Confronto sul lavoro agile: l’ANP chiede all’Amministrazione la modifica del testo 

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Si è svolta oggi 28 gennaio, in presenza, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, la seconda riunione del confronto sui criteri generali delle modalità attuative del lavoro agile per i dirigenti delle istituzioni scolastiche ed educative (art. 5, c.3, lett. h), CCNL area “Istruzione e ricerca” 2019-2021). 

L’Amministrazione, rappresentata dal Direttore generale per il personale scolastico, Dott.ssa Maria Assunta Palermo, ha illustrato la proposta elaborata alla luce delle osservazioni delle Organizzazioni sindacali. 

L’ANP ha purtroppo constatato che nella seconda bozza, trasmessa dal Ministero, permangono tutte le criticità evidenziate nel corso dell’incontro dello scorso 9 gennaio,. La nuova bozza, di fatto, sancisce una vera e propria discriminazione dei dirigenti scolastici rispetto agli altri dirigenti dell’area “Istruzione e Ricerca” che godono di previsioni ben più favorevoli in punto di fasce di contattabilità, di numero di giorni fruibili in modalità agile e di assenza di preclusioni nei confronti dei neodirigenti. Discriminazione, peraltro, già concretamente vissuta dai colleghi per le note differenze retributive tra loro e i dirigenti della medesima area contrattuale e con cui, onestamente, facciamo sempre più fatica a convivere.  

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Si è ribadita, in particolare, la nostra netta contrarietà alle seguenti previsioni. 

  1. Destinatari e requisiti d’accesso 

L’accesso al lavoro agile risulta precluso a coloro che non hanno terminato il periodo di formazione e prova. La restrizione è del tutto irragionevole: il fondamento dell’accesso al lavoro agile risiede nella conciliazione delle esigenze lavorative con quelle di vita; non si capisce perché una simile conciliazione venga pregiudizialmente preclusa a coloro che non hanno compiuto la prova.  

2. Attività che possono svolgersi da remoto 

Non è stata presa in alcuna considerazione la proposta di ANP volta a riassumere le attività che possono svolgersi da remoto in quelle “che possono essere svolte al di fuori della sede di lavoro mediante strumentazioni tecnologiche e informatiche e/o con accesso a piattaforme digitali” con la sola esclusione degli scrutini, degli esami conclusivi dei percorsi scolastici e di tutto ciò che la normativa prevede che debba svolgersi in presenza. Tale espressione, infatti, risulta di per sé esaustiva e non necessita di ulteriori declinazioni. 

3. Durata dell’accordo e modalità di svolgimento 

Particolarmente afflittive le modalità di svolgimento che, di fatto, vanificano l’istituto: la nuova bozza conferma la previsione della modalità agile per sole quattro giornate al mese.  

4. Fasce di contattabilità e tempi di riposo 

Risulta inalterata anche la definizione della fascia di contattabilità che frustra del tutto il diritto alla disconnessione e le naturali esigenze di riposo dei dirigenti scolastici, in contrasto con quanto previsto dallo Schema di Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, ai sensi dell’articolo 1, comma 6, del decreto del Ministro per la pubblica amministrazione recante modalità organizzative per il rientro in presenza dei lavoratori della Funzione Pubblica del 12 novembre 2021. Nulla continua a dirsi sulle misure tecniche e organizzative necessarie per assicurare la disconnessione del lavoratore dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro. 

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Alla luce di simili considerazioni e, soprattutto, di una bozza che contraddice il disposto contrattuale, l’ANP ha constatato l’inutilità di protrarre il confronto, stante la volontà dell’Amministrazione di restare ferma sulla sua posizione.  

Evidenziamo, una volta di più, che tanti colleghi – non solo quelli che lavorano lontano dalla regione di residenza – attendono l’attivazione del lavoro agile. 

L’Amministrazione, in risposta alle nostre osservazioni, ha affermato che il ritardo nella prosecuzione del confronto non è dipeso dalla volontà di minimizzare la materia del lavoro agile e che ritiene di avere accolto molti dei suggerimenti forniti dalle Organizzazioni sindacali. Si è comunque dichiarata disponibile a rivedere la sua posizione sui tre aspetti che per l’ANP risultano cruciali: incremento del numero dei giorni mensili di lavoro agile, revisione della fascia di contattabilità in melius, eliminazione della esclusione dei neodirigenti dall’accesso al lavoro agile. Si tratta di tre elementi nodali sui quali, come si è detto, si misura anche il peso della categoria dei dirigenti scolastici rispetto agli altri dell’area “Istruzione e ricerca”.  

Aggiorneremo con la consueta tempestività i soci sugli sviluppi di tale importante materia.  



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