Quel giorno in cui alla Casa Bianca #finsubito prestito immediato

Citazioni da “War. War. Al centro dei conflitti, al cuore del potere”

«Biden ospitò alla Casa Bianca Abigail Edan, una bambina di 4 anni rimasta prigioniera di Hamas per cinquanta giorni. I miliziani avevano fatto irruzione nella casa della sua famiglia il 7 ottobre, sparando e uccidendo i suoi genitori davanti ai suoi occhi. I suoi fratelli maggiori, di 6 e 10 anni, si erano rinchiusi in un armadio al piano di sopra, restando nascosti per quattordici ore.

Il padre di Abigail era stato ucciso mentre faceva da scudo a sua figlia, che era poi sgusciata fuori da sotto il suo corpo e si era rifugiata a casa dei vicini. Più tardi Hamas l’aveva fatta prigioniera, assieme a quella famiglia di cinque persone. Ora Abigail scorrazzava attorno alla Resolute Desk, giocando con suo fratello e sua sorella nello Studio Ovale. Adesso i tre bambini vivevano con gli zii a Tel Aviv.

Biden fece da guida ai suoi fratelli per una visita della Casa Bianca, mentre fuori, sul prato, Brett McGurk [responsabile del Consiglio di sicurezza per il Medioriente] spingeva la piccola Abigail su un’altalena».

La famiglia di Tim Woods [ammiraglio della Marina britannica] conosceva bene i giochetti psicologici dei servizi segreti russi. In diverse occasioni avevano avuto ospiti non invitati nel loro appartamento di Kyiv. Una sera, la figlia piccola aveva disseminato sul pavimento della stanza dei giochi i grossi pezzi di un puzzle per bambini. La moglie, esausta, li aveva lasciati dov’erano ed era andata a letto.

La mattina dopo aveva scoperto che il puzzle, composto da circa trenta pezzi, era stato completato. […] In altre occasioni avevano trovato i candelabri capovolti».