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visitatori da tutto il mondo per la fiera della passione e della cultura – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni


La città di Bologna è in emergenza per l’alluvione di domenica 20 ottobre, ma non corre alcun pericolo la 41ma edizione di Auto e Moto d’epoca, il salone del motorismo storico in programma da giovedì 24 a domenica 27 ottobre: la manifestazione andrà regolarmente in scena. Lo hanno assicurato gli organizzatori, spiegando che l’allestimento è andato avanti senza rallentamenti e confermando anzi che questa edizione si annuncia come straordinaria. Sia per la quantità, e sia per la qualità dell’esposizione, che si svolgerà su un’area di 235mila metri quadrati, destinati a mettere in mostra il meglio del collezionismo storico e ad accogliere visitatori provenienti da ben 26 nazioni diverse.



Reciteranno un ruolo di primo piano la FIVA (Fédération Internationale des Véhicules Anciens), l’ASI (Automotoclub Storico Italiano), che a Bologna allestirà un vero e proprio ASI Village, e ACI Storico, con propri stand e una serie di iniziative dedicate al collezionismo. Purtroppo mancherà invece Stellantis Heritage, il dipartimento della holding dedicato alla tutela, divulgazione e promozione del patrimonio storico, automobilistico e archivistico dei marchi italiani Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth. I vertici del Gruppo hanno deciso di partecipare soltanto a Milano Autoclassica, l’altro grande evento italiano dedicato all’heritage, in programma dal 15 al 17 novembre.

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Nonostante qualche assenza eccellente, a Bologna verrà celebrato comunque il meglio di cultura, passione, tecnologia e design. Il mondo del vintage motoristico sarà rappresentato infatti da 7000 tra auto e moto, distribuite in 6 padiglioni e in grandi aree esterne. Una parte sarà dedicata a marchi e modelli che hanno scritto la storia dell’automotive, con la possibilità, per il pubblico, di vedere auto rare e preziose; un’altra parte sarà invece riservata al commercio, con esposizione di veicoli storici esposti per la vendita, in gran parte da organizzazioni commerciali, ma anche da privati.



Assieme alle vetture saranno esposti anche memorabilia, cimeli, documenti. E a tal proposito vale la pena ricordare che non mancheranno, come tradizione, interi padiglioni dedicati proprio a questa ampia parte del collezionismo, così come le aree dedicate ai ricambi, all’editoria di settore, al modellismo e all’abbigliamento.


Il Salone sarà inaugurato nella giornata di giovedì 24 ottobre e resterà aperto dalle ore 9 alle 18. Venerdì e sabato la fiera resterà aperta un’ora in più, fino alle 19; la domenica, giornata conclusiva, di nuovo dalle 9 alle 18. I biglietti d’ingresso, acquistabili anche online, costano 55 euro nella giornata inaugurale; 35 euro il venerdì; 27 euro il sabato e la domenica; i bambini entrano gratis; 22 euro il prezzo del biglietto ridotto per ragazzi dai 13 ai 17 anni. L’abbonamento per 4 giorni costa 140 euro; 85 euro per 3 giorni; 60 euro per le giornate di venerdì e sabato; 50 euro per sabato e domenica. Sono previsti sconti speciali per chi usufruisce di Trenitalia per raggiungere Bologna.

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Tra le case automobilistiche che dedicano attenzione alle storiche spiccano, in particolare, le presenze di Volkswagen, che intende celebrare a Bologna i 50 anni della Golf, e di Fiat, che nonostante l’assenza di Stellantis Heritage, grazie al Mauto (il Museo dell’Auto di Torino) celebrerà degnamente i 125 anni del marchio con l’anteprima della grande mostra autunnale “125 volte FIAT” in programma dal 15 novembre 2024 al 4 maggio 2025 nel capoluogo piemontese: un racconto di innovazioni meccaniche e sociali che hanno profondamente influenzato il nostro Paese.


Nell’anteprima bolognese verrà esibita una selezione di vetture diverse rispetto a quelle che saranno ammirate in seguito a Torino. Racconteranno le origini, le corse, il design e le auto popolari che hanno accompagnato l’Italia sulla via della motorizzazione. Tra i più pregiati pezzi di storia figurano la Fiat 3 ½ HP del 1899, la FIAT 12/16 hp del 1902 appartenuta alla famiglia Florio, l’avveniristica Fiat Turbina del 1954 e le utilitarie che continuano a brillare nella storia del marchio. Insieme alle vetture saranno esposti anche memorabilia, cimeli e documenti.



Ma torniamo ai marchi che riempiranno la scena di Bologna Fiere. Come detto ci sarà Volkswagen, che ha affidato alla sua filiazione italiana i festeggiamenti per i 50 anni della Golf. A Bologna saranno dunque esposte tutte le 8 generazioni dell’auto che ha scritto la storia moderna del marchio tedesco. Nella giornata di domenica 27 ottobre, poi, verranno premiati da Giorgetto Giugiaro i vincitori del concorso “The Golf Lovers’ Collection”, iniziativa che ha messo insieme, su un apposito sito, le foto di tutte le generazioni appartenute agli amatori della vettura, per condividere una breve storia che racconta il legame affettivo con la propria macchina. L’obiettivo era rendere partecipi i possessori di Golf di ieri e di oggi di questo importante anniversario. E la risposta è stata entusiasmante: ben 1.000 “Golf lovers” hanno partecipato.


