Presunto sistema illecito di aggiudicazione degli appalti pubblici. Iniziati gli interrogatori

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Al via gli interrogatori nell’ambito dell’inchiesta su un presunto sistema illecito di aggiudicazione degli appalti pubblici, in cambio di voti e favori personali, che ha visto il coinvolgimento di tre sindaci salentini, un vicesindaco, assessori, dipendenti comunali e imprenditori.

Va detto che per 25 persone sono state chieste misure cautelari o interdittive.

A partire da stamattina, sono comparsi davanti al gip Stefano Sala, numerosi indagati.

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Al termine degli interrogatori preventivi e sulla scorta delle memorie difensive e della documentazione prodotta, il gip dovrà valutare se emettere un’ordinanza di custodia cautelare, come richiesto dal pm Maria Vallefuoco.

Le accuse a vario titolo, sono: associazione per delinquere (contestata solo agli imprenditori), finalizzata alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione. E poi, corruzione, corruzione elettorale, falso in atto pubblico, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, truffa alla Regione, allo Stato e all’Ue.

I fatti si sarebbero verificati a partire dal 2016 ed i capi d’imputazione sono 51 in totale, sulla scorta delle indagini del nucleo di polizia economico finanziario della Guardia di Finanza di Lecce, comandante Giulio Leo.

Tra gli indagati, ci sono Ernesto Toma, sindaco di Maglie, difeso dagli avvocati Roberto Sisto e Luciano Ancora e Il suo vice e assessore con delega all’Urbanistica, Verde Pubblico e Arredo Urbano, Marco Sticchi, difeso dagli avvocati Andrea Sambati e Luciano Ancora. Per entrambi il pm ha chiesto i domiciliari.

Sticchi ha respinto le accuse nel corso dell’interrogatorio.

L’interrogatorio di Toma è iniziato in serata. Il sindaco ha risposto alle domande del giudice ed ha chiarito di non aver mai ricevuto alcuna utilità dall’imprenditore Castrignanò. Non solo, Toma ha difeso la legittimità degli atti amministrativi producendo anche un’ampia documentazione, attraverso i propri legali.

Secondo l’accusa, Toma e Sticchi avrebbero ricevuto una serie di utilità dagli imprenditori Marco e Graziano Castrignanò, con la complicità di Maurizio Montagna, nel ruolo di componente delle commissioni aggiudicatrici nelle procedute di gara. I Castrignanò, sempre in base all’accusa, miravano a poter continuare ad occuparsi del servizio di manutenzione del verde pubblico. Toma avrebbe ricevuto, a titolo gratuito, una  fornitura di piante e addobbi floreali in occasione del suo matrimonio.

Tra gli appalti finiti sotto la lente della Procura, anche quello per l’affidamento dei lavori di manutenzione dello stadio Tamborrino-Frisari e per “l’adeguamento sismico della scuola dell’infanzia di Corso Cavour”.

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I fratelli Marco e Graziano Castrignanò sono difesi dagli avvocati Francesco Vergine e Massimo Manfreda. Il primo ha risposto alle domande del giudice fornendo una spiegazione documentata per dimostrare la legittimità dell’operato delle sue aziende. Ed ha specificato di non aver mai ricevuto e fatto favori per ottenere vantaggi illeciti.

Invece, il fratello Graziano si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Per entrambi il pm ha chiesto il carcere.

Invece, Il sindaco di Sanarica, Salvatore Sales e l’assessore, Dario Andrea Strambaci sono accusati di aver agevolato gli imprenditori, mettendosi a loro disposizione in occasione delle gare. In che modo? Secondo l’accusa, facendo conoscere in anticipo i tempi di pubblicazione ed i dettagli tecnici delle gare. Sotto la lente del pm sono finiti  l’appalto per l’abbattimento delle barriere architettoniche del valore di 43mila euro e quello per il centro comunale di raccolta differenziata di rifiuti da 300mila euro. E poi, i lavori per la messa in sicurezza e mitigazione del rischio geomorfologico per un importo complessivo di quasi un milione di euro.

Ed il  sindaco Sales e l’assessore Strambaci avrebbero ottenuto, in cambio, il  sostegno alle elezioni del 3 e 4 ottobre del 2021 e, dopo la vittoria, avrebbero ricevuto da Marco Castrignanò, sei casse di prosecco, oltre al pagamento del pranzo con 130 persone, in un ristorante a Otranto.

Salvatore Sales, difeso dall’avvocato Vincenzo Blandolino, nel corso dell’interrogatorio, ha prodotto le fatture dei lavori di ristrutturazione nella sua abitazione, sostenendo che fossero svolte da ditte diverse da quelle di Castrignanò, negando dunque di aver ottenuto favori da quest’ultimo e di avere stretto accordi corruttivi.

Dario Strambaci, difeso dall’avvocato Luigi Casarano, ha respinto le accuse di corruzione

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Nei confronti di Sales e Strambaci, il pm ha chiesto gli arresti domiciliari.

Invece, il sindaco di Ruffano, Antonio Rocco Cavallo, per il quale è stata chiesta la custodia cautelare in carcere, verrà ascoltato domani. L’indagato è difeso dagli avvocati Luigi Corvaglia e Giancarlo Sparascio.

Cavallo è accusato di aver ricevuto dall’imprenditore Marco Castrignanò, in almeno due occasioni, nel mese di aprile 2022, somme di denaro contante. Non solo, anche lavori di ristrutturazione a titolo gratuito nella sede del comitato elettorale della lista a lui riconducibile. Gli accertamenti hanno riguardato anche la procedura per l’affidamento di due bandi di gara, del valore, rispettivamente di quasi 2 milioni di euro e e di oltre 3milioni e 500mila euro. Riguardo la prima, secondo l’accusa,  Cavallo, sollecitato dall’imprenditore, si sarebbe impegnato per la modifica della graduatoria, facendo annullare la prima e sostituendola con altra conforme agli accordi illeciti, attraverso l’illecita opera di convincimento nei confronti degli altri commissari di gara.
Le indagini si sono soffermate anche sui lavori di miglioramento della fruibilità delle aree del centro storico di Torre Paduli e largo San Rocco.

Oggi sono stati sentiti anche altri indagati, tra cui Melissa Corrado, assistita dagli avvocati  Francesco Vergine e Massimo Manfreda, che si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Come detto, gli interrogatori proseguiranno nella giornata di domani.

Gli indagati sono difesi, inoltre, dagli avvocati Arcangelo ed Alberto Corvaglia, Francesco Mario Antonio Blandolino, Mario Coppola, Simone Viva.

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