Guerra Israele – Hamas, le notizie di oggi 26 gennaio sul conflitto a Gaza. LIVE

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Israele afferma che Hamas ha commesso due violazioni dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza. In particolare l’ufficio del premier israeliano sottolinea che : \”Arbel Yehud non è stata ancora rilasciata e l’elenco dettagliato delle condizioni degli ostaggi per la fase 1 non è stato ancora presentato\” e, di conseguenza, \”è stato deciso che il passaggio dei cittadini di Gaza verso la parte settentrionale di Gaza non sarà approvato\”. Lo scrive Times of Israel.\n

Secondo un nuovo rapporto del ministero della Salute libanese, oggi l’esercito israeliano ha aperto il fuoco sugli abitanti del Libano meridionale che cercavano di tornare ai loro villaggi a centinaia, uccidendo 22 persone e ferendone 124. Secondo il ministero, \”gli attacchi del nemico israeliano contro i cittadini che cercavano di tornare nei loro villaggi ancora sotto occupazione hanno provocato 22 morti, tra cui sei donne e un soldato, e 124 feriti\” in 19 diverse località. In un bilancio precedente il ministero aveva segnalato 15 uccisi

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Gli operatori umanitari di Gaza hanno riferito che Israele impedisce a decine di migliaia di sfollati di tornare al Nord della Striscia. L’accordo siglato a Doha tra Hamas e Israele prevede il ritiro dell’Idf da una parte del Corridoio Netzarim ma il mancato rilascio dell’ostaggio civile Arbel Yehud ha bloccato la possibilità per gli sfollati di dirigersi verso nord. Israele ha affermato che non permetterà ai cittadini di Gaza di muoversi finché Hamas non organizzerà non libererà Yehud, che avrebbe dovuto essere rilasciata ieri. Inoltre, Hamas non ha fornito l’elenco degli ostaggi che dovrebbero essere liberati in questa fase del cessate il fuoco e che sono ancora vivi.

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato un piano per \”ripulire\” Gaza e ha affermato di volere che Egitto e Giordania accolgano i palestinesi dai territori nel tentativo di affermare la pace in Medio Oriente. \”Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto\”, ha detto Trump ai giornalisti, definendo Gaza un \”cantiere di demolizione\” e affermando che la mossa potrebbe essere \”temporanea o a lungo termine\”. 

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Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO

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La tregua su Gaza descritta dalle immagini dell’accampamento di tende pronte ad accogliere le famiglie senza dimora. Centinaia di palestinesi che dovrebbero tornare nel nord della Striscia di Gaza troveranno case in rovina, distrutte dall’offensiva militare israeliana, durata 15 mesi. GUARDA IL VIDEO

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Mentre continuano a emergere i dettagli sull’intesa raggiunta tra le  parti, non si sono fatte attendere le reazioni dei leader internazionali  sul cessate il fuoco nella Striscia. LEGGI L’ARTICOLO

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I palestinesi hanno esultato e applaudito, mentre altri suonavano il  clacson delle auto nella città meridionale di Khan Younis, quando è  giunta la notizia di un accordo per il cessate il fuoco dopo 15 mesi di  guerra. LE IMMAGINI

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L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la  conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una  contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a  trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. LE COSE DA SAPERE

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La presidenza palestinese respinge con fermezza e condanna qualsiasi piano o progetto volto a sfollare il popolo palestinese dalla Striscia di Gaza, \”che costituisce una palese violazione delle linee rosse contro cui abbiamo costantemente messo in guardia\”. Lo ha dichiarato la presidenza dell’Autorità nazionale palestinese. \”Sottolineiamo che il popolo palestinese non abbandonerà mai la propria terra. Il nostro popolo non lascerà la propria patria\”, ha affermato la presidenza esprimendo gratitudine all’Egitto e alla Giordania e invitando il presidente Donald Trump a proseguire gli sforzi per consolidare il cessate il fuoco.