Tra le Case più attente all’heritage hanno confermato la presenza ad Auto e Moto d’Epoca anche Alpine, Mercedes e Toyota. Quest’ultima incentrerà la sua partecipazione sulla presentazione della GR Yaris TGR Italy, un’edizione limitata sviluppata appositamente per il mercato italiano per celebrare la prima vittoria di Toyota nel WRC del 1973.


Non mancherà una significativa rappresentanza di rarità e veri e propri oggetti di culto. Come il prototipo della Lancia Aurelia B20 realizzato da Ghia e appartenuto da nuovo al Conte Aymo Maggi, uno dei fondatori della 1000 Miglia. Ci sarà anche un’importante vettura Sport realizzata da Nardi con motore BMW appartenuta a Emilio Giletti (papà del noto giornalista televisivo Massimo Giletti) che fu anche compagno di squadra di Juan Manuel Fangio su Maserati.


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Tra le auto da corsa storiche spiccherà la presenza della Copersucar Fittipaldi F6 di Formula 1; tra le Gran Turismo protagoniste di un inimitato made in Italy, la Ferrari 365 GTB/4 Daytona Gruppo 4 Conversion, ma anche la Dino 246 GTS del 1973 e la Lancia Aurelia B53 Coupé Allemano del 1952.


Tra le straniere, sono annunciate presenze importanti del marchio Porsche, con la 356 Speedster del 1954 e la più recente Instant Classic 997 Turbo S Cabrio 918 Spyder Edition del 2011. Come sempre non mancherà la Merceders, che sulle storiche investe capitali e credibilità, e tra i suoi gioielli d’epoca esibirà anche una 220 SE Ponton Cabriolet del 1959.


Tra le più datate spicca sicuramente la De Dion Bouton AV Tonneau: omologata ASI Targa Oro, viene presentata da Promotor Classic, che può vantare anche la possibilità di partecipazione alla London-Brighton, prestigiosissima manifestazione riservata alle Veteran, ovvero le auto costruite prima del primo gennaio 1905.


Ma la lista delle auto rare, tutte da scoprire, è molto lunga. E comprende anche un paio di chicche esclusive come la Ferrari Testarossa nera (con interni in pelle bianca) appartenuta a Diego Armando Maradona durante la sua permanenza in Italia, negli anni 80, quando era in forza al Napoli, e una Fiat Ritmo preparata e personalizzata direttamente in Abarth per un cliente d’eccezione: Enzo Ferrari.



Tra i benemeriti custodi del nostro patrimonio motoristico figurano da sempre i club e i registri storici, veri e propri catalizzatori della più genuina passione per le auto classiche e luoghi d’incontro e condivisione di esperienze, storie, progetti e viaggi nel tempo e nella cultura. A Bologna saranno come tradizione protagonisti. E un ruolo importante lo reciterà, in particolare, il Registro Internazionale Touring Superleggera, che renderà omaggio alla leggendaria OSCA con l’esposizione di modelli rari come l’OSCA 1600 e l’unica OSCA Spider 1050 del 1964, giusto 60 anni dopo la presentazione al Salone di Torino.


Il Lancia Fulvia Club esporrà una rara Fulvia 2C con un passato agonistico, mentre il Boxer Lancia Club presenterà una Lancia Flavia berlina prima serie configurata per l’assistenza della Squadra Corse HF. La Fondazione Marazzato offrirà uno sguardo sul passato con una serie di veicoli d’epoca, tra cui una Fiat 682 N2 Supercortemaggiore del 1959, una Fiat 18 P del 1915 e una Lancia Beta 190 del 1960 con cabina Viberti. Tra le altre novità di quest’anno, il Jaguar Enthusiasts Club Italia, la sezione Italiana del club inglese che, fondato nel dicembre 1984, festeggia i suoi 40 anni.

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Non mancheranno i grandi marchi e le istituzioni della Motor Valley, un distretto unico al mondo che vanta ben 188 team sportivi, 13 musei specializzati, 18 collezioni private, 4 autodromi e 11 piste di karting: un’offerta eccezionale per gli appassionati. Confermata la presenza, fra gli altri, di Lamborghini, Dallara, Ducati, Pagani. Presenti anche il Museo Ferrari e il Museo Ferruccio Lamborghini. Insomma, tra modelli classici, youngtimer, pezzi unici, auto sportive e da competizione, a Bologna ci sarà, grazie alle Case, ai club, ai collezionisti e agli stessi commercianti, quanto di meglio questo settore possa offrire.



