Museo dell’Automobile, programma 2025, mostre, design e innovazione

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Il Museo Nazionale dell’Automobile (MAUTO) di Torino ha delineato il suo programma culturale per il 2025. L’obiettivo principale è consolidare i notevoli successi del 2024. Il piano punta ad aumentare il numero dei visitatori e ad ampliare le aree di ricerca. Il Museo intende accrescere la propria presenza sul territorio. Vuole inoltre attrarre un pubblico più vasto, proponendo nuove attività di valorizzazione del suo patrimonio.

Il programma culturale del 2025 del Museosi basa su quattro temi principali

Sono: storia, design, arte e futuro. Le attività si svolgeranno in due sedi: il Museo Nazionale dell’Automobile e il Centro Storico Fiat. Saranno organizzate mostre, eventi culturali, attività di ricerca, restauri, workshop e proposte didattiche. Questi elementi contribuiranno a creare una narrazione ampia e trasversale del mondo dell’automobile. Il Museo desidera essere un luogo accessibile e inclusivo, che promuove la diversità e la sostenibilità.

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Il MAUTO ha registrato nel 2024 un numero record di 388.222 visitatori, superando del 27% il dato del 2023 e del 62% circa quello del 2022. Questo incremento è frutto di un articolato programma multiculturale realizzato per i 90 anni del Museo. L’automobile è stata ripensata, includendo i molteplici valori culturali ad essa legati. Il programma si divide tra il MAUTO e il Centro Storico Fiat, luogo di memoria e archivio, destinato a diventare centro di studi. Sono stati inoltre attivati diversi programmi con altre istituzioni europee e globali. L’attenzione è rivolta al dialogo con altre culture.

Il progetto di valorizzazione del patrimonio del Museo è reso possibile grazie alla collaborazione con enti culturali, scuole e aziende. Storia, arte, design e futuro sono le quattro direttrici individuate per la conservazione del patrimonio. Il Museo si pone come luogo aperto, accessibile e inclusivo, offrendo esperienze educative. Non è solo un contenitore di oggetti, ma un luogo vivo che stimola riflessioni. I progetti culturali per il 2025 mirano a creare una comunità attorno alla cultura dell’automobile.

I risultati del 2024 e la pianificazione del 2025 sono frutto di un lavoro di squadra. Al gruppo di lavoro si sono aggiunti tre curatori esterni. Maurizio Arnone si occuperà del settore Future Mobility, Silvia Baruffaldi del design e Gianluigi Ricuperati dei public program e progetti speciali. Ilaria Pani è responsabile degli archivi, mentre Davide Lorenzone del Centro di Conservazione e Restauro.

Gli archivi del Centro di Documentazione e del Centro Storico Fiat saranno valorizzati e oggetto di ricerche con università e istituti. Saranno avviati tirocini formativi con l’Archivio di Stato di Torino. Proseguirà la catalogazione delle collezioni documentarie per renderle accessibili. Il Centro di Documentazione si arricchisce di donazioni e intende favorire percorsi di ricerca interdisciplinari. Gli archivi del Centro Storico Fiat saranno aperti al pubblico, coinvolgendo la comunità. Si promuoveranno studi multidisciplinari e mostre per valorizzare l’archivio.

Nel 2025 proseguirà il restauro della Carrozza di Bordino. Il Centro di Conservazione e Restauro organizzerà la seconda edizione della Winter School per la formazione di personale specializzato. Il Museo sarà presente ad eventi di settore, come la London to Brighton Veteran Car Run. Si intende preservare e valorizzare il patrimonio storico dell’automobile, rendendolo accessibile al pubblico.

Il legame tra innovazione, estetica e mobilità sarà al centro di una nuova sezione del percorso espositivo. Mostre, workshop e incontri rifletteranno sull’importanza dei processi creativi. La mostra Ultraleggera, dedicata a Marcello Gandini, darà il via ad una Summer school. Sarà presentata una masterclass con Gandini, destinata alla prossima generazione di designer. Il design è il linguaggio con cui l’automobile comunica con il mondo. Esso è diventato un vero e proprio fenomeno culturale. Il design ha un ruolo nel plasmare la società e l’immaginario collettivo.

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Il Museo rafforza i dialoghi tra la cultura dell’automobile e le altre discipline. Proseguono le collaborazioni con artisti e musicisti. Il ledwall nella piazza del Museo ospiterà opere di video artisti, a partire da Chris Burden. Un progetto speciale è quello realizzato con Luciano Chessa, autore di Monaco Mobile. Anche la musica sarà protagonista della programmazione, con progetti originali e adattamenti per gli spazi del Museo. Un festival di musica dal vivo animerà la piazza nel mese di settembre. Si terrà anche un festival dedicato alle pubblicazioni di settore.

Il Museo guarda al futuro con il progetto Future Mobility. Questo progetto, realizzato con università e centri di ricerca, punta alla transizione verde e digitale della società. Sarà realizzata una nuova sezione del percorso espositivo e un programma educativo per le scuole. Si terranno incontri divulgativi sulla mobilità sostenibile. L’automobile diventerà un elemento di un sistema più ampio. Ci saranno diverse strade e tecnologie per un futuro migliore.

Le mostre temporanee completano l’offerta culturale del Museo. Tra i progetti del 2025 ci sono una mostra su Carlo Felice Trossi e una sul rapporto tra arti meccaniche e automobile. Negli spazi della project room si alterneranno progetti site specific. Il Centro Storico Fiat ospiterà un progetto sulla storia della Scuola Allievi Fiat. Si ricostruirà un archivio diffuso, fatto di testimonianze scritte e orali.

Il Public program allarga la riflessione sull’automobile e la mobilità. Un palinsesto di eventi è pensato per pubblici diversi. Si approfondiranno i temi delle mostre e le attività di ricerca. Ci saranno performance, concerti, conferenze e la proiezione delle gare di Formula 1.

Il percorso permanente sarà aggiornato, rendendo gli spazi espositivi accessibili. Il percorso si arricchisce di tre nuove sezioni: automobili d’artista, futuro e design. La sezione Future Mobility sarà interattiva. La sezione design sarà ampliata e aggiornata. Saranno realizzati progetti interattivi con realtà mista e aumentata. Un documentario su Alberto Ascari e simulatori di guida interattivi completeranno l’offerta.

Il Museo offre un ricco programma di visite guidate e laboratori. Il programma didattico “Scuola di Futuro” è rivolto alle scuole di tutta Italia. Saranno realizzati progetti per coinvolgere nuovi pubblici. Il Museo collabora con la Città della Salute e della Scienza e le Biblioteche civiche. Ha inoltre accordi con Casa Ugi e Associazione Abbonamento Musei.

La nuova campagna del Museo mette al centro l’idea della cultura come luogo d’incontro. Il MAUTO si afferma come un centro di attività che favorisce l’incontro tra le varie discipline. Arte, cultura e design trovano spazio in questo luogo. Il Museo guida il pubblico a conoscere il passato e a immaginare nuovi percorsi.

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Ultima modifica: 30 Gennaio 2025





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