Con 2rosso-stop 1.448 multe. A Calusco ora il terzo

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Troppi pericoli sulla provinciale 170 Rivierasca, importante arteria stradale che attraversa l’Isola. E così il Comune di Calusco ha deciso di alzare il livello di sicurezza sul tratto che attraversa il suo territorio andando ad aggiungere un nuovo rosso-stop a quello già esistente all’incrocio con via Bergamo (provinciale 165).

Quello attualmente in funzione «vigila» sul traffico di passaggio che si sposta da nord a sud. Quello nuovo, invece, che secondo le previsioni dell’amministrazione comunale sarà installato in primavera, farà la stessa cosa ma per il traffico da sud a nord: «Dalle telecamere di videosorveglianza – sostiene il comandante della polizia locale Salvatore Police – si vedono scene incredibili come automobilisti che si fermano al rosso e poi, perché non vedono nessuno passare dall’altra parte, improvvisamente ripartono. È quindi necessario aumentare il controllo su entrambi i sensi di marcia della provinciale».

Fra il 20 e il 40% delle multe non viene solitamente riscosso, mentre altri 150mila euro dovranno poi essere vincolati su interventi di sistemazione delle strade

Il rosso-stop al ponte San Michele

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Al momento c’è un altro rosso-stop attivo ed è quello che regola il traffico al ponte San Michele. Attraverso questo sistema di controllo, in aggiunta appunto a quello sulla Rivierasca, la polizia locale nel 2024 ha elevato 1.448 verbali, la metà quindi delle 2.934 multe fatte durante tutto l’anno che corrispondono complessivamente a circa 500mila euro. Un «tesoretto» che però non rimane completamente a libera disposizione del Comune: fra il 20 e il 40% delle multe non viene solitamente riscosso, mentre altri 150mila euro dovranno poi essere vincolati su interventi di sistemazione delle strade.

L’analisi delle sanzioni

«Di queste 1.448 multe – spiega ancora il comandante – il 70% è stato elevato per il rosso non rispettato sulla 170, la rimanenza sul ponte San Michele. Le fasce temporali in cui si concentrano sono soprattutto quelle negli orari di punta al mattino e nel tardo pomeriggio». E i numeri delle multe avrebbero potuto essere anche superiori se il rosso-stop al ponte San Michele non fosse rimasto spento per tre mesi perché danneggiato a causa di un camion. Al suo posto ne è stato installato uno nuovo. Quello danneggiato è stato poi riparato ed è rimasto al Comune. E sarà proprio questo apparecchio che verrà utilizzato per vigilare anche sul traffico di passaggio sulla Rivierasca da sud a nord.

Il transito dei camion

Sul San Michele è vietato il passaggio dei mezzi pesanti. Nonostante ciò accade ancora frequentemente che un camion ci finisca sopra: «Ci capita almeno una volta a settimana – continua Police – di dover intervenire perché un camionista è finito sul ponte e non riesce più a tornare indietro. Nella prevalenza dei casi si tratta di stranieri che hanno sbagliato strada sebbene i divieti di accesso al viadotto per i mezzi pesanti siano ben visibili».

Problema viabilità

Tutto ciò ovviamente in attesa che venga realizzato un ponte alternativo al San Michele la cui chiusura al traffico è prevista per il 2030

La viabilità sul San Michele rappresenta un problema non risolto. Come ormai noto da tempo, sul ponte il traffico può procedere solo a senso unico alternato e si deve bloccare in caso di passaggio del treno. Ciò, negli orari di punta, causa il formarsi di lunghe colonne che il Comune proverà a ridurre attraverso l’installazione a breve di un semaforo intelligente. Il nuovo sistema potrà «vedere» fino a 150 metri di distanza e regolare di conseguenza l’alternanza del verde e del rosso fluidificando così maggiormente il traffico. L’installazione è prevista per l’anno in corso e costerà circa 80mila euro finanziati dai Comuni di Calusco e Paderno oltre che dalle Province di Bergamo e Lecco. Tutto ciò ovviamente in attesa che venga realizzato un ponte alternativo al San Michele la cui chiusura al traffico è prevista per il 2030. Molto arduo però che per quella data il nuovo viadotto possa essere pronto. Rfi (Rete ferroviaria italiana) ha finito di redigere il bando internazionale per la scelta del progettista che, però, è ancora al vaglio delle Sovrintendenze competenti e del ministero della Cultura.



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