Home › Argomenti › Fisco › L’evasione fiscale, un problema “sociale”
06.02.06
Alberto Zanardi e Carlo Fiorio
L’indagine della Banca d Italia dedica quest’anno un approfondimento agli atteggiamenti dei cittadini nei confronti delle imposte e, in
particolare, dell’evasione fiscale. Dai risultati emerge l’indicazione che è necessario un rafforzamento dei controlli, in particolare su settori
produttivi, tipologie di contribuenti e aree del paese dove maggiori sembrano le opportunità di evasione. Ma soprattutto va recuperato il
carattere sociale del fenomeno di fronte alla percezione generalizzata di una mancanza di reciprocità tra tutti i cittadini verso gli obblighi
fiscali.
L evasione fiscale è, per definizione, un pianeta difficile da esplorare. Lo è nel senso che l amministrazione finanziaria, con controlli e sanzioni, cerca di
far emergere un fenomeno nascosto. Ma lo è anche perché la scelta dei contribuenti se evadere o meno, e quanto evadere, dipende non solo da elementi
facilmente e oggettivamente misurabili, come le aliquote delle imposte da pagare o le sanzioni da corrispondere in caso di accertamento, ma anche, e
soprattutto, da valutazioni soggettive, percezioni, aspettative, valori.
L indagine della Banca d Italia
Uno sguardo penetrante su questo mondo difficilmente conoscibile ci è consentito dalla recentissima indagine “I bilanci delle famiglie italiane nell anno
2004” condotta dalla Banca d Italia. Rileva, su un campione ampio e rappresentativo della popolazione italiana, informazioni sulle scelte economiche
degli intervistati (in termini, ad esempio, di redditi, patrimoni, consumi, risparmi), insieme con le loro caratteristiche personali (sesso, età, professione,
area geografica di residenza, eccetera).
Un approfondimento specifico è quest anno dedicato agli atteggiamenti dei cittadini nei confronti delle imposte e, in particolare, dell evasione fiscale.
Una serie di domande cerca di scandagliare come gli individui valutino la dimensione di tale fenomeno, se lo reputano un problema grave per il corretto
funzionamento dell economia e la tenuta della coesione sociale, quali siano le determinanti principali della sua diffusione e persistenza nel tempo, come
sia percepita la pratica dei ripetuti condoni fiscali in termini di motivazioni e di ricadute sull obbedienza fiscale dei contribuenti. Rispetto a questa
grande abbondanza di indicazioni e di opportunità di approfondimento, qui è possibile cogliere e discutere soltanto alcuni profili generali.
Un problema grave, ma non per tutti
Un primo aspetto riguarda le opinioni espresse circa la dimensione percepita dell evasione fiscale (tabella 1). La maggioranza relativa degli intervistati
(37 per cento) ritiene che la percentuale di gettito perduto dallo Stato a causa dell evasione sia compresa tra il 20 e il 30 per cento del totale, mentre un
altro 21 per cento colloca le mancate entrate tributarie tra il 30 e il 50 per cento. Non sbagliano. Stime recenti danno l evasione (quella vera ancorché
stimata, non quella percepita) tra un quarto e un terzo del Pil. L Agenzia delle entrate ha valutato per l anno d imposta 1998 un valore aggiunto occultato
pari ad oltre il 30 per cento del dichiarato. Prima ancora altre quantificazioni, con metodologie e obiettivi diversi, hanno evidenziato tassi di evasione
non dissimili.
Le opinioni espresse nell indagine non si distribuiscono tuttavia in modo uniforme tra le varie tipologie di intervistati. Quando si valuti, mediante
semplici esercizi econometrici, in che misura le caratteristiche personali condizionino la dimensione percepita dell evasione, risulta con chiarezza che i
residenti nel Mezzogiorno rilevano un evasione maggiore di quanto avvertito dagli abitanti dell Italia settentrionale, e altrettanto fanno gli intervistati con
redditi più elevati, mentre il contrario accade per i lavoratori autonomi rispetto ai dipendenti.
Se dunque la maggioranza degli italiani vede l evasione come un fenomeno assai esteso e costoso in termini di perdita di risorse pubbliche, altrettanto
radicata è la convinzione che si tratti di un emergenza prioritaria dal punto di vista collettivo (tabella 2): il 27 per cento degli intervistati la riconosce
come una questione gravissima, il 48 per cento la reputa un problema grave. Ciò che colpisce, però, è che le differenze di opinione tra diverse tipologie
di individui circa la gravità sociale dei comportamenti di evasione non sempre corrispondano a quelle, sopra richiamate, sulla dimensione percepita
della non-obbedienza fiscale. Uno dei risultati più chiari è quello relativo alla caratterizzazione territoriale: chi abita al Sud rileva sì una maggiore
diffusione dell evasione rispetto ai residenti del Nord ma attribuisce al fenomeno un minor grado di gravità sociale.
Perché si evade?
Ulteriori indizi sulle differenze nel modo con cui i cittadini guardano, e giudicano, l evasione fiscale possono essere ricavati dalle opinioni espresse circa
le possibili determinanti delle scelte individuali di evasione (tabella 3). Tra le varie motivazioni proposte dall indagine ben il 77 per cento degli
intervistati mette in rilievo il problema dell equità del prelievo fiscale effettivo: una delle molle fondamentali dell evasione è la percezione di
comportamenti evasivi da parte degli altri contribuenti, eventualmente caratterizzati da differenti opportunità di occultamento dei redditi (si pensi al
contrasto tra lavoratori dipendenti ed autonomi). Più di metà degli intervistati (54 per cento) punta l indice sull inefficacia del sistema dei controlli e delle
sanzioni. Meno avvertite sono altre considerazioni che potrebbero spingere all evasione: l eccessiva pressione fiscale, l inefficienza dello Stato nell utilizzo
delle imposte raccolte, la necessità di evadere per mantenere sul mercato la propria attività economica, la complicazione degli adempimenti richiesti per
il pagamento delle imposte.
Ma anche rispetto alla valutazione della rilevanza di queste determinanti dell evasione, le varie tipologie di cittadini mostra una certa variabilità di
opinioni. Limitandosi, per motivi di brevità, alle sole differenze collegate alla diversità di residenza, i risultati sono assai netti: mentre non emergono
L’evasione fiscale, un problema “sociale”
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link