Le 10 aziende europee leader negli investimenti in sistemi di accumulo energetico (BESS) nel 2025

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L’Europa sta potenziando i sistemi di accumulo energetico (BESS) per gestire l’intermittenza delle rinnovabili, con investimenti che porteranno la capacità oltre i 50 GW entro il 2030. Il calo dei costi e l’innovazione tecnologica stanno accelerando il settore, con Germania, Italia, Regno Unito e Austria in prima linea. Grandi aziende come Enel Green Power, TotalEnergies, ENGIE, Terna ed EDF Renewables stanno guidando questa trasformazione.

IL REPORT DI SOLAR POWER EUROPE SUL MERCATO EUROPEO DEI BESS NEL 2024

La natura intermittente delle fonti rinnovabili

Com’è noto, la principale peculiarità delle energie rinnovabili è quella di essere intermittenti, trattandosi di fonti energetiche presenti in natura e dunque soggette ai cambiamenti atmosferici. Una caratteristica che purtroppo contrasta con il fabbisogno energetico del mondo contemporaneo e la volatilità dei prezzi sul mercato. La possibilità di accumulare l’energia pulita generata dal sole, dal vento, dall’acqua o dalla terra, offre invece una prospettiva completamente diversa, permettendo di conservare l’energia durante i cosiddetti “picchi” di stagione, per poi distribuirla quando la domanda supera l’offerta. 

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Le principali proiezioni di crescita in Europa

Fatta questa premessa, è abbastanza chiaro che in Europa la capacità di accumulo di energia è destinata ad aumentare, offrendo rendimenti sempre più elevati per le grandi aziende energetiche. Come riporta la più recente analisi di Aurora Energy Research, la capacità di accumulo europea supererà i 50 gigawatt (GW) entro il 2030, con investimenti stimati in circa 80 miliardi di euro. Una crescita comunque inferiore rispetto alle proiezioni dell’European Association for Storage of Energy, che calcola un fabbisogno di 200 GW entro il 2030.

Profitti in crescita e costi in calo

Sicuramente i progressi tecnologici degli ultimi anni hanno consentito di raggiungere alti livelli di efficienza nella realizzazione di batterie ed impianti di stoccaggio, sempre più compatti e a costi meno ingenti. La riduzione dei prezzi dipende indubbiamente anche dal surplus produttivo della Cina. Si pensi che per costruire un progetto nel Regno Unito, il prezzo delle batterie è sceso di circa il 30% in due anni, arrivando a poco più di 500.000 sterline per MW per un sistema con due ore di durata. Secondo gli analisti di Goldman Sachs, questa tendenza continuerà: il costo medio delle batterie è sceso da 153 dollari per kWh nel 2022 a 149 dollari nel 2023 e potrebbe scendere fino a 80 dollari/kWh entro il 2026. 

Stando ai dati di Aurora Energy Research, nel solo 2024, sono stati aggiunti 3,7 GW di nuovi progetti, portando la capacità totale dell’Europa a 10,8 GW. 

L’ISPI riporta che nel vecchio continente, la crescita delle installazioni di sistemi di accumulo energetico (ESS) è stata trainata soprattutto da Germania, Italia e Regno Unito. Tuttavia, nei primi mesi del 2024, il ritmo delle nuove installazioni ha subito un rallentamento, principalmente a causa delle revisioni delle politiche e degli incentivi. In Italia, ad esempio, le incertezze legate al SuperBonus stanno pesando sul mercato, mentre in Germania, nonostante il settore dell’accumulo residenziale abbia registrato una crescita annua più che raddoppiata nel 2023, le installazioni hanno iniziato a diminuire mensilmente dopo il picco di giugno, complice la recessione economica. Il Report del 2024 di Solar Power Europe aggiunge alla lista anche, Austria, che ha chiuso il 2023 al 4° posto superando i 2 GWh di capacità installata di BESS, e la Repubblica Ceca (5° posto in Europa), con 920MW di capacità installata.

Le aziende europee che stanno investendo in sistemi di accumulo

A costituire un potenziale driver dello sviluppo del comparto in Europa, è stato di certo il settore dell’automotive, con significativi investimenti dei produttori di auto elettriche del calibro di Volkswagen, Stellantis, BMW e Renault. Tuttavia, con l’avvento del Green Deal e l’impennata delle rinnovabili, gli stakeholder di settore che stanno puntando sui sistemi di accumulo sono aumentati a dismisura.

Di seguito elenchiamo 10 grandi aziende che stanno investendo massicciamente nel settore dello stoccaggio di energia in Europa.

  1. BW ESS: ha siglato un accordo con Shell per un progetto di batterie da 331 MW nel Regno Unito, con un contratto di sette anni che garantisce un compenso fisso per la capacità disponibile.
  1. TotalEnergies: ha acquisito la società tedesca Kyon Energy e il primo progetto del suo portafoglio – una batteria da 200 megawattora (MWh) con un investimento da 75 milioni di euro – che entrerà in funzione nel 2026.
  1. Terna: il gestore della rete elettrica italiana, prevede di tenere la prima asta per la capacità di accumulo entro luglio 2025, con l’entrata in funzione dei progetti nel 2028. Statkraft, il maggiore produttore europeo di energia rinnovabile, ha già manifestato interesse per l’asta italiana.
  1. Statera Energy: l’azienda ha oltre 1 GW di progetti operativi o in costruzione nel Regno Unito.
  1. ENGIE: nel Regno Unito la multinazionale è impegnata a raggiungere l’obiettivo di 50GW di capacità installata entro il 2025 e 80GW entro il 2030.
  1. SSE Renewables: con sede nel Regno Unito e in Irlanda, l’azienda prevede di raggiungere 9GW di capacità installata entro il 2027, con un obiettivo di oltre 16GW entro il 2032.
  1. Enel Green Power: fiore all’occhiello dell’Italia, EGP conta 26 sistemi di stoccaggio BESS in Italia, di cui 15 in esercizio, per una capacità complessiva di circa 800 MW, e 11 in costruzione che porteranno la capacità totale a circa 1,8 GW.
  1. EDF Renewables: ha raggiunto un traguardo significativo, con oltre 2 GW di sistemi di accumulo di energia a batteria attualmente sotto contratto nei suoi servizi di accesso al mercato nel Regno Unito.
  1. AKUO Energy: l’azienda francese vanta complessivamente 110 MW di capacità rinnovabile, con una significativa presenza sul mercato francese.
  1. NGEN: con sede in Slovenia, è recentemente apparsa nelle notizie per un progetto da 20 MWh realizzato in Austria, il più grande del paese. Inoltre, sta sviluppando i maggiori sistemi di accumulo a batteria nei vicini Slovenia e Croazia, con capacità rispettivamente di 70 MW/140 MWh e 50 MW/100 MWh.



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