La droga dello stupro è sempre più diffusa: le sostanze usate e gli effetti terribili

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La droga dello stupro, la Gbl, è sempre più diffusa. Ormai lo confermano anche i dati. Nel 2021 sono state denunciate 119 persone per possesso di una delle “rape drug” più ricercate, e si è poi proceduto a 82 arresti. Nel 2022, invece, le denunce registrate sono state 20 e l’anno prima ancora solo 6. Anche i litri di Gbl sequestrati mostrano una tendenza in crescita: 74,5 nel 2021, 58,6 nel 2020 e 6,8 nel 2019. Ma c’è una altra terribile certezza che è la più preoccupante e cioè che non avendo odore, sapore o colore, essendo così semplice da rifilare alle vittime senza che se ne accorgano, che sono tantissime le donne che l’hanno ingerita, sono state violentate e neppure lo ricordano. C’è anche un ulteriore aspetto della questione che rende il tutto ancora più grave. E’ semplice reperirle: tramite il web possono arrivare a casa, anche per poche decine di euro.

Le sostanze e gli effetti

Le droghe dello stupro sono sostanzialmente due. La Ghb (acido gammaidrossibutirrico) e la Gbl (gamma-butirrolattone). “Sia il Ghb sia il Gbl sono farmaci noti dagli Anni 90 utilizzati, sotto controllo medico, per contrastare l’abuso di alcol con lo scopo di ridurre gli effetti dell’astinenza e favorire la disassuefazione – spiega Giancarlo Cerveri, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’Azienda Sociosanitaria (ASST) di Lodi e membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Psichiatria (SIP).-. A dosaggi diversi, più alti, invece, può essere somministrata in modo improprio per far diminuire le capacità di una persona di controllare l’ambiente che la circonda e, quindi, anche stuprarla senza che possa opporsi. Queste sostanze – continua – possono avere anche un effetto sulla memoria e, quindi, la vittima non ricorda bene che cosa sia successo”. Anche il Gbl è un precursore del Ghb, un liquido incolore e inodore, che può essere “mascherato” in una qualunque bevanda.

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Cosa succede alla vittima

Queste sostanze rendono la vittima manipolabile e priva di volontà, talvolta facendole perdere i sensi. Sia il Ghb sia il Gbl sono ritenute sostanze “ideali” per gli stupratori, in quanto sono difficilmente rilevabili tramite le tradizionali analisi. Oggi sul web c’è il Far West: oltre agli acquisti illeciti online, si possono trovare ricette per realizzare il Ghb in maniera precisa a partire dal Gbl. Quest’ultima sostanza, infatti, è più facile da reperire, perché è ancora considerata legale in alcuni Paesi. Il Ghb è utilizzato in certi contesti sessuali per slatentizzare le pulsioni, perché rende molto più disinibiti e disposti ad avere rapporti con altre persone. Lo stesso effetto lo provocano altre sostanze psicoattive, come l’Mdma, che però è amarissima e perciò è molto difficile che la si possa assumere senza rendersene conto. Queste sostanze sono pericolose anche per la salute di chi le assume. In alcuni casi non allertare i soccorsi o non farlo in tempo può costare la vita come, purtroppo, non di rado è accaduto. Ma a spaventare di più sono i casi che rimangono nell’ombra con “vittime” troppo imbarazzate e traumatizzate per denunciare la violenza.

La prevenzione

“Parlarne è, ad oggi, l’arma migliore che abbiamo per prevenire l’utilizzo di queste sostanze utilizzate per compiere aggressioni su altre persone. Fare informazione è l’unico modo che abbiamo per prevenire l’utilizzo improprio di queste sostanze”, sottolinea Cerveri. Questo riguarda tanto gli aguzzini quanto le vittime. Per quest’ultime si raccomanda l’adozione di comportamenti protettivi, come non accettare bevande senza averne avuto la supervisione sulla preparazione. È inoltre importante mantenere sempre il contatto visivo su quanto si sta assumendo, evitando di lasciare il proprio bicchiere o la lattina incustoditi. Per evitare di perdere d’occhio il bicchiere è bene stare sempre in compagnia di qualcuno di cui ci si fidi, che possa monitorare e notare se si iniziano ad avere atteggiamenti “strani”. 

La domanda da farci

Ma davvero siamo arrivati a questo? A usare sostanze che inibiscono qualsiasi reazione per poter abusare senza il rischio di un rifiuto, la vittima che essendo incosciente non sarà neppure in grado di denunciare poi? Davvero le donne fanno così paura agli uomini che questi sentono il bisogno di renderle bambole inermi? A queste domande non ci sono risposte. Ma parlarne è l’unico modo per ascoltare un campanello d’allarme sociale che non può essere ignorato.





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