Case di riposo, 5 mila euro al mese e 60 mila all’anno per ricoverare due anziani

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Cinquemila euro al mese, quasi sessantamila euro all’anno – escludendo il costo dei farmaci e delle visite mediche – per ricoverare due anziani non autosufficienti all’interno di una casa di riposo in provincia di Parma. Poco meno di 90 euro al giorno ma se gli anziani sono due c’è lo sconto. E se i parenti non riescono a pagare la retta? L’anziano viene dimesso.  

Ci siamo finti interessati al ricovero di due 80enni non autosufficienti all’interno di una struttura privata gestita da una cooperativa sociale in provincia di Parma. Lo abbiamo fatto per verificare i costi reali che una persona deve affrontare nel caso abbia la necessità di usufruire di alcuni servizi essenziali per i propri cari, le cui tariffe sono però regolate dal mercato e rappresentano un vero e proprio business da centinaia di migliaia di euro al mese. Specifichiamo che si tratta di una struttura privata. Se una famiglia sceglie di rivolgersi ad una struttura convenzionata i costi sono leggermente inferiori e soprattutto c’è la possibilità di avere un aiuto da parte del Comune e della Regione Emilia-Romagna per coprire una parte delle spese. 

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90 euro al giorno a persona, 5 mila euro al mese per due 

I costi giornalieri per quanto riguarda il ricovero di un anziano non autosufficiente nella struttura che abbiamo contattato è di 89 euro al giorno. Consideriamo anche che la retta non comprende tutti i servizi: alcuni costi sono comunque da aggiungere al costo fisso. Uno fra tutti il costo dei medicinali, che è escluso dalla retta mensile. Nel servizio, oltre all’assistenza, al cibo e alle pulizie, è compreso anche un taglio di capelli al mese. Se consideriamo una retta di 89 euro per 31 giorni il costo totale mensile, per una sola persona, è di 2.759 euro al mese.

Se gli anziani non autosufficienti sono due c’è la possibilità di ottenere una sorta di ‘scontistica’ per quanto riguarda il secondo ingresso. La retta giornaliera, in questo caso sarebbe di 68 euro al giorno, invece di 89 euro. Si applicherebbe quindi la quota riservata ad anziani che non hanno le esigenze di assistenza di una persona non autosufficiente. Sommando le due quote giornalieri si ottiene la retta di 157 euro al giorno. Per un mese si parla quindi di 4.867 euro per 31 giorni. Quasi 5 mila euro al mese, quindi, per il ricovero di due anziani non autosufficienti all’interno della struttura. 

Quasi 60 mila euro all’anno, farmaci e visite mediche esclusi 

Se consideriamo il costo per ogni singolo mese di ricovero (4.867 euro) dei nostri genitori anziani non autosufficienti in una struttura di questo tipo possiamo calcolare di dover pagare circa 59 mila euro all’anno per il mantenimento di due persone anziane all’interno della struttura. A questo costo base annuale va aggiunto quello dei medicinali che, come detto, non è compreso all’interno della quota da versare mensilmente. Quindi è necessario calcolare anche il costo dei medicinali e delle eventuali visite mediche che i due anziani dovranno effettuare nel corso dell’anno.

Se non paghi una retta l’anziano viene dimesso 

Ad aggravare la situazione ci si mettono anche le regole, valide praticamente per tutte le strutture presenti a Parma e provincia, convenzionate e non. “Il mancato pagamento della retta può comportare la dimissione dell’ospite dalla struttura” si legge sul sito internet di una nota dell’Azienda di Servizi alla Persona del Distretto di Parma che gestisce diverse strutture per anziani non autosufficienti sul territorio comunale.

Se non si riesce a pagare una retta, quindi, si è fuori. L’anziano rischia di essere dimesso, nonostante la situazione di non autosufficienza. I parenti, poi, devono affrontare altri ostacoli. “Dovrà essere versata presso il Tesoriere dell’Azienda una cauzione infruttifera – si legge sul sito dell’Asp – pari all’ammontare della retta per una mensilità, che verrà restituita al termine dell’ospitalità, al netto dell’importo della retta dovuta per l’ultimo mese (o frazione) di accoglienza. Tale somma sarà trattenuta dall’Ente in caso di morosità”.In caso di ritardo nel pagamento di una singola retta, poi, gli utenti devono pagare “gli interessi legali”. 

Il pagamento inoltre deve essere effettuato a partire dalla data concordata di ingresso con il Comune “indipendentemente dall’effettivo ingresso in struttura e comunque fino a quando il posto è tenuto a disposizione dell’ospite”. O ancora “nel caso di dimissioni volontarie o trasferimento ad altra struttura, l’Amministrazione deve essere avvisata, per iscritto, con almeno 3 giorni di anticipo. In caso di mancato preavviso la retta sarà comunque dovuta”. 

 



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