Jesi / Caso Edison, i Repubblicani Europei escono dalla maggioranza

Jesi – Si propaga nella serata odierna l’onda sismica che coinvolge la maggioranza al governo della città.

Il direttivo del Mre, Movimento repubblicani europei, riunitosi oggi, in una nota a firma della segretaria cittadina, Katia Mammoli, rende noto di aver «deciso all’unanimità l’uscita dalla maggioranza di questa Amministrazione comunale».

«Le difficoltà di convivenza sono apparse chiare sin dall’inizio ma quello che ha portato alla decisione finale è stata la vicenda Edison».

«Fin dalle prime notizie apprese a mezzo stampa (come sempre, del resto) – si afferma nella nota – nonostante fossimo forza di maggioranza, abbiamo immediatamente dichiarato la nostra contrarietà all’impianto Edison, avendo approfondito il testo e compreso il danno che ne sarebbe derivato, come dichiarato più volte a mezzo stampa e in Consiglio comunale. Questa scelta non è stata facile da gestire nemmeno all’interno del Partito, a causa di voci rassicuranti che arrivavano dall’Amministrazione e per la pretesa di una acritica ubbidienza alle decisioni del Sindaco e degli altri partiti politici. Tutto ciò non fa parte del nostro Dna, siamo un partito laico e non fideistico: noi ragioniamo con la nostra testa e vogliamo capire!».

«Si sono susseguiti atteggiamenti ostativi di qualunque azione politica si volesse intraprendere sempre con l’input dell’ubbidienza e del silenzio: evidentemente questa situazione ha logorato il rapporto fiduciario e collaborativo».

La fase odierna

«Il 14 novembre abbiamo presentato una mozione in cui si invita a dar seguito a quanto deliberato più volte in Consiglio comunale».

Questo il testo

Consultazione popolare impianto Edison

 Considerato che

• nel Consiglio comunale del 24/09/2024 è stata approvata la Risoluzione in cui oltre che ribadire il NO del Consiglio comunale di Jesi all’impianto Edison, si impegna “L’Amministrazione comunale, in continuità con quanto già fatto e si sta facendo in termini di partecipazione, a procedere in ogni caso con una consultazione popolare sul punto” 
• tuttora non sono stati individuati né forma né tempi

Ritenuto che

• una consultazione seria e democratica necessita di una efficace preparazione organizzativa e di tempi congrui per la fase conoscitiva
• interpretando la volontà di una consultazione che sia la più ampia possibile, essa può avvenire solo attraverso strumenti accessibili a tutti i cittadini e già sperimentati

Invita

Il Consiglio comunale a chiedere al Sindaco e alla Giunta:

• di individuare, entro 30 giorni dall’approvazione della mozione, la data e una delle forme di consultazione della popolazione, di cui all’art. 13 dello Statuto, scegliendo fra le stesse quella che consenta la maggiore partecipazione democratica dei cittadini, a prescindere dall’età, il grado di istruzione e le capacità tecnologiche
• di utilizzare a tale scopo, se utile, anche le sedi dei Comitati di Quartiere

«È evidente che dal momento in cui è stata presentata (14 novembre) ad oggi c’era tutto il tempo perché fosse presa in considerazione e ci si muovesse per darle seguito!

«Questa mozione a nostro avviso è un dovere istituzionale, oltre che politico; ogni Consigliere rappresenta l’istituzione pubblica e deve chiedere il rispetto degli atti amministrativi votati dal Consiglio comunale: da noi si pretende invece il ritiro di questa mozione, evitando così la discussione in Consiglio comunale. Non vogliamo né sindacare né approfondire i motivi di questa richiesta: siamo sempre più convinti della necessità del rispetto reciproco e della completa trasparenza».

«Come abbiamo dichiarato nel momento in cui abbiamo deciso di partecipare alla formazione di questa coalizione: vogliamo cittadini non sudditi!».

«Questo percorso che si sta facendo su Edison non ci piace e non ci convince, questo è il motivo della nostra scelta».

(foto in primo piano, l’assessora Loretta Fabrizi e la consigliera comunale Lorena Santarelli, Mre)