Suicida dopo truffa Bitcoin: persi 150mila euro/ La sorella di Alessandro: “Era morta nostra mamma…”

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A Storie Italiane la drammatica vicenda di un uomo che si è suicidato dopo essere stato truffato con i bitcoin. Si chiamava Alessandro Argentini di Chivasso, 56enne informatico che aveva parecchi soldi da parte e che ha perso 150mila euro in 4 mesi. Oggi il talk di Rai Uno ha potuto parlare con la sorella di Alessandro, che ha vissuto la discesa negli inferi del suicida, che dopo aver perso il lavoro e in seguito la madre, si è messo nelle mani di queste persone senza scrupoli che gli hanno spillato un sacco di denaro. Venerdì scorso, Alessandro è stato ritrovato senza vita nel suo letto, in casa sua, dopo un gesto estremo.



SUICIDA DOPO TRUFFA BITCOIN, LE PAROLE DELLA SORELLA

“Ringrazio per dare voce ad Alessandro – le parole della sorella – non penso di umiliarlo, vorrei restituire dignità, intelligenza e dolcezza di mio fratello. Lui era una persona molto sola, la mancanza di mamma l’ha segnato tantissimo. Non me ne sono accorta in tempo, qualcosa avevo capito, era molto scollato dal mondo, poi mi sono arrivato queste avvisaglie ma mi sono arrivate tardi. Io continuavo a chiedergli se vi fossero dei problemi e lui mi diceva che di non preoccuparsi, voleva anzi aiutarmi economicamente, ma lui mi rassicurava. Mi ha detto che non aveva i soldi per farci il regalo di Natale, ma non era un problema, l’importante era stare insieme. Lui il 24 dicembre 2024 era qui con noi, poi si è svegliato di notte e mi aveva detto che gli mancava la mamma. Poi è tornato a casa sua”.

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E ancora: “Io non avevo capito questa cosa dei bitcoin, per me è arabo, non so nemmeno cosa sia, io mi alzo alla mattina alle 6 e lavoro in 4 posti. Mi aveva chiesto 500 euro perchè aveva fatto degli investimenti sbagliati e poi mi aveva detto che non aveva liquidità per andare a mangiare qualcosa fuori. Pochi giorni fa mi hanno scritto due persone, suoi amici, che mio fratello aveva chiesto loro dei soldi, c’era qualcosa che non mi quadrava. Allora l’ho chiamato e gli ho detto di non dare più soldi a nessuno”.

SUICIDA DOPO TRUFFA BITCOIN, IL CASO DI FRANCESCO E LE PAROLE DELL’ESPERTO

Francesco, in collegamento con Storie Italiane, ha cercato di rassicurare Antonella, la sorella di Alessandro. Anche lui è stato truffato ed ha perso un sacco di soldi: “Ci siamo cercati di rincuorarci a vicenda. Questi contatti mi hanno rincuorato, io voglio portare avanti questa battaglia, non so fino a quando posso resistere, sono molto stanco, al di là dei farmaci che sto prendendo, ma il vostro supporto è un qualcosa che mi tiene su, per fare in modo che nessuno cada in questa situazione, Stiamo parlando di morti, di suicidi, chi ne è dentro ne parli con i giornali, con l’associazione Acta, è fondamentale”.



Secondo un esperto di moneta digitale quella dei bitcoin è una delle truffe più diffuse in Italia, anzi, uno dei reati in assoluto più comuni: “Truffe tutte uguali, fatte nella stessa maniera, acquistano dati sul dark web e vanno a colpire persone che sanno disponibilità. Dopo di che fanno una seconda truffa di finto recupero, spacciandosi per forze dell’ordine e avvocati. Noi come avvocati lavoriamo con le forze dell’ordine, ci stiamo muovendo. Si parla di 2.000 vittime solo nell’ultimo anno, ma sono molte di più perchè molte non denunciano. Quando i truffatori utilizzano però delle piattaforme online possiamo chiedere informazioni agli stessi, che hanno determinati obbligati. Si tratta di grosse operazioni di riciclaggio internazionale da centinaia di milioni di euro”, aggiunge.

SUICIDA DOPO TRUFFA BITCOIN, LA SORELLA DI ALESSANDRO: “MI HANNO UMILIATA”

La sorella di Alessandro aggiunge: “Mi hanno umiliata dopo la notizia di mio fratello, in Italia la colpa è di chi subisce il reato, tutti hanno iniziato a dire come mai non se ne sia accorto, perchè è stato così fesso e che dovevo smettere di raccontare questa notizia”. Antonella aggiunge: “Io vorrei che sia l’ultimo mio fratello. Dietro una tastiera c’è una famiglia, in questo caso è disperata, lui mi ha lasciato un mare di problemi che non posso risolvere da sola, e sono addolorata perchè mio fratello era un’anima dolcissima… vorrei solo questo, che non ci fosse un altro Alessandro”.

Eleonora Daniela sottolinea: “Molte persone sono convinte che a loro non accadrebbe mai nulla del genere ma invece queste organizzazioni criminali hanno attivato dei meccanismi di manipolazione, ti entrano prima in testa e poi nel portafoglio, e una volta dentro è complicatissimo uscire. Francesco continua a ricevere dopo tutto quello che gli è successo, delle chiamate di minaccia, tutti i santi giorni”. Gerry De Meo, ex generale a sua volta truffato, conclude: “I truffatori sono estremamente cinici, non si fermano neanche di fronte alle richieste di aiuto, perchè le vittime sanno che la situazione sta precipitando, ma a loro non interessa”.



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