Un’Akadémeia per formare i giovani amministratori locali

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L’iniziativa, promossa dall’ex sindaco di Firenze ed europarlamentare del Pd, Dario Nardella, è stata presentato con Gianni Letta, l’ex ministra Luciana Lamorgese (entrambi nel comitato scientifico della scuola) e il sindaco di Napoli e presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi

Si chiama Akadémeia la scuola di politiche europee per formare i giovani amministratori locali, politicamente bipartisan, con sede a Firenze e, grazie a borse di studio, sostanzialmente gratuita. È stata presentata presso la sala Europa Experience David Sassoli a piazza Venezia.

A fondarla l’ex sindaco di Firenze ed europarlamentare Dario Nardella che, insieme all’ex ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, all’ex sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, entrambi nel comitato scientifico della scuola, e al presidente dell’Anci e sindaco di Napoli, collegato da remoto, Gaetano Manfredi hanno indicato le tappe della scuola politica del futuro.

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«Una scuola internazionale per offrire alle giovani generazioni di amministratori la possibilità di confrontarsi con grandi personalità in qualità di docenti e conoscere da vicino le istituzioni europee. Spesso l’Unione europea è percepita come una entità astratta e io come sindaco ho avvertito un vuoto tra istituzioni europee e territori. Una scuola bipartisan e fuori dai partiti ma dentro la politica con la p maiuscola».

Per il sindaco di Napoli Manfredi è «l’approccio migliore rispetto alla dimensione globale delle sfide che abbiamo davanti, per cui quella europea non può che essere la dimensione minima. Pensiamo a temi come i dazi, le sovranità territoriali, l’innovazione: la dimensione europea non è solo indispensabile ma è l’unica possibile, e al contempo c’è sempre più necessità del protagonismo delle comunità locali e degli amministratori locali».

Quando «si amministra una città ci si occupa dei problemi di prossimità del cittadino ma non si può prescindere dalla dimensione europea, pensate al tema dei trasporti, dei rifiuti, dello sviluppo locale, delle politiche della disabilità: tutti temi che hanno soluzione in Europa partendo da una proposta che parte dai territori. Riuscire a coniugare queste due dimensioni è la vera sfida del futuro per un’Europa delle persone in cui tutti siano protagonisti».
«Siamo cittadini sempre più europei – ha sottolineato Lamorgese – Dobbiamo ragionare in termini più ampi e l’Europa faticosamente sta cercando di introdurre il concetto di cittadinanza europea. Le sfide sono tali, dalla coesione sociale all’energia, che a livello nazionale non si risolvono se non c’è un quadro generale». L’obiettivo è «dare maggior efficienza alle nostre amministrazioni e creare una classe dirigente più evoluta. Io curerò l’aspetto della sicurezza che mi è più congeniale».

Formare la classe dirigente

Il più ascoltato e applaudito è stato Letta, “eminenza azzurrina” del Novecento che porta con sé un frammento di un tempo che sembra destinato a sparire di grammatica politica e segreti: «Vi chiederete che ci fa uno come me a qualcosa destinato ai giovani? Io per privilegio dell’età sono stato testimone delle scuole di formazione dei partiti da Frattocchie alla scuola della Camilluccia della Dc. Io quelle scuole le ho viste, la formazione era essenziale per intraprendere una carriera pubblica. Non si poteva fare il sottosegretario se non alla seconda legislatura. Oggi c’è una specie di deserto, si arriva dalla strada al governo senza nessuna formazione, né esperienza. La classe dirigente non si improvvisa va formata, ecco il valore di questa scuola».

La scuola è rivolta agli amministratori italiani ed europei under 35 ed è organizzata in due sessioni, una primaverile e una autunnale, alle quali possono partecipare un massimo di 50 persone. Per frequentare occorre versare una quota di iscrizione pari a cento euro, dopo di che il corso è sostenuto attraverso borse di studio che coprono le spese di tutoraggio, materiale didattico, vitto e alloggio a Firenze.

La prima sessione è riservata agli studenti italiani, la seconda è aperta a tutti gli europei. Ciascuna sessione ruota attorno a quattro appuntamenti mensili, con lezioni in presenza e online. Primo appuntamento dal 28 febbraio al 1° marzo vedrà docenti d’eccezione quali Paolo Gentiloni, Gilberto Pichetto Fratin, Elisabetta Belloni, Lucio Caracciolo. Quattro i macrotemi che verranno affrontati da febbraio ad aprile: ambiente ed energia, sicurezza e protezione civile, economia civile e sociale, coesione territoriale, aree interne e urbane. Per il secondo semestre, tra le figure di spicco della scuola sono stati invitati in qualità di docenti Romano Prodi e Antonio Tajani.

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