Il «Premio l’Adige» al rush finale: oltre cento le candidature – Economia

TRENTO. Siamo al rush finale per la seconda edizione del «Premio l’Adige» dedicato al manager/imprenditore trentino dell’anno: sono oltre cento le candidature arrivate in totale per i vari riconoscimenti che quest’anno compongono il Premio.

Promosso dall’Adige, questo riconoscimento punta a premiare gli uomini e le donne che stanno ridisegnando il panorama economico locale, innovando e allo stesso tempo rafforzando i legami con il territorio.

Il successo della prima edizione, che ha visto vincere Matteo Lunelli, presidente e ceo di Ferrari Trento nonché amministratore delegato del Gruppo Lunelli per la capacità di fare del marchio Ferrari un emblema italiano a livello internazionale, ha rivelato quanto sia fondamentale avere figure di riferimento pronte a spingere oltre i confini locali. Lunelli ha rappresentato infatti un modello di leadership che ha saputo unire visione, risultati finanziari e responsabilità sociale.

In un’epoca in cui il profitto non può essere l’unico elemento basato per definire il valore di un’azienda, la sua vittoria ha indicato una strada: creare ricchezza in modo sostenibile e contribuire al benessere collettivo. In continuità con lo scorso anno, torna anche il «Premio Start Up trentina dell’anno», assegnato nel 2023 a B2 Labtech, una realtà innovativa nel settore tecnologico che dimostra come le idee giovani possano contribuire alla crescita dell’economia trentina. Grazie alla collaborazione con Sparkasse, questo premio punta a supportare quelle startup che, con la loro innovazione, stanno plasmando il futuro del Trentino.

Quest’anno, però, il premio si arricchisce di due nuove categorie, scelte con l’idea di rappresentare altre dimensioni strategiche della crescita. Il primo è il «Premio People First», istituito in collaborazione con Praxi: scegliamo insieme il progetto aziendale che mette le persone al centro. Un premio per le imprese che sono attente al benessere dei propri collaboratori e ne valorizzano le competenze. Con un’attenzione crescente verso il welfare aziendale e le politiche di inclusione, questo premio vuole celebrare quelle realtà che investono sul capitale umano, creando un ambiente di lavoro in cui i collaboratori possono crescere e contribuire attivamente al successo aziendale.

Il secondo è il «Premio Manager Emergente», in partnership con Accademia d’Impresa (Azienda speciale della Camera di Commercio di Trento): scegliamo insieme il giovane professionista che, grazie al suo talento, ha contribuito in modo significativo al grande salto di qualità dell’azienda. Un premio destinato ai giovani manager che hanno portato innovazione e qualità nelle aziende trentine, questo riconoscimento guarda ai leader del futuro, a coloro che stanno dimostrando un impegno tangibile verso il miglioramento aziendale e, più in generale, dell’economia del territorio.

Il premio punta a diventare un punto di riferimento per la comunità imprenditoriale trentina, fornendo uno spazio per raccontare le storie di chi, pur lontano dai riflettori, contribuisce a rafforzare il tessuto economico e sociale della regione. 

I vincitori, che verranno selezionati da una giuria qualificata e annunciati nella seconda metà del mese di febbraio nel corso di una serata pubblica che si terrà alle Cantine Rotari di Mezzocorona, offriranno un modello di leadership radicata, capace di guardare al futuro senza perdere di vista il legame con la propria comunità. Alla serata di premiazione sarà presente anche un importante ospite del mondo economico nazionale: l’anno scorso fu Emma Marcegaglia, già presidente nazionale di Confindustria. In un periodo di grandi cambiamenti come quello che stiamo vivendo, il «Premio l’Adige» non è solo un riconoscimento, ma una lente attraverso cui osservare l’evoluzione di una intera provincia e il contributo che i suoi leader possono offrire al Trentino e oltre. L’iniziativa dell’Adige non si limita a celebrare il successo economico; esplora il significato di una leadership orientata al valore sociale, capace di influire positivamente sulla comunità, generando un impatto che va oltre la crescita delle singole aziende. E che riguarda la crescita, di fatto, dell’intero tessuto economico provinciale e di tutti i suoi numerosi lavoratori.