Turismo, cultura, commercio, sport. Quattro settori importanti che possono influire in modo determinante sulla crescita sociale ed economica di un territorio. Quali saranno in questi ambiti le novità che porterà il 2025 per la città di Vibo Valentia? Qualche elemento lo ha fornito l’assessore comunale con le relative deleghe, Stefano Soriano, tracciando la sua relazione di fine anno, nella quale appunto vengono ripercorsi i primi mesi di consiliatura ma anche posti alcuni obiettivi per il nuovo anno.
Turismo, tra tavolo tecnico e tassa di soggiorno
Per quanto riguarda il turismo, Soriano per il 2025 ha annunciato l’istituzione di un tavolo tecnico e importanti investimenti. Nei primi cinque mesi alla guida del comune, scrive, «abbiamo realizzato centinaia di iniziative volte a richiamare turisti nella nostra città. L’estate scorsa nonostante ci fossimo insediati a metà luglio abbiamo lavorato per realizzare eventi importanti nei nostri luoghi di mare. Questo Natale si è caratterizzato per diversi tipi di iniziative che sono andate dalla via dei presepi alla via del bacio ad oltre 90 spettacoli che hanno animato il centro di Vibo ma anche Vibo Marina e le frazioni. Il 2025 sarà l’anno nel quale investiremo in maniera importante sul turismo in tutte le sue accezioni».
Attenzione poi alla questione tassa di soggiorno: «Abbiamo messo in campo un nuovo sistema per la gestione ed il controllo, dopo aver incontrato ed ascoltato i rappresentanti delle strutture recettive che ci hanno chiesto maggiori controlli per l’emersione di strutture irregolari. Tutto questo ci permetterà una programmazione più accurata delle iniziative necessarie a rilanciare il turismo in città. Nel 2025 avvieremo il tavolo tecnico del turismo previsto nel nuovo regolamento sulla imposta di soggiorno approvato qualche giorno addietro», scrive ancora Soriano.
Cultura, il 2025 anno determinante per il Sistema bibliotecario
Ecco poi il tema cultura, con un focus soprattutto sugli eventi e sulle biblioteche della città. «In questi pochi mesi abbiamo cercato di rilanciare Vibo come città della cultura avviando interlocuzioni con tutti gli operatori del settore. Le iniziative di carattere culturale si sono susseguite ed hanno visto la presenza a Vibo di diversi autori nazionali come Sigfrido Ranucci e Piero Marrazzo su tutti. Si sta provando a rilanciare attraverso una valorizzazione Palazzo Gagliardi come Palazzo della Cultura, anche se le condizioni in cui versa lo stesso rendono necessari degli interventi».
Quindi la biblioteca comunale, che «negli ultimi mesi è tornata ad essere punto di incontro e di iniziative che si rivolgono tanto ad un pubblico giovane che meno giovane. Laboratorio, concerti, e la risistemazione degli spazi stanno riportando e riporteranno la biblioteca ad essere uno dei centri culturali della città».
Di grande importanza per la città è poi la presenza del Sistema bibliotecario vibonese, reduce da un periodo molto difficile tra un debito monstre e un’inchiesta giudiziaria che l’hanno letteralmente travolto. «Abbiamo lavorato – riferisce Soriano – affinché si ripartisse dalla costituzione degli organismi del Sistema bibliotecario e il sindaco Romeo ne è diventato presidente. Il 2025 sarà un anno determinate per il futuro del Sbv e vedrà il Comune di Vibo capofila del tentativo di salvataggio dello stesso».
E proprio in merito al futuro del Sistema bibliotecario vibonese un importante aggiornamento è arrivato nel pomeriggio di ieri, con il Comune che – tramite un comunicato stampa – ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’approvazione da parte della Regione Calabria dell’Accordo di collaborazione tra i Sistemi bibliotecari Lametino (capofila), Silano e Jonico e il finanziamento di 450mila euro per i Sistemi bibliotecari in questione.
Specificando che, nelle more della definizione di un nuovo modello, si era deciso di delegare al Sistema bibliotecario lametino «la realizzazione delle azioni di supporto alle biblioteche del territorio del Sistema bibliotecario vibonese». Con questo risultato – fa sapere il Comune di Vibo – si è quindi prodotto «un riconoscimento giuridico, da parte della Regione, del Sistema bibliotecario vibonese. Un primo fondamentale passo, da ascrivere all’incisiva azione del sindaco Romeo e della sua amministrazione, per costruire il futuro del Sistema bibliotecario vibonese».
Gli impegni per il settore commercio
Spazio quindi al commercio, dice l’assessore comunale: «Abbiamo aperto immediatamente l’interlocuzione con i commercianti e le sigle sindacali e di categoria che hanno portato al riavvio ed ampliamento del tavolo tecnico del commercio che abbiamo deciso di denominare tavolo dello sviluppo economico della città. Abbiamo allargato la discussione a tutti i soggetti che possono dare un contributo al rilancio del commercio cittadino. Nel settore del Suap (Sportello unico per le attività produttive, ndr) abbiamo avviato un’importante operazione di riorganizzazione che ci sta portando a mettere ordine in un settore che fino a qualche tempo fa viveva una difficoltà e che nel 2025 dovrà essere uno degli elementi propulsivi dell’amministrazione Romeo attraverso la gestione ordinata e puntuale di tutte le pratiche che riguardano le attività commerciali, dai dehors alle fiere passando per una attenta gestione delle autorizzazioni in materia di sicurezza e di pubblici spettacoli. La parola d’ordine sarà: eliminare la discrezionalità ed uniformare le procedure».
Sport, non solo piscina: ecco la pista di atletica
Infine lo sport e gli impianti presenti e futuri in città. «Sono stato appaltati i lavori di adeguamento e sistemazione della piscina comunale, lavori che sono iniziati da circa due mesi e che si dovrebbero concludere in un anno». Inoltre, spiega Soriano, da poco «è arrivato l’ultimo parere necessario (quello del Coni) per passare alla fase esecutiva della progettazione della pista di atletica che sorgerà a fianco alla piscina comunale di Vibo città. Nel settore abbiamo avviato una mappatura completa di tutte le strutture sportive e nel 2025 cercheremo di mettere a bando quelle strutture già realizzare e di programmare dei bandi di valorizzazione di strutture in disuso o abbandonate», la conclusione.
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