20 Aprile 2025
Impresa Accogliente sta per concludere il primo anno di attività


Sedici posti di lavoro attivati, 10 corsi di formazione avviati, 21 persone accompagnate nella ricerca di occupazione che hanno trovato un impiego per conto proprio, 45 soggetti che hanno beneficiato di interventi di orientamento; circa 150 imprese (coop e aziende profit) contattate, con 90 di esse rapporti stabili e 41 di queste già disponibili a offrire lavoro. Tutte iniziative che hanno riguardato persone sottoposte a misure alternative al carcere, adulti e giovani a Torino o nell’hinterland. Sono state prese in carico 83 persone, accompagnate nella ricerca di un lavoro. Sono i risultati resi noti il 16 aprile scorso del Progetto Impresa Accogliente, a quasi un mese dalla conclusione della prima annualità di questa iniziativa, finanziata dalla Regione Piemonte e guidata dall’associazione La goccia di Lube in coordinamento con l’Ufficio esecuzione penale esterna e l’Ufficio servizio sociale minorenni e in partnership con 14 enti e organismi del mondo economico torinese. I dati sono stati diffusi in occasione dell’Assemblea dei soci della odv La goccia di Lube (Ente del Terzo Settore) svoltasi nella sede operativa dell’associazione a Torino in via Cottolengo 22, presso l’Uffico pastorale Migranti, durante la quale è stato anche approvato il Bilancio consuntivo 2024 e rinnovato il board dell’Associazione, con un Direttivo uscente confermato quasi in toto.

L’avvio dell’Assemblea dei soci de La goccia di Lube
Alcuni dei soci partecipanti all’Assemblea de La goccia di Lube

Rispetto a quando è cominciato il Progetto Impresa Accogliente (giugno 2024) l’associazione ha incrementato il numero dei soci, passati, alla data del 16 aprile 2025, da 48 (più due persone dipendenti) a 53 (a cui aggiungere anche in questo caso le due figure professionali retribuite). I volontari operativi sono a oggi 34 contro i 32 del giugno 2024 e una manciata di persone ha già espresso interesse ad aggiungersi alla “squadra”, dato che porterebbe a quasi 40 gli operatori non retribuiti a fine annualità. Il progetto, che ha la sua finalità principale nel tessere rapporti con il mondo imprenditoriale per reperire posti di lavoro per i soggetti in detenzione domiciliare o in affidamento in prova al servizio sociale o in messa alla prova per i giovani, ha anche assegnato undici riconoscimenti di “impresa accogliente”, per aver offerto lavoro in questo ambito di intervento de La goccia di Lube. A sei imprese sono stati già consegnati, alle altre l’attribuzione del premio avverrà nei prossimi giorni. Le imprese premiate per prime sono state Market Service, Cooperativa Barbara B, Cooperativa Amico, The Promoland, Cooperativa Frassati, Cooperativa Raggio, cui seguiranno la società Lambic, la Coop La Contrada, la società Irion (per un importante sostegno finanziario al progetto), Coop Karibù Open, la Carrozzeria S Line.

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Contributi per le imprese

 

Nel suo intervento introduttivo, il presidente uscente, Adriano Moraglio, ha ringraziato in particolar modo le due operatrici dipendenti del Progetto Impresa Accogliente, Bianca Eula e Silvia Lessona, insieme ai consulenti Massimiliano Manera, Serena Ravazzotti e Marianna Carlini, queste ultime dell’agenzia Master Communication. Ma ha ringraziato anche tutti i volontari che hanno dato un apporto significativo nelle attività di presa in carico delle persone in misura alternativa, adulti e giovani, e nella ricerca di posti di lavoro, anche grazie ai consigli degli enti partner del progetto.

Dopo l’approvazione del Consuntivo del bilancio 2024, curato e presentato dal tesoriere e vicepresidente Dario Valenzanol’Assemblea ha proceduto al rinnovo del Consiglio Direttivo dell’associazione per il triennio 2025-2028. Ne fanno parte sette persone. Sono stati confermati Dario Valenzano, Adriano Moraglio, Paolo Stanchi, Giovanni Franzone, Paolo Jorio e Antonello Sechi ai quali si è aggiunta la new entry Giuseppina Miglietta, che ha sostituito Marcella Pilatone. Pronti per eventuali subentri nel triennio Anna Cadegiani, Ellis Sada e Giorgio Serra. Le cariche del nuovo Direttivo (presidente, vicepresidente, segretario e tesoriere) saranno assegnate, come previsto dalla Statuto, nella prima riunione del nuovo Consiglio.

La relazione di Dario Valenzano sul Consuntivo 2024
In primo piano la nuova consigliera del Direttivo Giuseppina Miglietta

Come spesso avviene nelle riunioni de La goccia di Lube, sono state ribadite le ragioni di fondo che muovono i volontari, e ciò è stato fatto anche con l’ausilio del canto e della musica. Prima dell’avvio dell’Assemblea, infatti, il Presidente ha fatto ascoltare il canto popolare abruzzese Luntane cchiu luntane. Ecco come Moraglio ha illustrato il significato di questo canto per l’attività de La goccia di Lube:

Cari amici, abbiamo voluto cominciare la nostra assemblea dei soci affidando alla musica – come siamo ormai soliti fare – l’affermazione di ciò che ci sta più a cuore nella nostra azione caritativa: non perdere mai di vista il motivo per cui ci impegniamo. Il canto popolare abruzzese Luntane cchiu luntane esprime ciò che ci muove quando andiamo in soccorso dei nostri poveri amici: NON LO SFORZO MORALISTICO DI FARE DEL BENE, MA L’ESSERE COME SOSPINTI verso gli altri DA UNO STUPORE, DA UNA MERAVIGLIA, CHE SENTIAMO BEN VIVI NEI NOSTRI OCCHI E NEI NOSTRI CUORI. Il canto parla dello stupore di noi uomini e donne davanti all’immensità del cielo stellato, del mare baciato dalla luna a pelo d’acqua, e parla dell’amore e dello struggimento che proviamo verso un’altra persona PROPRIO DENTRO QUESTO SPETTACOLARE STUPORE. Se non  facessimo esperienze di questo tipo di meraviglia NON SAREMMO ABILITATI AD AMARE, saremmo solo dei volenterosi che vogliono fare del bene, quello che pensiamo sia il bene. Invece, per fortura, o per grazia, non operiamo per fare del bene, ma SCOPRIAMO DI AMARE LE PERSONE CHE SEGUIAMO PER QUELLO CHE SONO, con il loro passato di errore o di violenza e magari anche di brutalità. Così possiamo arrivare a dire, come nella canzone, che per queste persone “il core me sente tremà”. Questa è La goccia di Lube. Questo siamo noi. Per chi di noi è cristiano, inoltre, le parole della canzone hanno un valore immenso, perché il magnifico cielo stellato o il mare baciato dalla luna sono anche l’incredibile amore di Cristo che morendo in croce ha portato la bellezza persino sulla croce: “si è fatto misero come noi, ha condiviso la nostra nullità”, come scrive don Giussani nel libretto “Il senso della caritativa”: la nullità nostra e quella dei nostri utenti.

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