“Vi dico l’antidoto alla violenza”

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Daniele Novara, noto pedagogista, formatore e autore, รจ stato nominato membro del tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo, coordinato dal Ministero dellโ€™istruzione e del Merito. Un impegno significativo su fenomeni fortemente dibattuti a livello sociale e politico, che stanno ottenendo particolare attenzione anche a seguito dei piรน recenti episodi di violenza nelle scuole italiane.

Intervistato da Virgilio Sapere, il dottor Novara ci spiega quale sarร  il suo ruolo allโ€™interno di questo tavolo tecnico, ma non solo. Emergono anche interessanti riflessioni sullโ€™incapacitร  dei giovani dโ€™oggi di gestire un conflitto, sul baratro educativo e sul ruolo dei genitori, ai quali dร  un importante consiglio, contenuto anche nel suo nuovo libro โ€œMollami! Educare i figli adolescenti e trovare la giusta distanza per farli crescereโ€.

Lโ€™intervista a Daniele Novara su bullismo, giovani e genitori

In occasione dellโ€™uscita del suo nuovo libro โ€œMollami! Educare i figli adolescenti e trovare la giusta distanza per farli crescereโ€, Daniele Novara ha affrontato con Virgilio Sapere anche i delicati temi legati alle difficoltร  relazionali tra le giovani generazioni, i genitori e gli insegnanti; difficoltร  che si manifestano a scuola come a casa. โ€œIl genitore perfetto non esiste, esiste il genitore organizzatoโ€, dichiara il noto pedagogista, docente del Master in Formazione Interculturale presso lโ€™Universitร  Cattolica di Milano dal 2004 al 2024. Di seguito lโ€™intervista integrale.

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Lei parteciperร  al tavolo tecnico come esperto in psicologia, pedagogia e comunicazioni sociali: quali saranno i suoi obiettivi in questo ruolo allโ€™interno del tavolo tecnico e su quali soluzioni vorrร  puntare?

Non ci sono certo soluzioni singole che si possono trovare con la bacchetta magica. Il punto per me principale รจ portare uno sguardo scientifico e professionale, che possa sganciarsi dalle logiche mediatiche ed emergenziali che troppo spesso dominano alcuni temi.

Faccio un esempio su tutti: pensare che possano esistere bulli di 4 o 6 anni รจ del tutto fuorviante. Il fenomeno del bullismo ha determinate caratteristiche che, in bambini o bambine che non sono ancora in pre-adolescenza, mancano totalmente. Certamente potranno esserci soggetti piรน o meno dispettosi, verso cui รจ maggiormente difficoltoso rapportarsi in modo canonico. Questo non lo nego. Ma non parliamo di bullismo perchรฉ fare di tutta lโ€™erba un fascio accarezza il sentore comune, ma allontana dalla realtร  scientifica e, di conseguenza, dal trovare soluzioni davvero efficaci.

Il mio iniziale contributo, quindi, non sarร  tanto quello di arrivare con una soluzione in tasca quanto quello di portare scientificitร  e realtร  in contesti che rischiano di muoversi sullโ€™onda delle emozioni o delle notizie di cronaca. Ponendo basi solide, si potrร  poi ragionare collegialmente su proposte concrete.

In piรน occasioni ha ribadito che una delle problematiche legate alla violenza e al bullismo รจ lโ€™incapacitร  di gestire un conflitto: puรฒ dirci brevemente che cosa significa?

Significa che bisogna riconsegnare al termine โ€œconflittoโ€ il suo significato originario, in antitesi con la guerra. Anzi, il conflitto รจ proprio il miglior antidoto alla violenza. Questo perchรฉ, se si accetta lโ€™esistenza di pareri discordanti dal nostro, si accetta che ci siano persone che, legittimamente, possono pensarla in modo differente da noi. Il conflitto รจ connaturato nella natura umana, capirne la valenza porta ad averne maggiore consapevolezza e, quindi, piรน capacitร  di gestione.

I conflitti, se accettati e gestiti, arricchiscono, portano dinamicitร  di pensiero, fanno nascere nuove domande che stimolano una crescita anche personale. Se invece si nega il conflitto, lo si considera una cosa puramente negativa, allora si nega anche il riconoscimento della validitร  delle opinioni altrui. Cosa che conduce allโ€™incapacitร  di sopportare pareri e visioni differenti. E che sfocia in una violenza data dalle poche capacitร  conflittuali.

Ha parlato anche di baratro educativo. Secondo la sua esperienza, cosa dovrebbero imparare i giovani e che ruolo hanno i genitori e gli insegnanti in tal senso?