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L’inviato del presidente Usa Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, visiterà Israele mercoledì 29 gennaio per supervisionare il cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce il canale israeliano 13, citando due funzionari israeliani, come riporta l’agenzia Reuters.

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L’Egitto ha informato gli Stati Uniti che respinge la proposta del presidente Donald Trump di trasferire i palestinesi dalla Striscia di Gaza nel suo territorio. Lo riferisce una fonte egiziana alla stampa saudita, citata da Haaretz.

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Secondo un nuovo rapporto del ministero della Salute libanese, oggi l’esercito israeliano ha aperto il fuoco sugli abitanti del Libano meridionale che cercavano di tornare ai loro villaggi a centinaia, uccidendo 22 persone e ferendone 124. Secondo il ministero, \”gli attacchi del nemico israeliano contro i cittadini che cercavano di tornare nei loro villaggi ancora sotto occupazione hanno provocato 22 morti, tra cui sei donne e un soldato, e 124 feriti\” in 19 diverse località. In un bilancio precedente il ministero aveva segnalato 15 uccisi.

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\”Le truppe hanno smantellato un laboratorio per la fabbricazione di ordigni esplosivi nella città di Jenin\”: lo ha dichiarato l’Idf. L’operazione fa parte dell’attività israeliana avviata martedì, denominata \”Muro di Ferro\”, volta a contrastare attività terroristiche nella regione.

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Col passare delle ore arrivano nuove critiche e condanne formali alla proposta del presidente Donald Trump di una trasferimento dei palestinesi di Gaza in altri paesi della regione. \”Affermiamo che questa idea rimarrà una mera illusione nelle menti di coloro che la propongono, destinata a fallire come tutti i precedenti piani e tentativi di trasferimento degli ultimi decenni\”, ha dichiarato in un comunicato l’Ufficio stampa del governo di Gaza.

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Un portavoce dell’ufficio del primo ministro israeliano ha dichiarato che \”sono in corso colloqui\” per garantire il rilascio di Arbel Yehud da Gaza, dove si ritiene sia tenuta prigioniera dalla Jihad islamica palestinese. Lo riferisce Times of Israel.

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Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha dichiarato che il suo regno respinge fermamente qualsiasi sfollamento forzato dei palestinesi, in seguito alle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha suggerito il trasferimento dei cittadini di Gaza in Egitto e Giordania. \”Il nostro rifiuto dello sfollamento dei palestinesi è fermo e non cambierà. La Giordania è per i giordani e la Palestina è per i palestinesi\”, ha affermato Safadi in una dichiarazione.

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Una ‘importante’ fonte ha riferito a Sky News Arabia che \”Hamas e la Jihad islamica hanno concordato di rilasciare Arbel Yehud 24 ore prima del terzo round di sabato prossimo\”. Secondo la fonte, \”Arbel sarà rilasciata in cambio della liberazione di 30 palestinesi condannati all’ergastolo e dell’apertura del corridoio Netzarim\”. Di questa nuova richiesta sono stati informati i mediatori.

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\”Grazie, Presidente Trump, per aver mantenuto la tua promessa di fornire a Israele gli strumenti necessari per difendersi, combattere i nostri nemici comuni e garantire un futuro di pace e prosperità\”. Lo scrive in una nota ufficiale il primo ministro Benyamin Netanyahu riferendosi alla decisione del presidente Usa di sbloccare le forniture di armi.

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Ci aspettiamo per stasera una svolta riguardo alla crisi su Arbel Yehud\”, ha dichiarato un alto funzionario della Jihad islamica alla tv qatariota al Jazeera. Secondo il funzionario \”i mediatori stanno compiendo sforzi per risolvere la situazione, che potrebbe portare alla liberazione della rapita prima di sabato prossimo\”. Una fonte vicina ai negoziatori  ha dichiarato al canale saudita a Shark che \”gli sfollati potranno tornare nel nord della Striscia di Gaza entro poche ore e che Arbel Yehud sarà probabilmente rilasciato domani

