Un tema scomodo, non sempre accettato dalla società. Alcuni cantanti italiani hanno però provato a metterlo in musica, qualcuno per dare visibilità a questo problema che passa troppo sotto traccia, altri per necessità. Ecco dieci canzoni italiane che trattano il tema del suicidio all’interno dei loro testi.
1 – DOMENICO MODUGNO – L’UOMO IN FRACK
Di chi mai sarà, di chi sarà
Per quanto leggero possa sembrare il motivetto della canzone, in realtà tratta di una storia vera: quella di Raimondo Lanza di Trabia, un principe siciliano che, nel 1954, si tolse la vita a 39 anni gettandosi dalla finestra del suo hotel a Roma.
2 – CLAUDIO BAGLIONI – LE LACRIME DI MARZO
Le lacrime di maggio già non le capisco più
Però io sono in piedi ed in ginocchio ci sei tu
A volte vorrei dirti che sto bene insieme a te
Ma ho tanto di quel tempo perché tu non vivi senza me
Le lacrime di giugno almeno non le piangi più
Una canzone struggente come a Baglioni piace sovente fare. Questa volta il tema trattato, appunto, è quello del suicidio. La storia di un uomo che lascia la propria compagna e inizialmente si diverte a vederla soffrire, finché il tempo passa ma non la tristezza di lei…
3 – FRANCESCO GUCCINI – LA LOCOMOTIVA
Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva
e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva
e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande inaria:
Trionfi la giustizia proletaria!”
Un classicone della musica italiana: La Locomotiva di Francesco Guccini è un inno alla ribellione, ispirato anch’esso da una storia vera: quella del fuochista Pietro Rigosi. La voglia di fare un gesto importante per cercare di cambiare una società sbagliata e che il protagonista viveva con rancore. Una rabbia in corpo da trasformare in un attentato, sventato infine, ma senza evitare la morte dell’anarchico.
4 – ALBERTO FORTIS – LA SEDIA DI LILLÀ
“Oh quanti amici hanno tradito”, continuava innervosito
“Quanti amici hanno tradito per la causa dell’amore”
Sono andato a casa sua, sono andato con i fiori
Mi hanno detto che era uscito, che era andato a passeggiare
Ma vedevo un’ombra appesa la vedevo dondolare
L’ombra non voleva stare sulla sedia di lillà
Bellissima canzone di Alberto Fortis. Parla di uomo, presumibilmente un amico, infermo e preoccupato per il suo futuro. I suoi ragionamenti lo portano a non trovare più un senso nello stare al mondo, con il finale che tutti conosciamo: il protagonista sotto la finestra con un mazzo di fiori in mano da donare al suo amico, di cui però vede l’ombra dondolare, dentro casa sua.
5 – ROBERTO VECCHIONI – TOMMY
Ma Tommy è così smarrito, così piccino
Fa che sia una notte breve
Fa che l’inverno gli sia lieve
Quando poi sarà il momento
Digli che io c’ero e non ho fatto in tempo
Contro i tuoi regolamenti
Toglilo dai miei che ne ho già avuti tanti
Anche in questo caso siamo di fronte alla storia vera di un Roberto Vecchioni che una sera riceve la chiamata di un amico. Lui gli dice che vuole farla finita, e il cantautore parte immediatamente per raggiungerlo: arriverà però troppo tardi. Disperata la preghiera in questo brano: Digli che io c’ero e non ho fatto in tempo.
6 – GIANLUCA GRIGNANI – DESTINAZIONE PARADISO
In questo girotondo d’anime
Chi si volta è perso e resta qua
E per raggiungerti ho dovuto correre
Ma più mi guardo in giro e vedo che
C’è un mondo che va avanti anche se
Una canzone di cui non tutti certamente hanno compreso il testo: la storia di un uomo che ha perduto una persona, perché morta, e vuole raggiungerla con l’unica possibilità che ha. Quella del viaggio a senso solo, senza ritorno se non in volo. Il suicidio appunto.
7 – GIORGIO GABER – IL DILEMMA
Non per una cosa astratta
Lo ci vorrei vedere più chiaro
Rivisitare il loro percorso
Le coraggiose battaglie che avevano vinto e perso
Vorrei riuscire a penetrare
Nel mistero di un uomo e una donna
Nell’immenso labirinto di quel dilemma
Dall’ultimo album di Giorgio Gaber, la storia di un uomo e una donna che dopo una vita passata insieme, non si rassegnano alla fine del loro amore e decidono di farla finita insieme. Nel brano, il cantautore milanese si chiede del perché di questo gesto, di cosa abbia fatto prevalere questa scelta rispetto al decidere di far finire soltanto l’amore.
8 – BAUSTELLE – LA GUERRA È FINITA
“Vivere non è possibile”
Lasciò un biglietto inutile
Prima di respirare il gas
Prima di collegarsi al caos
Era mia amica, era una stronza
La storia raccontata da un ragazzo, parlando di un’amica che a sedici anni ha deciso di farla finita. Perché il dolore era troppo da sopportare e a un certo punto ha smesso di combattere, mettendo fine una volta per tutte alla propria guerra quotidiana.
9 – APPINO – IL TESTAMENTO
Ai ben pensanti che lo trovano immorale
A quelli che lo leggeranno sul giornale
Alle signore bocca larga e parrucchiere
Chi non mi lascia farlo in altre maniere
Io ho scelto esattamente tutto quel che sono
Senza la scelta io la vita l’abbandono
Ho scelto tutto, tutto tranne il mio dolore
Lo ammazzo io e non c’è niente da capire
Un brano che è decisamente un pugno nello stomaco. Il Testamento di Appino, frontman degli Zen Circus, è una dichiarazione d’intenti di buttarsi dal decimo piano di un palazzo, mentre ripercorre i motivi che l’hanno portato a questa scelta. L’unica titubanza deriva da una Lei che è presente nella sua vita (Ho scelto te per dei motivi misteriosi / Siam stati accanto per giorni meravigliosi / E lo sai bene che lo faccio per natura / Non rivederti più è l’unica paura), ma che alla fine non è sufficiente per farlo desistere dal compiere l’estremo gesto.
10 – BRUNORI SAS – IL GIOVANE MARIO
Perché ho giocato troppe volte nella vita
E è con la vita che ora devo pagare
Quello che resta della mia miseria sta tutto chiuso in questa scrivania
Amore credimi il dolore passerà e brinderete alla mia assenza
Finiamo in bellezza? Direi di sì. Perché come ultimo brano, ne ho voluto mettere uno in cui alla fine il protagonista si salva. Il Giovane Mario ha un sogno: non vivere più una vita di stenti né per lui, né per la sua famiglia. Ma per farlo, ogni mese, spende tutti i soldi nel gioco d’azzardo. Così, resosi conto di non avere una via d’uscita, decide di farla finita. Ma per sapere come si salva, vi lascio ascoltare questa brillante canzone.
UN FILM ITALIANO CHE TRATTA IN MODO PROFONDO IL TEMA DEL SUICIDIO:
IL PRIMO GIORNO DELLA MIA VITA – di PAOLO GENOVESE
con Toni Servillo, Lino Guanciale, Valerio Mastandrea, Margherita Buy
Un film che rimane addosso. Tratta il tema del suicidio in modo non superficiale e con degli spunti sicuramente interessanti. Se il tema vi intriga, vi ho lasciato il trailer e vi consiglio di recuperarlo.
*****************************************************************************************
*****************************************************************************************
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link