Villa Panza ha ospitato nella serata del 15 gennaio la presentazione dell’Atlante dell’Architettura, ambizioso e interessante progetto promosso dall’Ordine degli Architetti di Varese.
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«L’idea—ha spiegato Alessandro Vanoni, consigliere della Commissione Sostenibilità dell’Ordine e ideatore del progetto – È nata circa quattro anni fa, con l’obiettivo di creare una raccolta di progetti sostenibili. Inizialmente pensavamo di limitarci alla Lombardia, ma successivamente abbiamo deciso di allargarci alla Regio Insubrica, includendo le province di Lecco, Como, il Verbano-Cusio-Ossola e il Canton Ticino».
L’Atlante raccoglie progetti che pongono la sostenibilità come elemento cardine. «Parliamo di sostenibilità a 360 gradi – ha aggiunto Vanoni – che non riguarda solo la qualità architettonica, ma anche l’uso di materiali ecologici e tecniche costruttive che rispettino l’ambiente».
Una giuria composta da Stefano Molgora (Presidente dell’Ordine degli Architetti di Brescia), Gianmatteo Romegialli (Presidente dell’Ordine degli Architetti di Sondrio) e Giancarlo Allen (Presidente di ANAB – Associazione Nazionale Architettura Bioecologica) ha valutato i ben 51 progetti giunti. «Tra questi, otto sono stati selezionati per essere presentati in tre serate: il 27 febbraio, il 27 marzo e il 14 aprile. La pria di esse si svolgerà a Varese, ma per le altre due abbiamo pensato a una proposta itinerante» ha specificato Vanoni.
L’architetto Stefano Molgora ha sottolineato l’importanza della concretezza dei progetti valutati: «Prima di tutto volevo specificare che si tratta di progetti realizzati, quindi non stiamo parlando di teoria, stiamo parlando di progetti che hanno avuto una realizzazione, sono visibili è dimostrato che si può fare – ha spiegato – I criteri di selezione includono efficienza energetica, utilizzo di materiali riciclabili, integrazione con il paesaggio e sostenibilità economica. ma abbiamo anche valutato la qualità architettonica perché siamo architetti e la parte dell’architettura deve avere per forza di cose un ruolo importante».
Per quanto riguarda la selezione delle opere: «È stato deciso di dare dei livelli di integrazione diversi ai diversi gruppi di progetto – Ha spiegato Gianmatteo Romegialli – il primo gruppo di progetti aveva un’integrazione che abbiamo definito adeguata, un secondo gruppo di progetti ha un’interazione che abbiamo definito coerente e poi si è arrivati alla fine a un gruppo di progetti, in tutto 8, che abbiamo definito di integrazione avanzata».
Gli otto progetti (di Marco Zanini, Studio LCA Luca Compri, Elena Bertinotti, De Molfetta, Pagnamenta, Paolo Carlesso, Ecoarch e Celoria) provengono dalla provincia di Varese (4), Verbania (1) e Canton Ticino (3), e saranno i protagonisti delle tre serate che verranno organizzate, mentre tutti i 47 progetti sono racchiusi nel catalogo presentato ieri sera.
Tra gli otto progetti scelti spiccano esempi di diversa scala e ambizione. ha descritto alcuni casi emblematici: «Abbiamo un piccolo progetto dello Studio Zanini di Varese, che riutilizza materiali a basso costo coinvolgendo anche persone non specializzate. Al contrario, uno dei più grandi è un’industria in legno dello Studio LCA, visibile dall’autostrada verso Varese. Ci sono poi spazi pubblici, come un parco progettato dallo Studio Molfetta Strode a Lugano, e una casa prefabbricata in legno a Fagnano Olona, quasi autocostruita dal suo architetto».
Marco Del Fedele, già presidente dell’Ordine degli Architetti e Ingegneri del Canton Ticino, e rappresentante di OTIA nel tavolo della Regio Insubrica, ha espresso orgoglio per la partecipazione ticinese: «È un motivo d’orgoglio per il nostro ordine partecipare e vedere i nostri progetti apprezzati in questo Alante, che avvicina ancora di più le nostre professionalità».
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«Questo progetto rappresenta un punto di arrivo straordinario per la nostra commissione Sostenibilità, che ho contribuito a far nascere nel 2018 – ha commentato Elena Brusa Pasquè, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Varese – Abbiamo riunito fino a oggi 25 persone: architetti, ma anche professionisti di discipline diverse che sempre uniti e sempre insieme hanno organizzato tante cose, ma direi che il progetto più bello è quello di stasera e su questo io devo ringraziare il collega Alessandro Vanoni. Ringraziamo anche i nostri sponsor e la casa editrice che ha trasformato quello che noi avevamo pensato come un semplice catalogo online in un libro stampato di altissima qualità, e che ce l’hanno dato in dono».
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