Andrea Prospero trovato morto a Perugia, disposta l’autopsia

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Sarà l’autopsia disposta dalla Procura di Perugia a chiarire le cause della morte di Andrea Prospero, il diciannovenne studente universitario di Lanciano trovato morto ieri, 29 gennaio, in un piccolo appartamento preso in affitto nel centro di Perugia.

Il ragazzo, studente al primo anno della facoltà di Informatica, era scomparso dalla mattina di venerdì 24 gennaio, dopo che alle 10.53 era uscito dallo studentato di via Bontempi, come testimoniato dalla telecamera di videosorveglianza dell’ostello.

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Le ricerche si erano concentrate in una zona a circa un chilometro dallo studentato, Monteluce, dove il suo cellulare pare avesse agganciato la cella telefonica, invece Andrea era a circa 150 metri. Nonostante alloggiasse da alcuni mesi nell’ostello ‘Don Elio’, il diciannovenne aveva preso da alcuni giorni un monolocale attraverso un’agenzia di affitti brevi.

A portare la squadra mobile di Perugia nell’appartamento di via Del Prospetto è stata la segnalazione arrivata alla sala operativa della questura. Il gestore dell’appartamento preso in affitto dallo studente, e per il quale – secondo l’Ansa – aveva già chiesto di prolungare la locazione, non avendo ricevuto un pagamento lo ha contattato invano. Poi, avviando una ricerca internet sul suo nome, si è reso conto che era il ragazzo scomparso da giorni ed ha avvisato la polizia.

Giunti sul posto, i poliziotti con la collaborazione dei vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento, dove hanno trovato il cadavere del giovane. A coordinarli sul posto il procuratore capo Raffaele Cantone e l’aggiunto Giuseppe Petrazzini. Sono stati avviati gli accertamenti da parte degli agenti della squadra mobile con il supporto della polizia scientifica, per verificare le circostanze e le cause che hanno portato alla morte del ragazzo.

Sarebbe esclusa l’ipotesi dell’omicidio, in quanto non risulterebbero segni di violenza sul corpo e l’appartamento sarebbe stato trovato in ordine. Il cadavere, secondo quanto si apprende, è stato trovato in una posizione innaturale, come se fosse caduto, forse sorpreso da un malore.

Nella camera sono stati repertati diversi farmaci e tre telefoni cellulari ora al vaglio degli inquirenti. Saranno l’autopsia e gli esami tossicologici a chiarire se i farmaci siano stati ingeriti dal ragazzo, e quindi se il suo decesso sia stato causato da un gesto consapevole oppure da un malore. Nessun segno di effrazione è stato individuato sulla porta d’ingresso. Nella camera non sarebbero stati rinvenuti messaggi o biglietti.

IL CORDOGLIO DELLE ISTITUZIONI UMBRE

“Questo tragico epilogo – ha detto la presidente della Regione Umbria

Stefania Proietti, – ci lascia sgomenti e infinitamente addolorati. Subito dopo la sua scomparsa abbiamo attivato, su istanza del prefetto di Perugia Armando Gradone, tutta la protezione civile regionale, insieme alle altre forze dell’ordine e di polizia, nelle indagini in tutta la città. Sei giorni di ricerche senza sosta con tutti i mezzi, compresi droni e unità cinofile, seguendo ogni traccia da

quando le telecamere dell’ostello di via Bontempi lo hanno ripreso per l’ultima volta. Di fronte a un gesto così estremo non ci resta che stringerci accanto alla famiglia, alla sorella e al fratello, ai genitori, e a tutta la comunità studentesca perugina. Nei giorni scorsi avevo sentito la sorella Anna

manifestando la totale assoluta vicinanza dell’amministrazione regionale e di tutta la comunità umbra. Oggi sprofondiamo tutti nel dolore perché Andrea era un nostro figlio, un nostro

fratello, e non possiamo immaginare quanto abbia sofferto. Possiamo solo agire, da subito con più vigore e forza, per stare vicini ai nostri ragazzi di cui troppo spesso non riusciamo a percepire la profonda sofferenza e solitudine. A nome mio della giunta e di tutta l’amministrazione regionale, in particolar modo del corpo e dei volontari della protezione civile, ci stringiamo con tutto il nostro affetto e cordoglio alla famiglia di Andrea”.

“Esprimo cordoglio a nome di tutta l’amministrazione comunale per la morte di Andrea, lo studente universitario per cui erano in atto le ricerche – ha detto la sindaca del Comune di Perugia, Vittoria Ferdinandi – Non appena appreso della sua scomparsa nei giorni scorsi, insieme a tutta la città abbiamo sperato fortemente che la vicenda si risolvesse in modo positivo e che una famiglia in pena potesse riabbracciare uno dei suoi figli. Al padre, alla madre, alla sorella e a tutti i parenti e amici di Andrea, giunga la vicinanza della comunità locale che lo aveva accolto e la mia personale. Desidero porgere le più sentite condoglianze del Comune di Perugia alla famiglia, con cui sono stata in stretto contatto in questo giorni difficili. Oggi siamo rimasti davvero sgomenti per la notizia che non avremmo mai voluto ricevere. In attesa che le indagini facciano piena luce su questo dramma, ringrazio chi si è prodigato nel rintracciare Andrea”.

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