truffatori
Un vicino insospettito allerta i militari del Comune della possibile truffa, l’intervento tempestivo consente di bloccare il 38enne autore del raggiro ai danni di una signora
Solo alcuni giorni fa, durante il mercato settimanale di Porto Mantovano, i carabinieri della caserma del Comune avevano effettuato un volantinaggio, sensibilizzando i cittadini, con dei consigli raccolti in un pieghevole, per prevenire le truffe, specie ai danni di anziani. Nemmeno una settimana ed ecco che puntuali arrivano i truffatori. Nel primo pomeriggio di giovedì 30 gennaio arriva una telefonata alla caserma di Porto Mantovano, da parte di un vicino di casa di un’anziana signora residente nel comune. L’uomo ha notato la donna in stato confusionale mentre piangeva, così si è fatto raccontare per sommi capi cosa le era successo. La signora ha riferito al vicino di casa che dei carabinieri erano appena stati nella sua abitazione, e si erano fatti consegnare tutto l’oro che custodiva oltre al bancomat e al codice pin per effettuare i prelievi, per rimettere in libertà la figlia che aveva causato un grave incidente stradale.
L’intervento dei carabinieri
Il militare di servizio alla caserma di Porto Mantovano, ricevuta la segnalazione da parte del vicino di casa dell’anziana, ha l’intuizione giusta. Chiede all’uomo di fornire il nome della banca della signora. Ottenute le informazioni, il carabiniere informa la pattuglia in servizio perlustrativo, comunicando ai colleghi che un truffatore, fintosi carabiniere, si potrebbe trovare vicino a uno sportello ATM per effettuare un prelievo con il bancomat e il numero pin consegnato dall’anziana signora. La rapidità del militare della caserma di unire i tasselli giusti permette alla pattuglia di sorprendere una persona intenta a prelevare mille euro da un dispositivo ATM. L’immediato controllo consente di verificare che il bancomat utilizzato dalla persona fermata è intestato a una donna. I carabinieri allora perquisiscono il sospettato e su di lui trovano numerosi gioielli.
La truffa e l’arresto
Il presunto truffatore viene quindi accompagnato in caserma, mentre altri militari si mettono in contatto con la signora, ricostruendo la vicenda e tranquillizzandola. Grazie alla collaborazione della donna, i carabinieri di Porto Mantovano ricostruiscono minuziosamente i fatti, e possono così procedere all’arresto in flagranza di reato di un 38enne. L’uomo poco tempo prima si era spacciato come “maresciallo dei carabinieri” e aveva contattato la signora 78enne al telefono di casa. Il finto maresciallo aveva informato la donna che sua figlia, nella stessa mattinata, aveva causato un grave incidente stradale, in cui aveva investito un minore. Per evitare l’arresto, il finto carabiniere aveva chiesto il pagamento di una cauzione dell’importo di 10mila euro.
La reazione della vittima e la direttissima
Presa dallo sconforto per la vicenda e pensando alla figlia in arresto, la donna era esplosa in un pianto uscendo dall’appartamento. Lì, fortuna ha voluto fosse avvicinata dal vicino di casa cui ha raccontato quanto accaduto: il finto incidente, la richiesta dei truffatori, la consegna di tutti i gioielli, tra cui la fede nunziale del marito recentemente scomparso. Grazie alla prontezza e all’aiuto del vicino si è reso possibile l’intervento dei carabinieri che hanno colto sul fatto il truffatore. L’uomo ora è accusato di truffa aggravata e indebito utilizzo della carta bancomat. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma carabinieri, in attesa del processo per direttissima.
La decisione del giudice e i consigli dei carabinieri
Nella mattinata del 31 gennaio il giudice del tribunale di Mantova, dopo aver convalidato l’arresto ha disposto la liberazione del 38enne e rinviato l’udienza per direttissima, concedendo i termini a difesa e ha disposto, nei confronti dell’arrestato, l’obbligo di dimora nel comune di Napoli, e l’obbligo giornaliero di presentazione in una caserma dei carabinieri.
Nel pomeriggio del 31 gennaio, nella caserma dei carabinieri di Porto Mantovano, i militari veri hanno restituito alla vittima sia il denaro sia tutti i preziosi che aveva consegnato al finto carabiniere. Visibilmente commossa e con grande senso di riconoscenza, la donna ha ringraziato a lungo i militari.
Ecco i consigli che i carabinieri vogliono ripetere ai cittadini:
- Non aprire mai la porta di casa alle persone sconosciute;
- Se qualche tecnico chiede di accedere alle abitazioni per fare delle verifiche, se non indossano le uniformi previste (Enel, Gas ecc…) e non hanno il tesserino di riconoscimento ben visibile, non aprire la porta di casa;
- Se si riceve la telefonata da parte di carabinieri o polizia che informano che un parente (solitamente il figlio) ha causato un grave incidente stradale, e vengono chiesti soldi per una cauzione altrimenti la persona dovrà essere condotta in carcere, beh questa è sicuramente una truffa. Le forze dell’ordine non chiedono mai i soldi. E in Italia non esiste la scarcerazione dietro cauzione;
- Se vi ferma qualcuno per strada e finge di conoscervi, state attenti che potrebbe sfilarvi l’orologio o una catenina che indossate, con la scusa di abbracciarvi.
Per qualsiasi informazione o dubbio, i carabinieri invitano i cittadini a contattare il 112, numero unico delle emergenze.
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