Nell’ASI Village allestito a Bologna dall’Automotoclub Storico Italiano è prevista, tra le tante iniziative tese a sostenere la passione per l’auto d’epoca e il collezionismo, anche l’allestimento di una sorta di tour virtuale sulle strade d’Italia. Intitolata “Classiche in viaggio per il piacere del turismo lento”, l’iniziativa è tesa – attraverso i tanti club sparsi lungo lo Stivale – a rimarcare l’incidenza che possono avere sul turismo i veicoli storici come piacevole strumento per vivere al meglio i magnifici territori del nostro Paese.


“Valore aggiunto” che l’ASI intende rimarcare è anche la recente attività di sperimentazione dei bio-carburanti, che sarà illustrata a Bologna durante il Salone raccontando le esperienze già maturate con una Lancia Stratos HF utilizzata durante l’anno nelle numerose prove con questi combustibili alternativi. Se non bastasse, l’esposizione dell’ASI Village sarà completata da alcuni esemplari a due e 4 ruote provenienti dalle collezioni Morbidelli e Bertone, oltre agli omaggi per i 110 anni della Maserati e per il campione Arturo Merzario, che proprio durante il salone, sabato 25 ottobre, riceverà il prestigioso Premio ASI per il Motorismo Storico 2024.



Sul fronte dell’ACI, a sua volta in prima linea a Bologna con ACI Storico, si profilano interessanti le iniziative di ACI Experience, mirate a utilizzare tecnologie d’avanguardia per offrire un modo rivoluzionario di esplorare la storia dell’automobile (nel caso specifico una Triumph TR3, una Giulietta Spider e una Cadillac Convertibile), grazie al Vision Pro di Apple (dispositivo per ora non ancora disponibile in Italia) che mira a offrire una qualità visiva incredibilmente realistica, realizzando un connubio perfetto tra passato e innovazione.


Intrigante anche il tema “Le auto della dolce vita”, viaggio tra glamour e memorie”. Sfruttando la realtà virtuale, ci si potrà immergere in un viaggio emozionale, una narrazione che fonde passato e presente, grazie alla quale sarà possibile vivere ogni dettaglio con emozione e toccare con mano l’eredità di grandi icone su quattro ruote.


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Tra le tante iniziative mirate a diffondere la cultura della conservazione e del restauro del patrimonio automobilistico si annuncia interessante, infine, la dimostrazione che verrà allestita in collaborazione tra SCG Motorsport, azienda esperta nel restauro, e Mavment.com, specialisti in ricambi Porsche. Nei giorni del Salone verrà dimostrato che il restauro di un’auto d’epoca è molto più di un semplice processo tecnico: è un viaggio affascinante che richiede maestria artigianale e competenze di altissimo livello. Per dare ai visitatori un’idea concreta della complessità di questo lavoro, viene esposta una Porsche 928 del 1979 in una forma unica e inedita, ovvero con metà della vettura completamente restaurata e l’altra metà lasciata nel suo stato originale di abbandono. Questa iniziativa – spiega una nota dell’organizzazione – permetterà al pubblico di ammirare da vicino il prima e il dopo di un restauro, mostrando l’intenso impegno e la dedizione necessari per riportare in vita una vettura storica.


Non mancherà una importante rappresentanza di moto. Per la prima volta alle due ruote non verrà dedicato un piccolo spazio, ma un’area di oltre 15.000 metri quadri, un vero e proprio “salone nel salone”, dedicato a tutti gli appassionati delle moto storiche e ai nuovi modelli: un patrimonio culturale riunito tutto assieme, grazie anche alla collaborazione del Museo della Tecnica di Bologna.



Tra le rarità, spicca la Ducati 500 GP guidata da Phil Read nel 1971: abitualmente custodita in un museo austriaco, è la moto che ha definito l’architettura classica del bicilindrico Ducati ancora in uso oggi. Annunciata anche la presenza di alcune moto inglesi raramente viste in Italia, tra le quali spiccano le esclusive Hesketh di Lord Hesketh, le leggendarie Vincent Motorcycles e le storiche Brough Superior.


Dall’Inghilterra è annunciata anche la leggendaria giapponese Honda GP 6 cilindri. Ma non solo. Ci sarà anche l’iconico Ace Café di Londra, fondato nel 1938 e noto come il “motor café” più famoso del mondo: non solo un punto di riferimento per gli appassionati di motori, ma una vera e propria icona della cultura motociclistica, capace di attirare visitatori da ogni parte del mondo.


Per il Made in Italy su 2 ruote si annuncia di spicco la presenza della Collezione Malanca, con modelli stradali e da competizione, come il Testa Rossa, il Tigre, il Mark 125 e prototipi come l’OB One Racing serie 3. Interessante si annuncia anche la presenza di un altro marchio dimenticato: Jawa. Fondato nel 1929 a Praga, sarà presente con la neonata filiale italiana per esporr, assieme a rari esemplari d’epoca, i nuovi modelli della Casa, come l’affascinante 350 CL Bobber, autentica “special di serie” che con il suo look spettacolare strizza l’occhio ai fan delle one-off su due ruote.



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