Proseguono secondo il cronoprogramma stabilito i lavori per la realizzazione dei due nuovi asili nido comunale al quartiere San Paolo. In mattinata, gli assessori alla Conoscenza, Vito Lacoppola, e alla Cura del Territorio, Domenico Scaramuzzi, accompagnati dalla presidente del Municipio III Luisa Verdoscia, hanno effettuato un sopralluogo sui cantieri per il nido La Nave (in via Lanave) e Il Fiore (in via Cacudi).
Si tratta di due dei dodici nuovi asili nido comunali finanziati con fondi del PNRR (Missione 4 Istruzione e ricerca. – Investimento 1.1. – Piano per asili nido e scuola dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia), rispettivamente per un importo pari a 2milioni 321mila euro e 2milioni 612mila euro. Strutture innovative e sostenibili, progettate secondo gli standard più recenti per il benessere dei più piccoli, riservando una particolare attenzione alla scelta dei materiali, dei colori e all’esecuzione di aree ludiche tematiche all’aperto. La conclusione dei cantieri è prevista entro la fine di quest’anno per poi consentire l’avvio dei collaudi previsti.
“Con il Piano straordinario per l’infanzia della Città di Bari – ha commentato Vito Lacoppola – ci siamo posti un obiettivo, cioè quello di dare una risposta concreta alle circa settecento famiglie inserite nelle liste d’attesa per l’inserimento dei loro figli negli asili nido comunali. Quindi, se da un lato stiamo realizzando nuovi spazi pubblici per le attività ludiche e l’aggregazione dei piccoli, dall’altro intendiamo fornire un supporto effettivo alla genitorialità attraverso l’ampliamento dei posti disponibili. Sappiamo quanto sia importante per le neomamme e i neopapà poter portare avanti il proprio lavoro e la propria vita potendo contare su un sostegno qualificato come quello offerto dai nidi comunali”.
“Questa mattina ci siamo recati su entrambi i cantieri per la realizzazione dei nidi comunali previsti al San Paolo, che rientrano nel gruppo dei nuovi asili finanziati con risorse PNRR in tutta la città – ha spiegato Domenico Scaramuzzi -. Il nido La Nave, nello specifico, sorgerà in un vecchio immobile che sarà totalmente riqualificato, prima di tutto attraverso un risanamento statico delle fondazioni e dei pilastri, l’efficientamento energetico grazie anche all’installazione di un impianto fotovoltaico e al rinnovo di tutti gli impianti e le parti edili dell’edificio. Peraltro, la pittura scelta è in grado di trattenere il 90% dell’anidride carbonica, garantendo ai bambini ambienti particolarmente sani. Certamente un dettaglio ma in grado di fare la differenza, come pure la scelta di realizzare in ogni classe degli oblò che danno sul corridoio, in modo che i bambini possano tranquillizzarsi guardando i loro genitori al di là del vetro. Anche gli ambienti esterni saranno molto curati, con tanto spazio all’aperto, attrezzature ludiche con pavimentazione antitrauma, percorsi sensoriali e aree ombreggiate dedicate alla socializzazione. Siamo molto soddisfatti perché lo stato di avanzamento di tutti i cantieri scolastici finanziati dal PNRR si attesta tra il 40% e il 60% come previsto dal cronoprogramma dei lavori: quindi siamo perfettamente in linea con i tempi, così da completare tutti gli interventi entro la fine dell’anno”.
“Il San Paolo aspettava da decenni questo servizio educativo, che finalmente potrà supportare i tempi di conciliazione vita-lavoro delle famiglie dei piccoli – ha concluso Luisa Verdoscia -. Di fatto è un esempio virtuoso di spesa delle risorse europee, capace di offrire a tanti genitori del Municipio III la possibilità di disporre di strutture scolastiche più dignitose, moderne e accoglienti per i loro piccoli. Inoltre, la presenza di ben due cantieri dimostra l’attenzione e la cura dell’amministrazione verso questo territorio, per un lavoro di ricucitura urbana che sta dando i primi frutti. Il mio auspicio è che l’aumento degli asili nido possa innalzare il livello di senso civico dei nostri concittadini e aiutare i piccoli a crescere in ambienti sani, stimolanti e protetti”.
Il nido la Nave sarà realizzato utilizzando gli spazi liberi di un edificio scolastico esistente, attualmente adibito in parte a scuola di infanzia, attraverso un complessivo intervento di ristrutturazione. L’immobile in questione, risalente agli anni ‘60-’70, si estende su una superficie complessiva di 720 mq ed è composto da due corpi di fabbrica: l’edificio interessato dal cantiere è quello posizionato a est del giunto tecnico che lo separa dall’altro, mentre la parte a ovest, destinata a scuola materna, e l’alloggio del custode, con i relativi spazi di pertinenza, non sono oggetto di lavori. Gli interventi riguardano sia il miglioramento strutturale che l’efficientamento dell’edificio e il rifacimento degli impianti tecnologici. Previsti anche interventi sulle aree a verde. Al termine dei lavori la nuova struttura ospiterà servizi educativi rivolti a bambini e bambine di età compresa tra i 3 e i 36 mesi con una ricettività di 60 bambini, secondo una ripartizione uniforme per fasce di età: 20 bambini in fascia 3-12 mesi (sezione lattanti), 20 bambini in fascia di età 13-23 mesi (semi-divezzi), 20 bambini in fascia di età 24-36 mesi (divezzi).
Il nido Il fiore, suddiviso in tre sezioni (lattanti, semi-divezzi e divezzi), disporrà di un’ampia area filtro pavimentata e dotata di alberature che separa gli ambienti interni dall’esterno, tre aule per lattanti, semi-divezzi e divezzi, un’area movimento e giochi, uno spazio mensa strettamente collegato con la cucina e la dispensa, un guardaroba, un angolo allattamento, una stanza fasciatoio dedicata esterna ai servizi igienici, un punto ristoro utilizzabile anche come luogo di aggregazione, servizi igienici, zona deposito passeggini, un’area giochi esterna provvista di pavimentazione antitrauma e attrezzature ludiche integrate con il verde. Ogni singola sezione del nido prevede spazi organizzati per il riposo, il pasto e il gioco, in grado di stimolare la creatività e l’esperienza sensoriale dei bambini, e include servizi igienici e spazi comuni.Tutti gli spazi sono stati progettati a misura di bambino attraverso l’utilizzo di elementi costruttivi e architettonici caratteristici e differenziati: ad esempio, sono stati previsti infissi con imposta a 40 cm da terra in grado di garantire ai piccoli la visione delle aree esterne con la massima comodità. L’ampia area esterna, un vero e proprio “ambiente verde” con aree differenziate per età dei piccoli, garantirà la presenza di spazi scoperti con adeguate zone d’ombra e sarà caratterizzata da orti urbani e playground, oltre che dai giochi. In questo modo i bambini potranno sviluppare tecniche di osservazione e sperimentazione della realtà che li circonda e la conoscenza delle essenze arboree autoctone.
Per la realizzazione dell’edificio scolastico, privo di qualsiasi barriera architettonica, saranno impiegati materiali e tecnologie in grado di ridurre l’impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita dell’edificio e ridurre così al minimo opere manutentive.
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