Questo famoso fast food nei guai. È bancarotta per 57 sedi

Un affiliato di Burger King con decine di ristoranti in Florida e Georgia ha dichiarato bancarotta.

Secondo i documenti del tribunale, la Consolidated Burger Holdings di Destin, Florida, che gestisce 57 punti vendita Burger King, ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Capitolo 11 presso la Corte fallimentare degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della Florida il 14 aprile.

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I 57 ristoranti interessati includono sedi a Valdosta, in Georgia, e ristoranti in Florida a Tallahassee, West Palm Beach e Naples; quattro si trovano all’interno di punti vendita Walmart.

Consolidated Burger Holdings, uno dei più grandi franchisee di Burger King, deve quasi 37 milioni di dollari ai creditori e per questo ha dovuto ricorrere alla procedura del fallimento.

L’azienda sta cercando di vendere i propri beni attraverso la supervisione del tribunale. Negli ultimi anni, sono stati diversi i grandi franchisee di Burger King che hanno dichiarato bancarotta, ancora sotto shock a causa della pandemia di COVID-19 e dell’inflazione elevata, che ha decimato il traffico e le vendite nelle catene di fast food.

Cosa succede al franchisee Burger King e perché è in fallimento

Il fallimento della Consolidated Burger Holdings è il risultato di “significativi cali di traffico pedonale e di fatturato senza un corrispondente calo dei costi di affitto, dei debiti o di altre passività”, si legge nei documenti del tribunale.

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Secondo i documenti fallimentari, l’azienda deve 36,64 milioni di dollari a meno di 1.000 creditori dopo aver gestito alcuni negozi in perdita. Nell’ultimo anno fiscale, il franchisee ha registrato vendite per 67 milioni di dollari e una perdita operativa netta di 12,5 milioni di dollari. Anche nell’anno fiscale 2023 ha subito una perdita di 6,3 milioni di dollari.

Nel gennaio 2024, Burger King ha anche intentato causa contro Consolidated Burger Holdings, sostenendo che il franchisee aveva violato gli accordi per ristrutturare e migliorare sostanzialmente le sedi.

Le due società hanno raggiunto un accordo a settembre.

“Il sistema Burger King è molto più forte oggi perché ci concentriamo su grandi franchisee che si impegnano a investire nei loro ristoranti e nei loro team a lungo termine”, ha detto un portavoce di Burger King al Post in una dichiarazione. “Ciò significa che un piccolo numero di affiliati che non investono più nei propri ristoranti uscirà dal sistema. Stiamo lavorando rapidamente per far sì che questi ristoranti vengano trasferiti a operatori altamente performanti”.

Consolidated Burger prevede di continuare a gestire i suoi ristoranti durante la procedura fallimentare, ma sta cercando di vendere l’azienda e i suoi asset, già da sette mesi prima della dichiarazione di bancarotta.

Secondo QSR.com, che si occupa del settore della ristorazione veloce, si è trattato della più grande richiesta di fallimento tra i gestori di franchising di Burger King degli ultimi anni.