Cibo e vino, il Mandrolisai ci scommette e l’enoturismo è in crescita nei piccoli borghi rurali

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A Sardinia Post Antonio Marras della Cantina Fradiles di Atzara e Laura Mereu dell’agriturismo Su Connottu di Sorgono raccontano un turismo enogastronomico in crescita

di Manuela Vacca

Un territorio dove la cultura della vite è radicata nel tempo. Il vino caratteristico del Mandrolisai è prodotto da vitigni autoctoni sardi come Bovale sardo (Muristellu), Cannonau e Monica. Qui la denominazione ‘Mandrolisai doc’ è l’unica dell’isola ad aver mantenuto e messo a disciplinare l’uvaggio tipico dell’areale che raggruppa i comuni nuoresi di Ortueri, Atzara, Sorgono, Tonara e Desulo e Meana Sardo e, il solo dell’Oristanese, Samugheo.

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“Negli ultimi anni qui l’enoturismo è esploso, c’è molto interesse soprattutto sulle varietà autoctone”. Così a Sardinia Post Antonio Marras, 31 anni, della Cantina Fradiles (cugini, in sardo) di Atzara. Con lui c’è il cugino Paolo Savoldo, anima dell’azienda, e altri familiari in un impegno che li ha condotti alla produzione di 50mila bottiglie l’anno sempre più apprezzate e premiate dalla critica di settore. “Non abbiamo solo il mercato sardo come riferimento. I nostri clienti sono anche internazionali, principalmente del Nord Europa, Stati Uniti e Giappone”, chiarisce.

Un territorio vocato al vino dove il visitatore cerca l’autenticità. “Molto spesso capita che vengano a trovarci in azienda e c’è nostro zio che sta potando o innestando le vigne, un altro parente che sta facendo altre produzioni. Insomma, c’è tutto il nostro contesto da vivere”, dice il 31enne della realtà produttiva a conduzione familiare. Inoltre vigneti del Mandrolisai e il paesaggio policolturale ricadente nei Comuni di Atzara e Sorgono sono stati iscritti nel ‘Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali e Storici d’Italia’. Un unicum in Sardegna per la coltivazione ad alberello adatta a terreni poveri e siccitosi.

Nell’ultimo Rapporto sul turismo enogastronomico italiano, a cura della studiosa Roberta Garibaldi, resta alto l’interesse per l’enoturismo. Il 64,5 per cento dei turisti italiani ha infatti partecipato ad almeno un’esperienza a tema vino nel corso dei viaggi più recenti. E a livello globale le ricerche di “wine tour” in Italia sono in costante ed importante aumento.

Il turista che arriva nel Mandrolisai è uno straniero informato persino meglio di un sardo o di un altro italiano perché si organizza con largo anticipo e se capita in zona non succede quasi mai per caso. Quando arriva vuole conoscere la storia del luogo e dell’azienda, come sottolinea Laura Mereu dell’agriturismo Su Connottu della vicina Sorgono. Da lei anche il vino, accanto all’orto, ai salumi e alla pasta fresca, è una delle produzioni di famiglia, anche se non mancano nella carta dei vini le altre referenze di zona.

“La ristorazione è una delle parti fondamentali dell’esperienza dell’ospite”, afferma la 32enne di Sorgono, consapevole di quanto sia vincente il binomio cibo-vino. La loro azienda si è fatta notare non solo per la buona tavola ma anche per la filosofia di sostenibilità: il cibo non consumato viene consegnato agli ospiti al momento del conto. “Per noi è importante evitare lo spreco alimentare anche per un discorso di rispetto verso chi siamo e cosa facciamo, della materia prima, del nostro lavoro e della nostra storia”. I loro menù sono sempre molto corposi. “Ma non è un problema se non tutti vogliono mangiare tutte le portate – spiega -. Decidiamo comunque di lasciarle nel menù perché, secondo noi, quel percorso rappresenta un racconto del nostro territorio. Consegnando quanto non consumato a tavola si dà la possibilità a chi viene da noi di concludere quel percorso a casa in un altro momento”

Quando si parla di rete i giovani imprenditori sono convinti che sia fondamentale. “Per quanto riguarda la ricettività esiste un sistema di b&b tra Atzara, Sorgono e i paesi limitrofi, che funziona molto bene: sempre più visitatori rimangono nel territorio per diversi giorni”, considera Marras, che conclude: “Anche abbinare enoturismo alla bici può funzionare”.

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