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L’Inps, con il messaggio n. 3458 del 18 ottobre 2024, comunica che, anche per il periodo d’imposta 2025, i pensionati beneficiari di prestazioni pensionistiche e previdenziali possono inviare la richiesta per l’applicazione di una maggiore aliquota Irpef e/o la rinuncia alle detrazioni d’imposta.
E’ inoltre fondamentale che il sostituito comunichi i dati dei familiari a carico ai fini della Certificazione Unica (CU/2025), anche se già beneficia dell’assegno unico universale (AUU). Una dichiarazione completa dei dati dei familiari a carico consente all’Agenzia delle Entrate di attribuire correttamente le spese fiscalmente agevolate sostenute per i figli, permettendo al contribuente di accettare la dichiarazione precompilata e di usufruire delle agevolazioni sui controlli.
Contesto e scadenze
Come specificato nel messaggio n. 3607 del 16 ottobre 2023, i beneficiari interessati a richiedere l’applicazione dell’aliquota Irpef più elevata sugli scaglioni annui di reddito, o a rinunciare in tutto o in parte, alle detrazioni d’imposta, devono darne comunicazione all’Inps annualmente.
Per il periodo d’imposta 2025, dette richieste possono essere inviate a partire dal 16 ottobre 2024.
Procedura per l’invio della richiesta
Le richieste devono essere inoltrate all’Inps compilando la dichiarazione online, accedendo con le proprie credenziali al servizio dedicato “Dichiarazione per il diritto alle detrazioni d’imposta per reddito e per carichi di famiglia”, disponibile sul sito istituzionale dell’Istituto.
In assenza di una comunicazione esplicita da parte del contribuente, l’Inps, in qualità di sostituto d’imposta, applicherà automaticamente le aliquote per scaglioni di reddito e riconoscerà le detrazioni d’imposta previste dalla normativa vigente (articolo 13 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917), in base al reddito erogato.
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Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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