La costa ionica di Messina e Catania le zone piĆ¹ colpite: auto bloccate, strade statali interrotte
L’ondata di forte maltempo che ha colpito la Sicilia orientale si ĆØ abbattuta con intensitĆ anche a Catania e nel mondo etneo, causando danni in diversi luoghi. Piogge, vento e grandine hanno causato danni sia nell’area metropolitana sia nei paesi sulle pendici dell’Etna. In particolar modo si ĆØ verificato un fenomeno davvero raro per queste latitudini: la grandinata ha creato dei blocchi di ghiaccio sulle strade di San Giovanni La Punta, coprendo interi tratti. Diverse automobili sono rimaste bloccate nei cumuli di ghiaccio, le persone a bordo sono state soccorse e salvate dai Vigili del fuoco. Ancora una volta il sistema di Protezione civile ha funzionato, anche con i livelli di allerta che andavano dal giallo all’arancione (costa ionica).
Danni a Catania
Danni anche a Catania cittĆ : arterie importanti sono diventate fiumi che hanno trascinato dai paesi etnei sino al capoluogo detriti, pietre e anche cumuli di immondizia. Strade allagate anche nella zona del centro urbano, e in diverse vie – non solo delle periferie -, si sono aperti buchi enormi a forma di cratere. L’intensitĆ della pioggia ha causato l’allagamento anche di alcuni tratti della Tangenziale di Catania (una delle arterie strategiche della Sicilia orientale-ionica), in cui sono stati effettuati interventi di drenaggio piĆ¹ moderni e questi hanno contribuito a contenere gli effetti dell’ondata di maltempo. Una delle zone piĆ¹ colpite dalle piogge ĆØ la fascia ionica a nord di Catania, che va da Acireale a Giarre e Riposto (zona giĆ interessata da precedenti alluvioni). Preoccupazione vi ĆØ per un torrente in piena. I Vigili del fuoco sono intervenuti nell’area etnea anche con i sommozzatori, in particolar modo a San Giovanni La Punta, Trecastagni, Tremestieri, Pedara.
Nell’area di Taormina
Notevoli le problematiche anche nel Taorminese, in provincia di Messina. Tra i piĆ¹ colpiti vi sono i centri turistici di Taormina e Giardini Naxos. Fiumi di acqua e fango si sono riversati in diverse zone dei centri urbani, sono state chiuse arterie importanti per la viabilitĆ nelle coste – soprattutto quelle vicine ai torrenti Santa Venera e San Giovanni. LāAnas ha chiuso due tratti della statale Orientale sicula. La circolazione ĆØ deviata su percorsi alternativi individuati lungo lāautostrada A18 Messina-Catania. Sono presenti le squadre Anas e delle forze dellāordine. Quattro persone sono state recuperate dalle auto bloccate dallāacqua in un sottopassaggio. A Furci Siculo (Me) il sindaco Matteo Francilia e lāassessore Agatino Pistone, hanno salvato un automobilista rimasto intrappolato nella sua vettura in un sottopasso allagato.Ā Flagellate dal maltempo anche le Eolie, sono saltati molti collegamenti per le isole minori da sabato pomeriggio. Le mareggiate hanno danneggiato alcuni moli di Lipari. Il Consorzio Messina-Catania guidato da Webuild ha messo a disposizione personale e mezzi, in coordinamento con i soccorritori, per contenere i danni e mantenere attiva la circolazione.Ā Ā
Le carenze e le infrastrutture
Nella Sicilia orientale ancora una volta le piogge hanno mostrato le diverse fragilitĆ del sistema infrastrutturale isolano, vi sono anche carenze nella cura e manutenzione dei torrenti e dei fiumi. Va considerata l’intensitĆ dell’attuale ondata di maltempo, ma va anche sottolineato che vi sono diverse zone isolane che si allagano anche con piogge di media intensitĆ -compresa la zona industriale di Catania, dove vi sono molte tra le piĆ¹ importanti imprese del Sud. Il sistema infrastrutturale isolano va ammodernato, molti cittadini lamentano le condizioni problematiche delle autostrade e delle strade statali. Mentre vi sono polemiche in corso su come reggerebbe il sistema viario isolano rispetto agli ipotetici futuri flussi del Ponte sullo Stretto, diversi cittadini si pongono una semplice domanda: Ā«Non potrebbero sistemare le strade urbane e le statali, magari i collegamenti tra un paese e l’altro?Ā».
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