.
Conclusioni: un appello al cambiamento
Le elezioni FNOPI sono un momento fondamentale per ripensare il futuro della professione infermieristica in Italia. Le preoccupanti dinamiche di sfiducia e disaffezione devono essere affrontate con urgenza. È necessario adottare misure per evitare la cristallizzazione del potere e promuovere un sistema che risponda realmente alle esigenze della professione e dei cittadini. La regionalizzazione degli ordini e un miglioramento delle funzioni attribuite agli organi direttivi sono passi indispensabili per garantire una rappresentanza equa, moderna e funzionale. Solo attraverso un dialogo inclusivo e un cambiamento concreto sarà possibile restituire dignità alla professione infermieristica, costruendo un futuro migliore per il sistema sanitario italiano.
La Redazione CoinaNews
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