«Una recente Sentenza del TAR del Lazio – scrive Carlo Hanau – ha ritenuto inammissibile il ricorso di alcune organizzazioni, che chiedevano l’annullamento della nuova Linea Guida dell’Istituto Superiore di Sanità “Raccomandazioni della Linea Guida per la diagnosi e il trattamento di bambini e adolescenti con disturbo dello spettro autistico – Ottobre 2023”. Quella Sentenza, però, è illegittima perché carente dei requisiti di legge, e i ricorrenti si sono appellati al Consiglio di Stato»
Il 26 settembre dello scorso anno il TAR del Lazio (Tribunale Amministrativo Regionale, Sezione Terza Quater) ha pubblicato la Sentenza 16719/24 (Sentenza in forma semplificata, come da articolo 60 del Codice di Procedura Amministrativa, emessa a distanza di 7 mesi dall’udienza camerale!), con la quale ha ritenuto inammissibile il ricorso proposto dall’APRI (Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale), dal Tribunale della Salute, dall’AGSAS (Associazione Genitori Soggetti Autistici Solidali), dall’Associazione L’Aliante e da chi scrive [Carlo Hanau] per l’annullamento della nuova Linea Guida dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), denominata Raccomandazioni della Linea Guida per la diagnosi e il trattamento di bambini e adolescenti con disturbo dello spettro autistico – Ottobre 2023, pubblicata sul sito dell’ISS (a questo link) il 9 ottobre 2023.
Il TAR del Lazio, chiamato a pronunciarsi su ben otto articolati motivi di impugnazione, ha incredibilmente omesso di analizzarli e ha dichiarato inammissibile il ricorso, utilizzando un inaccettabile “copia e incolla” integrale di ben 275 righe (!!!) e nulla più, tratto dal Parere espresso nell’“Adunanza di Sezione del 7/12/2022” del Consiglio di Stato (Sezione Prima del 17/1/2023), sul ricorso presentato da un diverso gruppo di ricorrenti avverso le prime quattro raccomandazioni pubblicate dall’ISS il 25 febbraio 2021 che concernevano una materia molto più limitata: i farmaci antipsicotici.
Incredibilmente, dunque, il TAR del Lazio ha omesso di analizzare quegli otto motivi di impugnazione, partendo dall’erronea assunzione che entrambi i ricorsi fossero avverso lo stesso documento, cosa impossibile perché le raccomandazioni del 2021 erano solo quattro (per un totale di 75 pagine), mentre la nuova citata Linea Guida del 2023 conta 253 pagine per 27 raccomandazioni e una indicazione di buona pratica clinica.
Senza nemmeno leggere il ricorso, i giudici amministrativi, tratti in inganno dallo stesso titolo utilizzato dall’ISS, hanno teorizzato l’equivalenza: stesso titolo del documento = stessi motivi di impugnazione! Probabilmente questo abbaglio è stato favorito dal fatto che il sito dell’ISS, nonostante sia per legge la fonte ufficiale delle linee guida sanitarie, cancella scorrettamente le precedenti versioni dei documenti, impedendo di prenderne visione e di procedere alla comparazione.
Contro questa Sentenza del TAR del Lazio, che potremmo definire “abnorme”, ma che è sicuramente illegittima perché carente dei requisiti di legge, i medesimi ricorrenti hanno proposto appello al Consiglio di Stato, auspicando che i giudici di esso entrino nel merito del ricorso, annullando la nuova Linea Guida per la diagnosi e il trattamento di bambini e adolescenti con disturbo dello spettro autistico che, a giudizio degli appellanti, ha sostituito e annullato irregolarmente, senza alcun motivo scientifico e ben oltre il mandato del Governo, la precedente Linea Guida n. 21 del 2011, confermata tale e quale nel 2015, non essendoci state innovazioni in materia.
L’auspicato annullamento della nuova Linea Guida andrebbe a cancellare due delle irregolarità denunciate pubblicamente dagli appellanti, ossia:
° le raccomandazioni sui farmaci antipsicotici (chiamati artatamente con un termine inusuale nelle trattazioni mediche D2 bloccanti) che possono essere somministrati off-label ai bambini anche se non presentano patologie psichiatriche concomitanti;
° aver dichiarato che tutte le terapie psicoeducative sono egualmente prive di prove di efficacia, senza una scala di preferenza, con la conseguenza che essendo tutte sullo stesso piano molto basso (floor effect), vengono tutte raccomandate senza distinzione.
Confidando dunque nel buon esito dell’appello, i ricorrenti si augurano che oltre ai giudici, anche la comunità scientifica si pronunci sulle aberrazioni introdotte dalla nuova Linea Guida dei bambini e adolescenti che sono in contrasto con la letteratura internazionale e persino con la più recente Linea Guida degli adulti dello stesso ISS, il cui ultimo aggiornamento è del 23 dicembre scorso.
*In nome e per conto degli appellanti di cui si parla nel presente testo. Carlo Hanau, già docente di Economia e Programmazione Sanitaria all’Università di Modena e Reggio Emilia, è presidente dell’APRI (Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale), hanau.carlo@gmail.com.
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