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La 29enne è stata rapita con il suo fidanzato dal kibbutz Nir Oz. Con una dichiarazione ufficiale Hamas ribadisce di aver informato i mediatori che l’ostaggio civile israeliano Arbel Yehud è viva \”e ha fornito tutte le garanzie necessarie per il suo rilascio\”. LEGGI L’ARTICOLO

“,”postId”:”9e87c7b2-e89f-4cbe-ace1-f667fd6de52a”},{“timestamp”:”2025-01-26T14:16:28.016Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-26T15:16:28+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Beirut, salgono a 15 le vittime nel fuoco israeliano a sud “,”content”:”

Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che da questa mattina 15 persone sono state uccise dal fuoco israeliano nel Libano meridionale. Immagini da diverse località della parte meridionale del Paese mostrano manifestanti che portano le bandiere di Hezbollah. 

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Indignazione e shock in Israele, soprattutto sui social, dopo che i notiziari palestinesi ieri sera hanno diffuso il video del detenuto di Fatah Yasser Abu Bakr, rilasciato nello scambio con le soldatesse, mentre risponde a una telefonata del presidente dell’Anp Abu Mazen che si congratula per la scarcerazione. Abu Bakr, originario di Jenin, è stato condannato nel 2004 a un totale di 115 anni di carcere per aver armato una cellula terroristica che ha sparato nella hall di un hotel di Netanya nel marzo 2002, ferendo 50 persone e uccidendo una bambina di 9 anni. Nella sparatoria successiva sono stati uccisi un passante e due agenti.

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Israele afferma che Hamas ha commesso due violazioni dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza. In particolare l’ufficio del premier israeliano sottolinea che : “Arbel Yehud non è stata ancora rilasciata e l’elenco dettagliato delle condizioni degli ostaggi per la fase 1 non è stato ancora presentato” e, di conseguenza, “è stato deciso che il passaggio dei cittadini di Gaza verso la parte settentrionale di Gaza non sarà approvato”. Lo scrive Times of Israel.

Secondo un nuovo rapporto del ministero della Salute libanese, oggi l’esercito israeliano ha aperto il fuoco sugli abitanti del Libano meridionale che cercavano di tornare ai loro villaggi a centinaia, uccidendo 22 persone e ferendone 124. Secondo il ministero, “gli attacchi del nemico israeliano contro i cittadini che cercavano di tornare nei loro villaggi ancora sotto occupazione hanno provocato 22 morti, tra cui sei donne e un soldato, e 124 feriti” in 19 diverse località. In un bilancio precedente il ministero aveva segnalato 15 uccisi

Gli operatori umanitari di Gaza hanno riferito che Israele impedisce a decine di migliaia di sfollati di tornare al Nord della Striscia. L’accordo siglato a Doha tra Hamas e Israele prevede il ritiro dell’Idf da una parte del Corridoio Netzarim ma il mancato rilascio dell’ostaggio civile Arbel Yehud ha bloccato la possibilità per gli sfollati di dirigersi verso nord. Israele ha affermato che non permetterà ai cittadini di Gaza di muoversi finché Hamas non organizzerà non libererà Yehud, che avrebbe dovuto essere rilasciata ieri. Inoltre, Hamas non ha fornito l’elenco degli ostaggi che dovrebbero essere liberati in questa fase del cessate il fuoco e che sono ancora vivi.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato un piano per “ripulire” Gaza e ha affermato di volere che Egitto e Giordania accolgano i palestinesi dai territori nel tentativo di affermare la pace in Medio Oriente. “Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto”, ha detto Trump ai giornalisti, definendo Gaza un “cantiere di demolizione” e affermando che la mossa potrebbe essere “temporanea o a lungo termine”. 

