requisiti, beneficiari e modalità di domanda

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La Legge di Bilancio ha prorogato al 2025 il trattamento di anticipo pensionistico, Ape Sociale, confermando le restrizioni in vigore. Le istruzioni su come fare domanda e le scadenze da rispettare

L’Ape Sociale, il trattamento di accompagnamento alla pensione è stato prorogato a tutto il 2025.

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La Legge di Bilancio ha confermato la misura anche per il nuovo anno, senza intervenire sulle restrizioni introdotte nel 2024 sui requisiti di accesso.

Anche per il 2025 quindi l’età anagrafica minima richiesta resta ferma a 63 anni e 5 mesi.

La prestazione viene erogata fino alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata e viene erogata solamente in favore di specifiche categorie di beneficiari: lavoratori e lavoratrici che svolgono mansioni gravose, invalidi civili al 74 per cento, caregivers e dipendenti disoccupati che hanno esaurito il relativo trattamento.

La domanda si può presentare entro le stesse finestre temporali previste per il 2024. Vediamo requisiti e scadenze da rispettare per ottenere l’Ape Sociale nel 2025.

Ape Sociale 2025: requisiti e beneficiari

In materia di previdenza, la Legge di Bilancio 2025 prevede la conferma delle misure già in vigore nel 2024: Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale.

Anche nel 2025 dunque lavoratori e lavoratrici possono accedere al trattamento di anticipo pensionistico. Una ulteriore conferma è arrivata anche dal decreto fiscale collegato alla Manovra (DL n. 155/2024), che ha previsto il rifinanziamento della misura, incrementando l’autorizzazione di spesa relativa all’indennità di:

  • 20 milioni di euro per il 2025;
  • 30 milioni di euro per il 2026;
  • 50 milioni di euro per il 2027;
  • 10 milioni di euro per il 2028.

Si tratta, ricordiamo, dell’anticipo pensionistico che viene erogato dall’INPS in favore di specifiche categorie di lavoratori e lavoratrici che non hanno ancora maturato i requisiti minimi per la pensione anticipata o di vecchiaia.

Il trattamento, introdotto dalla Legge di Bilancio 2017, viene riconosciuto fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso a tali forme pensionistiche.

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Con la proroga prevista dalla Manovra, dunque, i lavoratori potranno accedere all’Ape Sociale maturando i requisiti fino al 31 dicembre 2025. L’intervento non va a modificare i criteri per l’accesso al trattamento, che restano gli stessi, più restrittivi, già in vigore nel 2024: aver compiuto almeno 63 anni e 5 mesi d’età e non non aver ancora maturato i requisiti minimi per la pensione anticipata o di vecchiaia.

Ma da quali sono le particolari categorie che compongono la platea dei beneficiari del trattamento?

A poter beneficiare dell’Ape Sociale sono:

  • dipendenti che svolgono mansioni gravose (al momento della domanda la professione deve essere stata svolta per almeno 7 anni negli ultimi 10 o per almeno 6 anni negli ultimi 7) indicati all’allegato C della Legge di Bilancio 2017;
  • gli invalidi civili al 74 per cento;
  • i dipendenti disoccupati che hanno esaurito il trattamento di NASpI (o equivalente);
  • i caregivers che assistono da almeno 6 mesi.

La Manovra 2024, intervenuta sul requisito anagrafico, non ha modificato quello contributivo che anche nel 2025 resta invariato:

  • almeno 30 anni per i dipendenti disoccupati, gli invalidi civili e i caregivers;
  • almeno 36 anni per gli altri lavoratori che svolgono mansioni gravose.

Per le lavoratrici madri di tutte le categorie, poi, è prevista un’ulteriore riduzione del requisito contributivo pari ad un anno per ogni figlio (massimo 2 anni).

Si attende ora la pubblicazione della canonica circolare INPS con le istruzioni operative.

Ape Sociale 2025: come fare domanda e quali sono le scadenze da rispettare

Anche per il 2025 l’Ape Sociale consiste nel riconoscimento di un trattamento economico di accompagnamento alla vecchiaia, o fino alla maturazione dei requisiti per la pensione anticipata di importo pari al rateo della pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione, se inferiore a 1.500 euro. Se, invece, la rata della pensione ha un importo maggiore si riceverà un assegno di 1.500 euro.

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Si ricorda che la Legge di Bilancio 2024 ha previsto l’incumulabilità totale della prestazione con il reddito da lavoro, sia dipendente sia autonomo. Fanno eccezione solamente i redditi da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui.

L’importo assegnato non è rivalutabile. L’indennità viene erogata dall’INPS ogni mese per 12 mensilità annue.

Chi matura i nuovi requisiti di accesso entro la scadenza del 31 dicembre 2025, dovrà presentare la domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio prima di inviare la richiesta.

Lavoratori e lavoratrici che intendono accedere all’anticipo pensionistico possono fare domanda per il trattamento nelle stesse finestre temporali degli scorsi anni:

  • dal 1° gennaio al 31 marzo;
  • dal 1° aprile al 15 luglio;
  • dal 16 luglio al 30 novembre.

La domanda di riconoscimento delle condizioni e quella per l’accesso al trattamento vanno trasmesse alle sedi territoriali INPS competenti in modalità telematica, utilizzando i consueti canali istituzionali:

  • sito dell’INPS, accedendo con credenziali SPID, CIE o CNS;
  • CAF e Patronati.

In caso di esito positivo, la prestazione viene erogata a partire dal primo giorno del mese successivo all’invio della domanda.

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