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L’altro ieri i metallari e non solo di mezzo mondo hanno ricevuto una splendida notizia: la formazione originale dei Black Sabbath si riunirà per un ultimo concerto a Birmingham il 5 luglio. «È il momento di tornare dove tutto è iniziato, di sdebitarmi col posto in cui sono nato», ha detto Ozzy Osbourne in un comunicato. «Sono fortunatissimo perché posso farlo insieme a persone a cui voglio bene. Birmingham è la vera casa del metal. Birmingham Forever».
Lo show sarà la prima esibizione di Osbourne, del chitarrista Tony Iommi, del bassista Geezer Butler e del batterista Bill Ward dopo quella del 18 ottobre 2005, quando sono entrati a far parte della U.K. Music Hall of Fame. L’anno dopo erano alla cerimonia della Rock and Roll Hall of Fame, ma hanno lasciato che suonare al posto loro fossero i Metallica. Si diceva che Ward avrebbe partecipato al tour di reunion del 2012 e si era persino presentato alla conferenza stampa, ma si è tirato indietro per problemi fisici e divergenze economiche. Considerando le condizioni di salute precarie di Osbourne e il fatto che Ward ha 76 anni e non è in forma smagliante, è molto probabile che questo sia davvero l’ultimo concerto.
Con i Black Sabbath, però, non si sa mai. Non è infatti la prima volta che annunciano un concerto finale. Il primo è stato il 15 novembre 1992, quando il No More Tours di Ozzy Osbourne si è chiuso al Pacific Amphitheater di Costa Mesa, California. Era un concerto solista di Osbourne, ma alla fine Ward, Butler e Iommi sono usciti sul palco per fare Black Sabbath, Fairies Wear Boots, Iron Man e Paranoid.
Ozzy aveva 44 anni e nessuno pensava che si stesse ritirando per davvero. «Se questa è la fine del percorso, cosa di cui dubito fortemente, voglio dire una cosa: grazie per il bellissimo viaggio». Ma il viaggio è ripreso appena tre anni dopo, quando ha lanciato il Retirement Sucks Tour, ma in quel momento i restanti Black Sabbath erano altrove, impegnati a incidere un album orrendo col chitarrista dei Body Count, Ernie C.
Nel 1997 i Sabbath hanno partecipato al primo Ozzfest, per poi continuare a esibirsi con Osbourne in tutto il mondo nei due anni successivi. Nel 1999, la band ha annunciato che avrebbe smesso dopo una serie di show d’addio che avrebbero segnato la fine del gruppo. Ultima data il 22 dicembre 1999 alla NEC Arena di Birmingham, la loro città natale, in Inghilterra. Hanno salutato tutti con Paranoid e si sono incamminati verso un nuovo millennio senza Black Sabbath.
Solo sei mesi dopo la promessa è stata disattesa, quando Iommi, Butler e Ward hanno raggiunto Osbourne per i bis al KROQ Weenie Roast di Los Angeles. L’estate seguente, la formazione originale dei Sabbath ha partecipato all’Ozzfest, per poi unirsi al road show itinerante di Ozzy nel 2004 e nel 2005. La saga ha preso una piega inaspettata nel 2006, quando Ronnie James Dio è tornato all’ovile e la band (senza Ward e Osbourne) si è ribattezzata Heaven and Hell ed è andata in tour e ha registrato fino alla morte di Dio nel 2010.
L’anno dopo,la formazione originale dei Sabbath ha annunciato la reunion per un altro tour, ma Bill Ward ha mollato il gruppo dicendo di aver ricevuto una proposta di «contratto inaccettabile» e di essere stato informato che sul palco, accanto a lui, avrebbe dovuto esserci un altro batterista. «Onestamente, non credo che sarebbe riuscito a reggere l’impegno», ha detto Osbourne al Daily News. «È sovrappeso. Un batterista deve essere in forma. Ha avuto due attacchi cardiaci. Non voglio essere responsabile della sua morte». Al posto di Ward, è stato ingaggiato Tommy Clufetos, batterista della band solista di Osbourne.
Nel 2015 i Sabbath hanno annunciato che si sarebbero nuovamente sciolti dopo un tour mondiale di addio chiamato The End. Si è chiuso il 4 febbraio 2017 alla Genting Arena di Birmingham. Lo show è stato filmato professionalmente e documentato nel film concerto Black Sabbath: The End of the End.
Da allora la salute di Osbourne è decisamente peggiorata, tanto da non riuscire portare a termine il suo tour d’addio. Quando l’anno scorso è entrato a far parte della Rock and Roll Hall of Fame come artista solista, ha accettato il premio seduto su una sorta di trono e non si è esibito.
È difficile che, a luglio, i Sabbath suonino più di qualche canzone. Ma sarà comunque una serata storica per loro e per il metal. E avrà anche la caratteristica rara d’essere il quarto concerto d’addio di una grande band.
Da Rolling Stone US.
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