3 potenziali soluzioni per risparmiare e gestire i debiti vecchi e nuovi

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Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 


L’istituzione di una nuova Rottamazione delle cartelle esattoriali sembra sempre più concreta. Ora resta da capire come e quando sarà operativa la riduzione dei debiti fiscali. Molti contribuenti potrebbero finalmente risolvere il problema delle cartelle esattoriali scadute con modalità agevolate.

Sebbene non sia ancora ufficiale, la Rottamazione quinquies potrebbe essere inserita in un prossimo decreto, ampliando le possibilità di pagamento agevolato e prevedendo un piano di rateizzazione più lungo rispetto alle edizioni precedenti.

Vediamo quali potrebbero essere le nuove opzioni per risparmiare e risolvere i debiti con il Fisco.

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Rottamazione delle Cartelle Esattoriali 2025

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) è responsabile della gestione e del recupero dei crediti iscritti a ruolo per conto di diversi enti, tra cui INPS, Comuni e Regioni. Le cartelle esattoriali rappresentano debiti di varia natura, come contributi previdenziali, tributi locali e IVA non versata.

La Definizione agevolata ha finora consentito ai contribuenti di pagare solo l’importo dovuto, escludendo sanzioni e interessi.

Attualmente, la Rottamazione quater, ancora in vigore, ha permesso di regolarizzare i debiti maturati tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, con possibilità di pagamento in un’unica soluzione o in 18 rate (5 anni). Le prime due rate corrispondevano al 10% dell’importo complessivo dovuto.

Se approvata, la Rottamazione quinquies potrebbe introdurre:

  • nuove scadenze: si ipotizza che il termine per la presentazione della domanda di adesione alla Rottamazione quinquies sia il 30 aprile 2025, con la prima rata (o l’importo unico) da versare entro il 31 luglio 2025;
  • rateizzazione più lunga: la nuova Definizione agevolata potrebbe permettere di dilazionare il pagamento in 120 rate mensili (10 anni), con importi costanti e senza maxi-rate iniziali;
  • riduzione di sanzioni e interessi – La quinquies consentirebbe di pagare le cartelle fino al 2023 in forma agevolata, eliminando sanzioni, interessi e aggio;
  • maggior flessibilità nei pagamenti – Non scatterebbe più la decadenza automatica in caso di ritardo o mancato pagamento di una singola rata. Tuttavia, sarebbe possibile saltare fino a 8 rate, evitando così l’annullamento del beneficio agevolato;
  • inclusione dei debiti più recenti – La quinta Definizione agevolata potrebbe consentire ai contribuenti decaduti dalle precedenti rottamazioni di rientrare nella misura e riguardare anche le cartelle esattoriali emesse fino al 31 dicembre 2023.

Dalla Rottamazione Quater alla Quinquies: è possibile?

Attualmente, la Rottamazione quater permette di sanare i debiti per il periodo 2000-2022, con possibilità di pagamento in un’unica soluzione o in 18 rate (5 anni).

La possibile Rottamazione quinquies, invece, potrebbe estendere il periodo di riferimento fino al 31 dicembre 2023 e offrire un piano di 120 rate mensili (10 anni) per diluire ulteriormente il debito. Anche in questa nuova ipotesi, sarebbero esclusi sanzioni e interessi.

Una delle principali novità potrebbe riguardare la maggiore flessibilità nei pagamenti: mentre la quater prevede la decadenza automatica in caso di mancato pagamento anche di una sola rata, la quinquies potrebbe introdurre una soglia di tolleranza fino a 8 rate non versate, garantendo ai contribuenti una gestione più serena del debito.

Tuttavia, al momento non vi è alcuna conferma ufficiale sull’introduzione della Rottamazione quinquies. Secondo fonti come InvestireOggi e Il Sole 24 Ore, il governo starebbe valutando questa possibilità.

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Le 3 principali soluzioni in discussione per il 2025

Il governo potrebbe adottare diverse misure per consentire ai contribuenti di mettersi in regola. Le principali ipotesi riguardano:

  • Rottamazione quinquies con nuove scadenze e rateizzazione più lunga: possibile apertura delle domande entro il 30 aprile 2025, con prima rata da versare entro il 31 luglio 2025 e piano di pagamento fino a 120 rate mensili (10 anni), senza maxi-rate iniziali.
  • Riapertura della Rottamazione quater: per chi non ha aderito nel 2023 o ha presentato domanda in ritardo, potrebbe essere concessa una proroga con nuova scadenza al 31 luglio 2025, includendo i debiti antecedenti al 31 dicembre 2024.
  • Estensione della Definizione Agevolata fino al 2024: possibile ampliamento della rottamazione anche alle cartelle esattoriali emesse fino al 31 dicembre 2024, permettendo ai contribuenti di regolarizzare non solo i vecchi debiti, ma anche quelli più recenti.

Conclusione

Anche se la Rottamazione quinques non è ancora ufficiale, le ipotesi in discussione offrono prospettive interessanti per i contribuenti in difficoltà. L’introduzione di un piano di pagamento più lungo e di una maggiore flessibilità potrebbe rappresentare un’importante occasione per regolarizzare la propria posizione con il Fisco.



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