
Grandi novità in arrivo per chi riceve incentivi pubblici. Con il nuovo Codice degli incentivi, se un’impresa ha debiti con l’Inps scatterà una trattenuta automatica sui bonus. In pratica, chi non è in regola con i contributi previdenziali rischia di vedersi sottrarre direttamente la somma dovuta, prima ancora di ricevere il beneficio.
Il blocco riguarda anche i debiti verso enti assicurativi e casse edili. L’obiettivo è garantire che i fondi pubblici vadano solo a imprese regolari.
Cosa succede con il Durc irregolare
Il Durc (Documento unico di regolarità contributiva) sarà decisivo. Se il Durc non è regolare, l’ente che eroga il bonus dovrà trattenere l’importo corrispondente al debito verso la previdenza.
Non solo: se l’irregolarità persiste, l’impresa rischia di perdere completamente il diritto al bonus richiesto.
Bonus cancellati per chi delocalizza
Il nuovo Codice prevede regole durissime contro chi sposta la produzione. Se un’azienda delocalizza in un altro Paese Ue o extra Ue entro cinque anni dall’investimento agevolato, perderà il diritto al bonus.
In caso di delocalizzazione extra Ue, la restituzione degli incentivi sarà ancora più pesante: l’impresa dovrà ridare da due a quattro volte l’importo ricevuto. Per le grandi imprese, il vincolo si estende fino a dieci anni.
Stop bonus per Riduzione personale
Attenzione anche alle imprese che riducono drasticamente il personale. Se, nell’anno successivo all’erogazione del bonus, l’organico cala di oltre il 40%, l’azienda dovrà restituire tutti i fondi ricevuti. Il rimborso si applica per i bonus concessi nei dieci anni precedenti.
Questa misura serve a evitare che gli incentivi vengano usati per investimenti senza ricadute positive sull’occupazione.
Bonus con istruttoria o automatici: cosa cambia
Il Codice distingue due tipi di bonus:
- Quelli con istruttoria tecnica: richiedono un’analisi preventiva su costi, benefici e finalità.
- Quelli automatici: concessi senza controlli preliminari, come i crediti d’imposta.
Anche per i bonus automatici, però, ci sarà l’obbligo di comunicare preventivamente l’ammontare della spesa e il tipo di investimento.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link