
(Adnkronos) β βLa riforma si caratterizza per aver colto due degli aspetti principali sollecitati anche dal mondo delle imprese. Alcune di queste hanno abbracciato lβistituto dellβadempimento collaborativo da ormai un decennio e, nel tempo, questa esperienza ha consentito di consolidare le due proposte di modifica ed intervento, raccolte dalla delegaβ. CosΓ¬ Giulia Abruzzese, direttore delle Politiche fiscali di Confindustria, partecipando, questa mattina a Roma, allβevento βEY Tax Update 2025 β Riforma fiscale: sfide e opportunitΓ per le impreseβ. Durante i lavori si Γ¨ discusso dei cambiamenti nel rapporto tra fisco e contribuente, della riforma Iva, della riforma doganale e delle implicazioni fiscali delle operazioni straordinarie. Sono stati inoltre presi in analisi i recenti trend delle verifiche fiscali a livello domestico e internazionale.Β
Prima delle due proposte, dice, βlβampliamento della platea soggettiva: la delega, seppur gradualmente, amplia il novero dei soggetti che potranno aderirvi, abbassando i requisiti dimensionali di fatturato e volume dβaffariβ. βQuesta sarΓ una sfida importante soprattutto per le pmi, che costituiscono gran parte del tessuto produttivo del Paese β spiega Abruzzese β lβaltra modifica, piΓΉ dirompente, riguarda, invece, gli effetti premiali, soprattutto dal punto di vista delle sanzioni penali, la cosiddetta penalty protection, βnervo scopertoβ della precedente disciplina che rischiava di scoraggiare lβadesione a questo regime e la piena disclosure dei rischi fiscali e dei processi aziendaliβ. Abruzzese, poi, illustra le motivazioni non esclusivamente fiscali che potrebbero spingere le imprese ad aderire allβistituto della cooperative compliance: βTra le molte valutazioni da fare cβΓ¨ quella di carattere reputazionale, perchΓ© le imprese, dovendo investire fortemente in questo regime in termini di costi, struttura, risorse umane e formazione β sottolinea β ne dovrebbero trarre un vantaggio reputazionaleβ in quanto βfanno piena disclosure delle loro attivitΓ β e, pertanto, βacquisiscono una sorta di patente di trasparenza e di rischio fiscaleβ.Β
βLβauspicio Γ¨ che queste forme di cooperazione preventiva con lβamministrazione finanziaria possano alleggerire i controlli, consentendo alle imprese di non essere inserite tra quelle maggiormente a rischioβ, quindi βmaggiormente soggette alle verifiche fiscali che, talvolta, bloccano lβoperativitΓ delle impreseβ, afferma Abruzzese. βInoltre, in questo periodo si parla molto di Esg e la sostenibilitΓ , intesa ampiamente, ha sicuramente delle connessioni anche con la governance di impresa. Anche in questo la cooperativa compliance puΓ² avere un ruolo importante perchΓ© si lega ad una migliore valutazione del merito creditizio ed Γ¨ un ulteriore tassello che le imprese dovrebbero considerareβ, conclude.Β
***** lβarticolo pubblicato Γ¨ ritenuto affidabile e di qualitΓ *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link