“Dati più contributi e nessuno vuole mandarli via”

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Certezza sul fatto che i Premi Flaiano debbano restare a Pescara e che nessuno voglia mandarli via, ma anche nessuno stupore per la comunicazione fatta dalla presidente Carla Tiboni sullo spostamento in un’altra città abruzzese dell’edizione 2025. Resta il “rammarico” anche alla luce di una comunicazione preliminare all’amministrazione comunale e, soprattutto, per il sollevato problema “contributi” che in realtà non ci sarebbe a mai ci sarebbe stato.

Questa in sintesi la posizione del presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri e del sindaco Carlo Masci sulla vicenda che nelle ultime ore sta tenendo banco in città. Sospiri e Masci che parlano anche di “velato vittimismo” della presidente Tiboni che emergerebbe non solo dalle ultime dichiarazioni, ma anche da quelle fatte negli anni scorsi. Un quadro in cui, specificano, di risorse da Comune e Regione ne sarebbero state stanziate di più per un totale di 80mila euro a fronte dei 75mila dell’anno scorso: 60mila a carico della Regione e 20mila del Comune. Fondi questi ultimi oggetto delle polemiche esplose già prima dell’annuncio di Tiboni perché di 30mila euro inferiori a quanto stanziato in favore dei Premi negli ultimi anni.

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“Dopo i ripetuti allarmi del 2021, del 2022 e del 2023 su presunti addii a Pescara, l’avvocato Carla Tiboni torna a paventare il trasferimento dei Premi Flaiano in un’altra località abruzzese, fino ad oggi non meglio precisata”, esordiscono quindi nella nota congiunta il presidente del consiglio regionale e il sindaco di Pescara.

“Un annuncio che non ci sorprende (vista la reiterazione) ma che è fonte di rammarico, esattamente come era accaduto negli anni scorsi, tanto più che l’avvocato Carla Tiboni non ha ritenuto opportuno comunicare alcunché all’amministrazione comunale di Pescara che pure ha ampiamente finanziato la realizzazione delle precedenti edizioni, non solo con i contributi annuali, che la giunta Masci ha di gran lunga aumentato rispetto alle precedenti giunte, ma anche con il pagamento degli allestimenti in piazza, sempre a carico del Comune”, precisano i due entrando nel dettaglio delle spese sostenute.

“Migliaia e migliaia di euro dei cittadini, si badi bene, e non di questa o di quella giunta comunale”, chiosano i due.

“Qualcosa, però, non torna, perché per il 2025 il Comune di Pescara e la Regione Abruzzo che agiscono in perfetta sintonia, hanno previsto di finanziare i Premi Flaiano con una somma superiore allo scorso anno. Nello specifico, lo stanziamento totale previsto per il 2025 sarebbe pari a 80 mila euro più l’allestimento del palco a carico del Comune, a fronte dei 75 mila euro del 2024 (50mila euro del Comune, più 23mila euro circa per l’allestimento in piazza, sempre a carico del Comune, e 25mila della Regione)”.

“Sono cifre – proseguono Sospiri e Masci – che testimoniano la grande considerazione di Comune e Regione nei confronti dei Premi, del loro significato e del loro valore per la città e per l’intero Abruzzo. Una attenzione in termini di risorse che, per inciso, andrebbe parimenti assicurata anche ad altre realtà del territorio che si spendono dodici mesi l’anno per promuovere eventi culturali”.

“Nasce da questi numeri e da queste riflessioni l’amarezza per ciò che è accaduto nelle ultime ore perché, rileggendo anche le dichiarazioni degli anni scorsi dell’organizzatrice dei Premi Flaiano, emerge sempre un velato vittimismo, sembra sempre che ci sia qualcuno, all’interno delle istituzioni, che vorrebbe la manifestazione via da qui”, affermano ancora i due rappresentanti istituzionali.

“Non è affatto così, va detto a chiare lettere, e d’altronde lo dimostrano le somme elargite fino ad oggi e quelle che Regione e Comune sono pronte a elargire anche per il 2025: se poi questa attenzione ai Premi mina la serenità dell’avvocato Tiboni, evidentemente c’è qualcosa che ci sfugge”.

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“Non abbiamo dubbi sul fatto che i Premi Flaiano debbano rimanere a Pescara, ma capiamo anche che la scelta sia interamente nelle mani dell’Associazione proprietaria dei Premi stessi che hanno un senso qui a Pescara, nella città natale di Flaiano. In ogni caso – concludono Sospiri e Masci – questo illustre pescarese rimarrà un punto di riferimento assoluto per la sua città e continueremo a valorizzarne la figura e l’attività”.



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