Cosa significa contributi a fondo perduto? Ecco cosa sono

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I contributi a fondo perduto rappresentano una forma di sostegno economico che non prevede l’obbligo di restituzione delle somme ricevute. Si tratta di una tipologia di incentivo è particolarmente utilizzata per sostenere imprese, professionisti e individui in diverse situazioni, come l’avvio di nuove attività, l’innovazione tecnologica, o il superamento di difficoltà economiche.

I contributi a fondo perduto mirano a incentivare specifiche iniziative, spesso in settori strategici come la sostenibilità ambientale, la digitalizzazione o lo sviluppo locale, con l’obiettivo di generare un impatto positivo sull’economia e la società.

L’assenza dell’obbligo di restituzione rappresenta un elemento distintivo rispetto ad altre forme di agevolazione, come i finanziamenti agevolati o i contributi in conto interessi. Questo non vuol dire che si tratta di una forma di erogazione di contributi meno controllata, i beneficiari sono comunque tenuti a rispettare condizioni specifiche, come l’utilizzo dei fondi per spese ammissibili o il raggiungimento di determinati obiettivi.

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Quali sono le diverse tipologie di contributo a fondo perduto

I contributi a fondo perduto si suddividono in diverse categorie, ognuna delle quali risponde a esigenze specifiche:

Contributo in conto capitale

Questo tipo di contributo è finalizzato a rafforzare il patrimonio aziendale, fornendo liquidità utile per investimenti generali o costi di gestione. Spesso viene concesso a imprese che necessitano di risorse per sostenere la crescita o per affrontare crisi temporanee.

Contributo in conto impianti

Si tratta di contributi destinati all’acquisto di beni ammortizzabili, come macchinari, attrezzature o impianti tecnologici. Questi fondi aiutano le imprese a modernizzare le proprie strutture o a incrementare la capacità produttiva.

Una condizione comune è il mantenimento dei beni acquisiti per un periodo minimo stabilito.

Contributo in conto esercizio

Questo contributo copre le spese operative ordinarie legate alla gestione aziendale. È particolarmente utile per progetti specifici, start-up o attività in fase di lancio che necessitano di supporto per coprire i costi iniziali.

Contributi straordinari

Questi contributi vengono erogati in situazioni di emergenza o crisi, come calamità naturali o pandemie. Ad esempio, durante la crisi COVID-19, molte imprese hanno ricevuto contributi a fondo perduto per compensare le perdite subite.

Ogni tipologia di contributo risponde a criteri di ammissibilità e modalità di utilizzo definiti dai bandi di riferimento.

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Alcuni esempi di contributi a fondo perduto

In Italia, numerosi bandi e iniziative mettono a disposizione contributi a fondo perduto per sostenere settori chiave dell’economia:

ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero

Questo incentivo, gestito da Invitalia, è destinato a giovani imprenditori e donne che desiderano avviare una nuova attività. Offre una combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, coprendo fino al 90% delle spese ammissibili per progetti fino a 3 milioni di euro.

Resto al Sud

Promosso per incentivare lo sviluppo nel Mezzogiorno, il programma fornisce un mix di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero. È rivolto a giovani e imprenditori di età compresa tra 18 e 55 anni, con l’obiettivo di stimolare la crescita economica nelle regioni meridionali.

Smart&Start Italia

Questo bando sostiene le start-up innovative, offrendo contributi a fondo perduto per coprire una parte delle spese iniziali. È particolarmente indicato per imprese che sviluppano tecnologie avanzate o soluzioni innovative in ambito digitale.

Chi eroga i contributi a fondo perduto?

I contributi a fondo perduto sono generalmente erogati da enti pubblici, ma possono anche essere offerti da organizzazioni private:

  • Governo e Ministeri: a livello nazionale, ministeri come quello dello Sviluppo Economico promuovono numerosi bandi per incentivare l’innovazione e la crescita imprenditoriale.
  • Regioni e Province: gli enti locali spesso pubblicano bandi per sostenere progetti specifici sul proprio territorio, come lo sviluppo delle aree interne o la promozione di settori strategici.
  • Comuni: a livello comunale, i contributi a fondo perduto possono essere utilizzati per riqualificare il tessuto urbano o sostenere piccole imprese locali.
  • Camere di Commercio: sono enti che svolgono un ruolo chiave nel promuovere lo sviluppo economico locale, offrendo incentivi per formazione, digitalizzazione e internazionalizzazione.

La varietà di soggetti coinvolti nella concessione dei contributi dimostra l’ampia disponibilità di risorse per diverse finalità.

Come si ottiene un contributo a fondo perduto?

Ottenere un contributo a fondo perduto richiede il rispetto di una serie di passaggi:

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  • Monitorare i bandi: è essenziale consultare regolarmente i portali istituzionali per individuare i bandi aperti e verificarne i requisiti.
  • Preparare la documentazione: la presentazione di un business plan dettagliato è spesso richiesta. Questo documento deve descrivere obiettivi, strategie e costi del progetto.
  • Inviare la domanda: le richieste devono essere inoltrate seguendo le modalità indicate nel bando, rispettando le scadenze stabilite.
  • Valutazione della domanda: gli enti preposti analizzano le proposte, assegnando punteggi basati su criteri di merito e coerenza con gli obiettivi del bando.
  • Erogazione dei fondi: una volta approvato il progetto, il contributo viene erogato, spesso in tranche legate all’avanzamento delle attività.

Un processo accurato e ben documentato aumenta le possibilità di ottenere i fondi.


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Differenze con: contributo in conto interessi e finanziamento agevolato

Pur avendo finalità simili, i contributi a fondo perduto si distinguono nettamente da altre forme di sostegno:

  • Contributo in conto interessi: si tratta di un’agevolazione che riduce il costo degli interessi su un prestito. Ad esempio, un’impresa che ottiene un finanziamento può ricevere un contributo per coprire una parte degli interessi maturati.
  • Finanziamento agevolato: consiste in un prestito con condizioni più vantaggiose rispetto al mercato, come tassi di interesse ridotti o periodi di ammortamento più lunghi. Tuttavia, a differenza dei contributi a fondo perduto, l’importo ricevuto deve essere restituito.

È importante conoscere questa distinzione per comprendere quale forma di incentivo sia più adatta alle proprie esigenze.



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