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Gaza, le moschee riprese dal drone prima e dopo la guerra. VIDEO

Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO

Gaza, le riprese dal drone delle tendopoli in attesa del ritorno dei palestinesi sfollati

La tregua su Gaza descritta dalle immagini dell’accampamento di tende pronte ad accogliere le famiglie senza dimora. Centinaia di palestinesi che dovrebbero tornare nel nord della Striscia di Gaza troveranno case in rovina, distrutte dall’offensiva militare israeliana, durata 15 mesi. GUARDA IL VIDEO

Tregua a Gaza, accordo tra Israele e Hamas. Le reazioni internazionali, da Trump a Biden

Mentre continuano a emergere i dettagli sull’intesa raggiunta tra le  parti, non si sono fatte attendere le reazioni dei leader internazionali  sul cessate il fuoco nella Striscia. LEGGI L’ARTICOLO

Tregua Medioriente, Il Cairo respinge il piano di Trump

Accordo Israele-Hamas, in migliaia festeggiano la tregua per le strade di Gaza. FOTO

I palestinesi hanno esultato e applaudito, mentre altri suonavano il  clacson delle auto nella città meridionale di Khan Younis, quando è  giunta la notizia di un accordo per il cessate il fuoco dopo 15 mesi di  guerra. LE IMMAGINI

La questione israelo palestinese, cos’è e come è nata

L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la  conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una  contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a  trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. LE COSE DA SAPERE

Anp respinge il piano per sfollare il popolo palestinese

La presidenza palestinese respinge con fermezza e condanna qualsiasi piano o progetto volto a sfollare il popolo palestinese dalla Striscia di Gaza, “che costituisce una palese violazione delle linee rosse contro cui abbiamo costantemente messo in guardia”. Lo ha dichiarato la presidenza dell’Autorità nazionale palestinese. “Sottolineiamo che il popolo palestinese non abbandonerà mai la propria terra. Il nostro popolo non lascerà la propria patria”, ha affermato la presidenza esprimendo gratitudine all’Egitto e alla Giordania e invitando il presidente Donald Trump a proseguire gli sforzi per consolidare il cessate il fuoco.

Media Usa: Witkoff in Israele il 29 per tregua su Gaza

L’inviato del presidente Usa Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, visiterà Israele mercoledì 29 gennaio per supervisionare il cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce il canale israeliano 13, citando due funzionari israeliani, come riporta l’agenzia Reuters.

Il Cairo respinge proposta Trump su palestinesi in Egitto

L’Egitto ha informato gli Stati Uniti che respinge la proposta del presidente Donald Trump di trasferire i palestinesi dalla Striscia di Gaza nel suo territorio. Lo riferisce una fonte egiziana alla stampa saudita, citata da Haaretz.

Libano: salgono a 22 morti sotto fuoco israeliano a sud

Secondo un nuovo rapporto del ministero della Salute libanese, oggi l’esercito israeliano ha aperto il fuoco sugli abitanti del Libano meridionale che cercavano di tornare ai loro villaggi a centinaia, uccidendo 22 persone e ferendone 124. Secondo il ministero, “gli attacchi del nemico israeliano contro i cittadini che cercavano di tornare nei loro villaggi ancora sotto occupazione hanno provocato 22 morti, tra cui sei donne e un soldato, e 124 feriti” in 19 diverse località. In un bilancio precedente il ministero aveva segnalato 15 uccisi.

L’Idf distrugge laboratorio di bombe a Jenin, in Cisgiordania

“Le truppe hanno smantellato un laboratorio per la fabbricazione di ordigni esplosivi nella città di Jenin”: lo ha dichiarato l’Idf. L’operazione fa parte dell’attività israeliana avviata martedì, denominata “Muro di Ferro”, volta a contrastare attività terroristiche nella regione.

Gaza respinge piano Trump: “Rimarrà mera illusione”

Col passare delle ore arrivano nuove critiche e condanne formali alla proposta del presidente Donald Trump di una trasferimento dei palestinesi di Gaza in altri paesi della regione. “Affermiamo che questa idea rimarrà una mera illusione nelle menti di coloro che la propongono, destinata a fallire come tutti i precedenti piani e tentativi di trasferimento degli ultimi decenni”, ha dichiarato in un comunicato l’Ufficio stampa del governo di Gaza.

