Il Superbonus, strumento di incentivazione per l’efficientamento energetico degli edifici, ha conosciuto un calo costante nelle detrazioni accumulate. Il report mensile dell’ENEA, pubblicato a settembre 2024, evidenzia una crescita ormai rallentata.
Analizziamo i numeri, evidenziando i motivi dietro questa discesa e come stanno proseguendo i lavori, in particolare nei condomini.
Cosa ha causato questo calo e quali saranno le prospettive future per il Superbonus?
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Crescita delle detrazioni: un rallentamento progressivo
A settembre 2024, il costo delle detrazioni Superbonus ha raggiunto i 123 miliardi di euro, ma con un aumento minimo rispetto ai mesi precedenti. L’incremento rispetto ad agosto è stato di soli 20,6 milioni di euro, una cifra decisamente inferiore ai 57 milioni registrati tra agosto e luglio e ai 141 milioni di luglio rispetto a giugno.
Questo rallentamento è una tendenza iniziata già da alcuni mesi, in netta contrapposizione ai primi periodi di applicazione del Superbonus, quando si registravano aumenti mensili fino a 3 miliardi di euro.
Leggi anche: Superbonus: la corsa alla detrazione fiscale si ferma a 123 miliardi di euro
Se consideriamo le cifre iniziali, l’andamento attuale rappresenta un significativo scostamento rispetto al periodo di massima applicazione del Superbonus. Il declino si è accentuato con la riduzione delle aliquote e il fine corsa per alcuni tipi di edifici.
Che impatto avrà questo trend sulle future politiche di efficientamento energetico?
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Il calo delle detrazioni: cause e conseguenze
La diminuzione delle detrazioni Superbonus non è un caso isolato, ma il risultato di vari fattori. In primo luogo, l’abbassamento delle aliquote ha ridotto l’attrattività dell’incentivo, rendendo meno vantaggioso l’investimento in progetti di efficientamento energetico.
Inoltre, un elemento cruciale è rappresentato dalla fine del Superbonus per edifici unifamiliari e unità immobiliari funzionalmente indipendenti, che fino a pochi mesi fa contribuivano in maniera significativa al volume totale delle detrazioni.
Leggi anche: Superbonus 2024: requisiti, modalità e scadenze per ottenere il contributo a fondo perduto
La concentrazione degli interventi si è quindi spostata sui condomini, dove i lavori proseguono, anche se a un ritmo ridotto. Cosa ci dice questo spostamento sullo stato generale del settore edilizio? E quale sarà il futuro degli incentivi per gli edifici privati?
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Lo stato dei lavori: focus sui condomini
I dati mostrano che, a fine settembre 2024, il 96,7% dei lavori complessivi legati al Superbonus è stato completato. Il leggero aumento dello 0,6% rispetto ad agosto è stato trainato esclusivamente dagli interventi nei condomini, dato che gli edifici unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti hanno visto un arresto dei lavori.
Questo spostamento verso i condomini indica un cambiamento nelle dinamiche del Superbonus, che sta diventando uno strumento principalmente destinato a grandi complessi residenziali.
Le statistiche lasciano intendere che il Superbonus, pur in calo, continua a offrire benefici per determinate categorie di edifici. Tuttavia, resta da vedere se ci saranno ulteriori interventi legislativi che possano rilanciare o trasformare l’incentivo nei prossimi mesi. Quali modifiche normative potrebbero rilanciare il Superbonus in futuro?
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