Foto di Alex Filz
La storia
È una storia di orgoglio, caparbietà e amore, quella di Michael Winkler, un vignaiolo che ha realizzato il sogno di riportare in vita la cantina fondata dal padre, con l’idea di produrre un metodo classico dallo stile unico. Nel 1977 Helmuth Winkler, fondatore di Sektmanufaktur Winkler, è tra i pionieri della spumantizzazione in Alto Adige. Racconta Michael: “Papà è stato uno dei primi produttori di metodo classico. Ha cominciato prendendo in affitto una cantina in centro a Cornaiano, dato che ancora nel nostro maso non c’era.” Purtroppo, a causa di una malattia di Helmut, la cantina chiude nel 2000: “Sono stati anni molto difficili, io e i miei fratelli eravamo ancora minorenni, allora. Per me però è sempre stato un grande desiderio ricominciare”.
Così Michael termina gli studi e si dedica ad altre attività, propedeutiche a quella che sarebbe diventata la rinascita della cantina: “Ho fatto altri mestieri, in Germania e in Austria, imparando le vendite e il marketing. Nel frattempo con i nostri vigneti siamo diventati soci della cantina di Cornaiano e io ogni anno tenevo da parte una barrique per capire quale avrebbe potuto essere un buon vino base per un mio metodo classico, perché avevo in testa il mio stile”. Le prime vendemmie non lo soddisfano, così inizia ad andare in Francia.
“Tra il 2006 e il 2007, in ogni giorno libero che avevo sono andato in Champagne per imparare e capire. Le prime erano visite quasi da turista, poi ho avuto la fortuna di conoscere una coppia di anziani del posto che avevano un appartamento vuoto a Epernay, così potevo permettermi una base. Loro mi aiutavano a conoscer piccole aziende dove poter lavorare, in vigneto e in cantina, ma ancora non riuscivo ad accontentarmi: come si faceva lo Champagne mi era chiaro fin da piccolo, ma per trovare il mio stile avevo ancora tante domande.”
Quando un produttore di Champagne gli chiese quale fosse la sua idea di stile, Michael rispose: “Voglio realizzare un metodo classico con una certa freschezza al naso, di mela verde, pesca bianca, una leggera tostatura di nocciola, che pulisca bene la bocca, abbia una grande beva e allo stesso momento resti persistente. Mi ha guardato e mi detto: tanti auguri! Lui non conosceva l’Alto Adige e non poteva aiutarmi più di tanto, ma le sue parole importanti sono state: ‘Un prodotto del genere non lo fai in cantina, devi avere i vigneti giusti’”.
L’azienda
Tornato in Italia, Michael inizia a cercare, con l’aiuto dei tecnici dell’Istituto di San Michele all’Adige: “Avevamo capito cosa ci serviva, ma ero anche deluso perché la maggior parte dei nostri vigneti non potevano dare la qualità necessaria. Ho anche chiesto aiuto a un geologo, fino a quando ce l’abbiamo fatta e nel 2017 abbiamo preso in affitto una piccola cantina a Caldaro, dove abbiamo cominciato: siamo sul mercato dal 2021 e quest’anno è la quarta annata prodotta.” I vigneti di Winkler si trovano tra i 450 e i (quasi) 1000 metri di altitudine sul livello del mare, nelle zone di Cornaiano, Appiano e Ponte Arche in Trentino.
La cantina è un affare di famiglia, perché a parte l’enologo Stefan Donà, Michael lavora con la moglie Verena – la quale disegna le rose che caratterizzano le confezioni dei vini, riciclabili con fantasia come eleganti scatole – e i figli Maximilian e Anna-Katharina. La produzione ammonta a circa 20.000 bottiglie all’anno: anche nella scelta di queste Michael ha voluto essere originale, perché – anche a scapito di chi l’aveva sconsigliato – utilizza un recipiente panciuto in vetro nero dal peso di 850 grammi. Per Michael, come si era accennato, è determinante il lavoro in vigna: “Per la vendemmia abbiamo una finestra di massimo 24 ore: è importante che l’uva abbia raggiunto la sua maturità fenolica, PH e acidità devono essere perfetti. In ogni caso non voglio anticiparla per avere la giusta acidità e poi sistemare il prodotto con il dosaggio, non è il mio pensiero.
La qualità cresce in vigneto, non in cantina e ogni anno cerchiamo di migliorare il nostro prodotto: siamo piccolissimi e vendiamo tutte le uve che non portano la qualità che desideriamo. Ora le etichette sono due: in futuro non ne faremo tante, perché il mio lavoro non è accontentare tutti, è impossibile. Winkler piace o non piace.” Michael coinvolge tutta la sua famiglia per vendemmiare, naturalmente a mano: ogni grappolo è selezionato in modo maniacale e posato lentamente nelle cassette. All’arrivo in cantina le uve vengono pressate intere dolcemente, ottenendone il 50% di mosto fiore che verrà utilizzato per le cuvée, il resto verrà venduto.
Il vino
Il suo sogno realizzato è il Lamm N°12 Extra Brut, 70% Chardonnay, 20% Pinot Nero, 10% Pinot Bianco. Le fermentazioni avvengono separatamente, metà in barrique e tonneau almeno di secondo passaggio e metà in acciaio, inclusa la fermentazione malolattica, per Michael fondamentale per smussare gli angoli. È un vino di estrema finezza, a partire dal suo perlage: vi si ritrovano quelle note di frutta, mela verde e pesca bianca che il suo artefice ha sempre cercato. In bocca i sentori sono di pera, agrumi, lievi note di erbe aromatiche, delicate sensazioni di burro nocciola. La persistenza è notevole, così come la fragranza. Michael c’è riuscito.
Contatti
Cantina Spumanti Winkler
Via Lamm 12, 39057 Cornaiano (BZ)
Appiano – Alto Adige – Italia
T. 068551179
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link