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Non si puรฒ parlare generalmente di genitori e figli. Ogni etร  ha le sue caratteristiche e deve essere affrontata in modo coerente e organizzato. Sicuramente oggi i genitori hanno difficoltร  a interpretare il proprio ruolo, sono fragili, vittime di un sistema che li bombarda con informazioni discordati e con influencer che non hanno alcuna base scientifica, ma puntano solo a fare soldi.

Da qui derivano tanti atteggiamenti che, pur agiti in totale buona fede, non favoriscono i propri figli. Dal mettersi al loro livello, abdicando quindi al ruolo genitoriale, al tenerli in una campana di vetro. Dal sostituirsi a loro, impedendo il pieno sviluppo delle autonomie, al lasciarli per troppo tempo in balia di smartphone e strumenti digitali.

Quindi, senza entrare nello specifico di ogni etร  e ogni situazione, il mio consiglio รจ quello di essere genitori organizzati e informati. Di non credere a tutto quello che gira in rete, specialmente se ha un palese fine monetario, ma di fidarsi dei professionisti senza aver la minima paura di chiedere aiuto quando si hanno dei dubbi o ci si sente troppo fragili. Il genitore perfetto non esiste, esiste il genitore organizzato.

Oggi si parla molto di IA: lei pensa che lโ€™Intelligenza Artificiale potrebbe essere un ostacolo oppure un aiuto per la crescita degli adolescenti?

Lโ€™intelligenza artificiale รจ uno strumento e io non sono certo contrario alla tecnologia, che perรฒ deve essere usata per il giusto tempo e alla giusta etร . Quindi dipende dallโ€™uso. Se diventa un modo per evadere dalla realtร  e isolarsi in cameretta, non รจ assolutamente una svolta positiva. Anche se si pensa di giocare con amici, il virtuale non potrร  mai sostituire lโ€™esperienza reale del mondo, con tutte le possibilitร  e gli imprevisti imponderabili. E un adolescente ha bisogno di vedere il mondo, di viverlo, di conoscere altre culture e altri punti di vista. E di farlo toccando con mano.

Poi non sono un programmatore o un esperto di intelligenza artificiale. Di certo, se lโ€™IA diventa uno strumento che porta i ragazzi e le ragazze a chiudersi in camera o ad evitare relazioni e scambi, la prospettiva รจ assolutamente nefasta. Ma immagino ci possano essere altri utilizzi molto meno totalizzanti che possano essere dโ€™aiuto. Come, ad esempio, convincere anche le ultime persone rimaste che a scuola il nozionismo (metodo di insegnamento che privilegia la quantitร  di nozioni acquisite rispetto alla formazione critica dellโ€™alunno, ndr), non ha piรน senso. Ma qui si aprirebbe un altro capitoloโ€ฆ

Il 28 gennaio 2025 รจ uscito il suo nuovo libro โ€œMollami! Educare i figli adolescenti e trovare la giusta distanza per farli crescereโ€. Al centro, quindi, i giovani alle prese con il passaggio dallโ€™infanzia allโ€™etร  adulta e i genitori: qual รจ il consiglio piรน importante che si sente di dare ai padri e alle madri?

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Avere ben in mente il tema della libertร . Un bambino ha bisogno di essere accudito, pur aiutato nella ricerca delle sue autonomie. Finita lโ€™infanzia inizia una strada diversa, che deve portare i figli ad abbandonare il nido materno affrontando il mare aperto della vita, con le sue sfide quotidiane, le sue sorprese e i suoi imprevisti. Dallโ€™idea di accudimento, che rischia di sfociare in controllo spasmodico, bisogna passare allโ€™organizzazione.

Con queste basi, lโ€™adolescente sarร  alfabetizzato ad affrontare la vita, le difficoltร  e le divergenze con le giuste capacitร  conflittuali. Quelli di cui accennavo nella precedente domanda.

Proprio per sostenere i genitori e aiutarli nellโ€™essere organizzati, nel mio libro propongo tante tecniche molto pratiche da mettere in atto, dal paletto alla tecnica del gatto, per agire in modo coerente con lโ€™etร  dei propri figli e sostenerli nella loro crescita che li porterร  ad allontanarsi da casa e ad essere individui autonomi.

Cosโ€™รจ il tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del bullismo

Istituito il 18 novembre 2024 e operativo dallโ€™8 gennaio 2025 presso il Ministero dellโ€™Istruzione, il tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo ha il compito di redigere un piano di azione integrato per il contrasto e la prevenzione del cyberbullismo. Inoltre, punta a realizzare un sistema di raccolta di dati finalizzato al monitoraggio dellโ€™evoluzione dei fenomeni e al controllo dei contenuti per la tutela dei minori, in collaborazione con la Polizia postale e le altre Forze dellโ€™ordine. Il piano prevede anche iniziative di informazione e di prevenzione del fenomeno del cyberbullismo rivolte ai cittadini, per le quali sono coinvolte le scuole e i servizi socio-educativi.





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