L’Italia non può ancora dirsi fuori dal periodo di crisi che si è intensificato soprattutto durante la pandemia, con un debito pubblico che il nostro Paese deve cercare di contenere. Proprio per questi motivi anche la Manovra 2025 potrà fare affidamento su un ristretto gruzzolo di risorse. Alla luce di ciò il Governo ha cercato di concentrarsi su quelle che ritiene essere le priorità. La settimana scorsa c’è stato il Consiglio dei Ministri in cui è approdato il disegno della legge di bilancio e i prossimi giorni saranno cruciali per la prosecuzione dell’iter della Manovra finanziaria 2025. L’obiettivo è l’approvazione definitiva entro il 23 dicembre. Nel frattempo il Documento Programmatico di Bilancio (DPB) 2025 è stato trasmesso alla Commissione Europea.
Manovra 2025: cosa potremo trovare per la scuola
Da martedì 22 ottobre il testo della legge di bilancio arriverà alla Camera, ma già dal 21 ottobre, oltre a vedere circolare le prime bozze della legge di bilancio, assisteremo anche alla conferenza stampa della Premier Meloni, all’esito della quale avremo maggiore contezza delle misure che saranno inserite in manovra.
Tra le misure di maggiore spicco che già si conoscono troviamo la possibilità per i dipendenti pubblici di permanere volontariamente in servizio fino a 70 anni con stipendio maggioritario. Questa opportunità si pensa che riguardi anche il personale scolastico. In Manovra potremmo trovare inoltre l’estensione della Carta del docente agli insegnanti precari con contratto fino al 31 agosto. Dovrebbero poi trovare spazio anche i fondi per premiare la produttività di dirigenti scolastici e ATA oltre che finanziamenti per i campus dedicati alla filiera 4+2. Dovrebbero esserci anche spazio per un bonus dedicato alle scuole paritarie e il rifinanziamento delle misure per i docenti tutor e orientatori. Di particolare importanza poi sembrerebbe essere anche l’intenzione di mettere a punto un piano di assunzioni per trasformare gradualmente l’organico di fatto in organico di diritto. Calato invece il silenzio sulla questione della proroga dell’organico aggiuntivo ATA, che però potrebbe essere presentata in sede di presentazione degli emendamenti alla legge di bilancio.
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