22 Aprile 2025
Liguria, 9,4 milioni per rilanciare l’entroterra: contributi a fondo perduto per le microimprese


Approvata la legge regionale che sostiene nuove aperture e attività esistenti nei comuni dell’entroterra con meno di 5.000 abitanti.   La Regione Liguria ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti da 9,4 milioni di euro per favorire l’insediamento e la tenuta delle attività economiche nei piccoli comuni dell’entroterra. L’obiettivo è contrastare lo spopolamento e sostenere il tessuto economico e sociale delle aree interne ancora segnate dagli effetti della pandemia.

Nuove aperture – Con 4,85 milioni di euro, la Regione promuove l’apertura di nuove sedi operative nei comuni non costieri con meno di 2.500 abitanti. Il contributo, a fondo perduto, è destinato a micro imprese nei settori dell’artigianato, commercio e ristorazione, che decidano di avviare attività in locali sfitti con vetrine su strada. I fondi, già disponibili presso la Camera di commercio di Genova, saranno gestiti tramite una convenzione.

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Imprese esistenti – Un secondo intervento, da 4,6 milioni, mira a sostenere le attività già operative nei comuni dell’entroterra con meno di 5.000 abitanti. Anche in questo caso, i destinatari sono micro imprese del commercio, artigianato e ristorazione, che potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto per far fronte a esigenze di liquidità.

Risorse e gestione – I finanziamenti derivano da economie e rientri di fondi regionali, con il supporto operativo di FILSE e la collaborazione della Camera di commercio. Le modalità di assegnazione dei fondi saranno definite nel rispetto delle normative europee sugli aiuti di Stato.

Urgenza – La legge è stata dichiarata urgente e sarà in vigore dal giorno stesso della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.

Emendamenti – Tra le proposte avanzate dalle opposizioni, l’aula ha accolto l’emendamento che include le cooperative di comunità tra i soggetti beneficiari dei finanziamenti. Respinti invece gli emendamenti che chiedevano di estendere gli incentivi per le nuove aperture ai Comuni con meno di cinquemila abitanti e di prorogare le misure anche agli anni 2026 e 2027, come proposto dal Partito Democratico. Approvata anche la Clausola valutativa: L’introduzione di una clausola valutativa prevede la redazione di una relazione annuale per monitorare l’attuazione della legge. Questo strumento consente di verificare l’impatto delle misure sul territorio, in termini di nuove attività, rafforzamento di quelle esistenti e occupazione. I dati raccolti offriranno un’analisi oggettiva dei risultati raggiunti. Il Consiglio regionale potrà così valutare l’efficacia della legge e garantire un uso trasparente delle risorse pubbliche.

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