Media: ufficio Netanyahu, “colloqui sul rilascio di Arbel”

Un portavoce dell’ufficio del primo ministro israeliano ha dichiarato che “sono in corso colloqui” per garantire il rilascio di Arbel Yehud da Gaza, dove si ritiene sia tenuta prigioniera dalla Jihad islamica palestinese. Lo riferisce Times of Israel.

Giordania: contrari a sfollamento forzato dei palestinesi

Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha dichiarato che il suo regno respinge fermamente qualsiasi sfollamento forzato dei palestinesi, in seguito alle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha suggerito il trasferimento dei cittadini di Gaza in Egitto e Giordania. “Il nostro rifiuto dello sfollamento dei palestinesi è fermo e non cambierà. La Giordania è per i giordani e la Palestina è per i palestinesi”, ha affermato Safadi in una dichiarazione.

“Hamas e Jihad islamica liberano Arbel Yehud venerdì”

Una ‘importante’ fonte ha riferito a Sky News Arabia che “Hamas e la Jihad islamica hanno concordato di rilasciare Arbel Yehud 24 ore prima del terzo round di sabato prossimo”. Secondo la fonte, “Arbel sarà rilasciata in cambio della liberazione di 30 palestinesi condannati all’ergastolo e dell’apertura del corridoio Netzarim”. Di questa nuova richiesta sono stati informati i mediatori.

Netanyahu: “Grazie Trump, mantenuta promessa sulle armi”

“Grazie, Presidente Trump, per aver mantenuto la tua promessa di fornire a Israele gli strumenti necessari per difendersi, combattere i nostri nemici comuni e garantire un futuro di pace e prosperità”. Lo scrive in una nota ufficiale il primo ministro Benyamin Netanyahu riferendosi alla decisione del presidente Usa di sbloccare le forniture di armi.

Fonti palestinesi: stasera svolta su crisi, Arbel libera prima di sabato

Ci aspettiamo per stasera una svolta riguardo alla crisi su Arbel Yehud”, ha dichiarato un alto funzionario della Jihad islamica alla tv qatariota al Jazeera. Secondo il funzionario “i mediatori stanno compiendo sforzi per risolvere la situazione, che potrebbe portare alla liberazione della rapita prima di sabato prossimo”. Una fonte vicina ai negoziatori  ha dichiarato al canale saudita a Shark che “gli sfollati potranno tornare nel nord della Striscia di Gaza entro poche ore e che Arbel Yehud sarà probabilmente rilasciato domani

Chi è Arbel Yehud, la ragazza che doveva essere liberata e invece è ancora a Gaza

La 29enne è stata rapita con il suo fidanzato dal kibbutz Nir Oz. Con una dichiarazione ufficiale Hamas ribadisce di aver informato i mediatori che l’ostaggio civile israeliano Arbel Yehud è viva “e ha fornito tutte le garanzie necessarie per il suo rilascio”. LEGGI L’ARTICOLO

Beirut, salgono a 15 le vittime nel fuoco israeliano a sud

Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che da questa mattina 15 persone sono state uccise dal fuoco israeliano nel Libano meridionale. Immagini da diverse località della parte meridionale del Paese mostrano manifestanti che portano le bandiere di Hezbollah. 

Abu Mazen telefona a terrorista liberato, shock in Israele

Indignazione e shock in Israele, soprattutto sui social, dopo che i notiziari palestinesi ieri sera hanno diffuso il video del detenuto di Fatah Yasser Abu Bakr, rilasciato nello scambio con le soldatesse, mentre risponde a una telefonata del presidente dell’Anp Abu Mazen che si congratula per la scarcerazione. Abu Bakr, originario di Jenin, è stato condannato nel 2004 a un totale di 115 anni di carcere per aver armato una cellula terroristica che ha sparato nella hall di un hotel di Netanya nel marzo 2002, ferendo 50 persone e uccidendo una bambina di 9 anni. Nella sparatoria successiva sono stati uccisi un passante e due agenti.



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