TikTok da oggi è illegale negli Usa, possibile proroga di 90 giorni. E arriva un’offerta di fusione

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Il bando di TikTok negli Stati Uniti potrebbe durare solo 24 ore. Ieri Donald Trump, che entrerà in carica domani, ha dichiarato nel corso di un’intervista telefonica a «Meet the Press» su Nnc che probabilmente concederà a TikTok una sospensione di 90 giorni dal possibile divieto negli Stati Uniti. Trump ha aggiunto di non aver ancora preso una decisione definitiva, ma di voler valutare un’estensione per dare più tempo a ByteDance, la società che controlla TikTok, per vendere l’applicazione a un acquirente non cinese. Perplexity AI, infatti, ha presentato a Bytedance un’offerta di fusione con TikTok Us. Lo ha riportato Cnbc, citando alcune fonti, secondo le quali il piano prevede che gli esistenti investitori di Bytedance possano mantenere una quota nella società che nascerebbe dall’unione. «Credo che sarebbe certamente un’opzione che esamineremo. L’estensione di 90 giorni è qualcosa che molto probabilmente verrà fatta, perché è appropriato. Dobbiamo analizzare attentamente. È una situazione molto complessa», ha dichiarato Trump durante l’intervista telefonica. «Se deciderò di farlo, probabilmente lo annuncerò lunedì». L’estensione di 90 giorni, prevista dalla legge bipartisan approvata lo scorso anno, consente un prolungamento del termine per ByteDance. Tuttavia, un annuncio lunedì potrebbe non essere sufficiente a evitare che l’app venga disattivata per almeno un giorno, poiché la scadenza attuale per la conformità è domenica.

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Lo scenario

La sorte di TikTok è uno degli argomenti che ha dominato gli ultimi giorni dell’amministrazione Biden, con milioni di utenti americani in attesa di una risoluzione. E nonostante l’amministrazione Biden abbia ripetutamente dichiarato di non avere intenzione di far rispettare la legge, delegando questa responsabilità a Trump, TikTok ha dichiarato che ciò non è sufficiente: venerdì il gruppo ha annunciato l’intenzione di spegnere l’app da oggi a meno che non riceva maggiore «chiarezza e certezza» riguardo le potenziali conseguenze legali, inclusi i fornitori di servizi terzi. «Abbiamo espresso chiaramente e in modo diretto la nostra posizione: l’implementazione di questa legge sarà gestita dalla prossima amministrazione. Pertanto, TikTok e le altre aziende dovrebbero rivolgere eventuali preoccupazioni a loro», ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre. Joe Biden ha firmato la legge lo scorso aprile e la scorsa settimana la Corte Suprema ha stabilito di non fermare il blackout di TikTok se la società cinese non avesse venduto tutte le sue quote in tempo. Il sostegno di Trump a TikTok – che negli Stati Uniti conta 170 milioni di utenti, un quarto del totale a livello globale – rappresenta un netto cambiamento rispetto alla sua posizione durante il primo mandato, quando aveva firmato ordini esecutivi per bandire non solo TikTok ma anche l’app cinese di messaggistica WeChat, tentativo poi bloccato dai tribunali. La sua inversione di posizione è avvenuta dopo un incontro con uno degli investitori americani miliardari dell’app lo scorso anno, il suo amico e finanziatore repubblicano Jeff Yass, che possiede il 15% di ByteDance. Inoltre, Shou Chew, Ceo di TikTok, parteciperà alla cerimonia di insediamento di Trump lunedì, insieme ad altri dirigenti del settore tecnologico.

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Il ringraziamento

Chew ha anche pubblicamente ringraziato Trump per i suoi sforzi nel mantenere l’app attiva negli Stati Uniti. Secondo i rappresentanti del governo americano, la legge ha due motivazioni principali: combattere la disinformazione e la propaganda della Cina e impedire a TikTok di raccogliere informazioni sui cittadini americani. Il dipartimento di Giustizia sostiene che la minaccia rappresentata dalla possibilità che dati sensibili possano essere usati per spionaggio o ricatto giustifica l’intervento legislativo. Diverse sentenze precedenti hanno già evidenziato i rischi associati alla raccolta massiva di dati personali da parte delle piattaforme tecnologiche straniere, soprattutto quelle con legami stretti con governi di paesi avversari come la Cina e la Russia.

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