Giorno della Memoria. In tutta Italia la voce dei Sindaci contro la discriminazione

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“Il Giorno della Memoria è un giorno delle istituzioni e dobbiamo fare in modo che questa giornata ci unisca”. Lo sottolinea il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, alla cerimonia di commemorazione delle vittime dell’Olocausto e delle deportazioni nazi fasciste al Memoriale della Shoah a Bologna.  Per il sindaco c’è “bisogno di dialogo, collaborazione, abbiamo bisogno che ci sia un’idea diversa anche della politica e dello stare assieme nelle piazze e nelle nostre comunità”. Per il primo cittadino di Bologna “80 anni fa l’esercito sovietico arrivò ad aprire i cancelli di Aushwitz ma l’Europa ebbe bisogno di numerosi anni, prima di accorgersi che all’interno della propria coscienza il male assoluto aveva trovato spazio. Questo ci deve insegnare quanto ancora oggi la nostra città, il nostro Paese, tutta l’Europa si unisca contro ogni forma di antisemitismo, violenza e razzismo.”

”Il 27 gennaio, Giorno della Memoria – sottolinea da parte sua il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo – ci invita a riflettere, a non dimenticare, ad agire concretamente nelle nostre vite quotidiane per far sì che quei fatti non si perdano, e siano base per una vera cultura della pace, della tolleranza, del rispetto dell’altro. Una cultura di cui sentiamo profondamente il bisogno oggi: diffonderla e sostenerla è un dovere verso chi ha dato la vita allora e verso le nuove generazioni. Perché, come ci insegnano le storie di chi è sopravvissuto, chi salva la memoria, salva il futuro”.
“La nostra città non fu estranea a questo eccidio di massa: 1.023 ebrei vennero rastrellati e poi deportati direttamente al campo di sterminio di Auschwitz. Di tutti loro soltanto 16 sopravvissero. Non dimenticheremo mai questo orrore e manterremo sempre viva la memoria di quei tempi bui”. Lo scrive su Instagram il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
“E lo faremo anche grazie ai tanti giovani, 142 studenti romani, che partecipano quest’anno con emozione, al Viaggio della Memoria che li porta a vedere con i loro occhi i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau e a sentire il dolore che qui si è consumato e che mai più deve ripetersi”.  Roma Capitale, conclude il sindaco, “in occasione di questa importante giornata, ha organizzato oltre 40 eventi diffusi in tutta la città mostre, incontri, visite guidate, presentazioni di libri, eventi per le scuole, concerti, spettacoli e proiezioni cinematografiche, in cui cittadini, istituzioni e associazioni si possono confrontare per preservare il ricordo. Perché la Memoria genera Futuro”.
Per il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro è importante ricordare “per costruire ponti di pace e un futuro migliore. “Oggi, così come ogni giorno dell’anno, è nostro dovere ricordare e testimoniare ciò che l’odio di un uomo nei confronti di un altro uomo è stato in grado di fare. Lo dobbiamo alle vittime innocenti, alle loro famiglie ma anche a noi stessi e ai nostri figli, perché tutto questo non si ripeta MAI più”.

Mentre il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi si affida alle parole di Liliana Segre per ricordare la giornata di oggi: “L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo […]”. “Ricordiamo la Shoah – scrive il sindaco su Instagram – per trasmettere alle nuove generazioni il valore della dignità e del rispetto, affinché l’orrore non si ripeta mai più”.

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“L’attualità di questa giornata è grande e sono enormemente grato a coloro che hanno organizzato questo evento di coinvolgimento dei giovani. È decisamente la pagina più vergognosa della storia della nostra città la deportazione degli ebrei nei campi di concentramento e tutta la sofferenza che è stata perpetrata da questa ideologia nazifascista omicida e liberticida. Non dobbiamo mai dimenticare questa pagina e dobbiamo stare all’erta, dobbiamo essere vigilanti rispetto a quelle che sono le insidie di oggi nei confronti della democrazia”. Lo ha detto il facente funzioni sindaco di Genova Pietro Piciocchi, a margine di una cerimonia al Palazzo Ducale di Genova per la Giornata della Memoria.

“Il modo migliore per affrontare il Giorno della Memoria è far parlare i ragazzi. Per non cadere nella retorica bisogna sentire i pensieri, le emozioni e quello che i ragazzi hanno vissuto viaggiando in quei luoghi drammatici”. Lo sottolinea la sindaca di Firenze, Sara Funaro, dopo aver aperto la cerimonia organizzata per le scuole fiorentine nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Funaro pensa a quei giovani che hanno visitato i campi di sterminio attraverso una delle progettualità del programma ‘Chiavi della città’ del Comune, “che portano con loro quell’esperienza. Un’esperienza che non ricorda solo quegli anni drammatici, quelle ferite indelebili per troppe persone, ma che aiuta anche a riflettere sul presente e sul futuro”. Perché, sottolinea: “è riportando le questioni del passato nell’attualità che si può fare un servizio alle comunità abbattendo intolleranze e qualsiasi forma di antisemitismo e di razzismo”. Ed è così “che i nostri ragazzi possono essere d’esempio anche per noi adulti”.

Leggi anche l’intervento di Daniele Silvetti, sindaco di Ancona e vice presidente vicario Anci



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