La Legge di Bilancio 2025 conferma l’Ecobonus per le ristrutturazioni edilizie, ma con importanti novità e drastici tagli delle agevolazioni riconosciute.
Si può dire addio alle detrazioni fino al 65% con maggiorazioni per i condomini. Ora la misura massima è al 50%, ma solo per il 2025 e per un numero limitato di contribuenti.
Ecco come cambia l’Ecobonus nella legge di Bilancio 2025.
Ecobonus 2025, conferma nella legge di Bilancio 2025
L’Ecobonus è l’agevolazione fiscale legata al settore edile che consente oggi di avere detrazioni dal 50% al 65% per interventi specifici volti a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici. Le misure previste nel decreto legge 63 del 2013 sono superate dalle nuove norme con drastici tagli.
L’Ecobonus si differenzia dal Superbonus perché non prevede il recupero di almeno due classi energetiche. Sappiamo che il Superbonus vedrà la percentuale di agevolazione scendere al 65% nel 2025, molto ridotte sono, invece, le percentuali di agevolazioni legate all’Ecobonus.
Ne deriva che le famiglie che vorrebbero adeguare l’abitazione ai criteri previsti dalla direttiva Case Green potrebbero trovare più conveniente il Superbonus.
La direttiva Case Green, nell’ultima formulazione approvata, prevede che gli Stati Membri riducano le emissioni inquinanti provenienti dagli edifici residenziali almeno del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.
Non vi sono indicazioni particolari, ma si fissa il principio secondo il quale si deve iniziare dagli edifici in classe energetica “G” ed “F” cioè le peggiori. Sul territorio italiano circa il 35% degli immobili a uso residenziale appartiene alla classe energetica “G”, il 25% risulta invece in classe “F”.
Conviene utilizzare l’Ecobonus per adeguare l’abitazione alla direttiva Case green? Sembra proprio di no. Ecco perché
Ecco le novità sull’Ecobonus 2025 nella Legge di Bilancio
L’articolo 8 del disegno di legge di Bilancio 2025 prevede l’inserimento nell’articolo 14 del decreto legge 63 del 2013, del comma 3-quinquies. Lo stesso stabilisce che le detrazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico spettano anche per le spese documentate, sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, nella misura fissa per tutte le tipologie di interventi agevolati pari al 36% delle spese sostenute nell’anno 2025 e al 30% delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027.
Percentuale più bassa rispetto al Bonus Ristrutturazioni previsto nel Tuir che ha come misura strutturale proprio la detrazione al 36%, mentre per il 2025 è confermato al 50%.
Allo stesso tempo il comma aggiunto stabilisce che la detrazione è innalzata al 50% delle spese per l’anno 2025 e al 36% delle spese per gli anni 2026 e 2027, nel caso in cui le medesime spese siano sostenute dai titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
Rispetto alla formulazione iniziale vi sono quindi delle differenze, infatti in passato le detrazioni spettavano in misura variabile dal 65% al 50% in base alla tipologia di lavoro effettuato.
La detrazione fiscale del nuovo Ecobonus potrà essere fatta valere nell’arco di 10 anni.
Ecobonus per Case green resta in stand by
Messe in stand by, per ora, le misure allo studio del Ministero dell’Ambiente che prevedevano uno strumento specifico per l’adeguamento delle abitazioni alla direttiva Case green.
Le misure annunciate prevedevano un’agevolazione modulata in 10 anni destinata esclusivamente alla ristrutturazione delle abitazioni principali, escluse le abitazioni in categoria catastale di lusso.
Le misure allo studio prevedevano non solo detrazioni, ma anche finanziamenti a tasso agevolato e un massimario dei prezzi per i singoli lavori in modo da evitare speculazioni.
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